Recensione: Invisibile di Andrea Cremer&David Levithan

invisibile invisibility andrea cremer recensione review

Buongiorno lettori, come procede la vostra settimana?
La mia è finalmente migliorata dato che ho finito di leggere Invisibile di Andrea Cremer & David Levithan.
Che dire, mi ero approcciata a questo volume con grandi aspettative, molti ne parlavano bene e, non avendo mai letto niente di questi autori, non potevo che fidarmi.
Purtroppo le mie aspettative sono state deluse da una co-protagonista egocentrica e antipatica e da un intreccio non sufficientemente credibile.

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INVISIBILE
Andrea Cremer & David Levithan

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Editore: Newton Compton
Prezzo: Rilegato 9,90€, Ebook 4,99€
Pagine: 352
Serie: Autoconclusivo (pare)

Trama: Stephen è abituato a non essere notato. È nato così. Invisibile. A causa di una maledizione. Elizabeth ha desiderato spesso di essere invisibile. Se la gente non ti vede, nessuno può ferirti. Quando i due si incontrano però, qualcosa cambia per sempre nelle loro vite. Stephen si accorge con stupore che Elizabeth riesce a vederlo, e la ragazza si rende conto che desidera essere vista da Stephen, che non ha paura di mostrarsi a lui. Cosa sta succedendo? Da dove ha origine la maledizione che pesa sulla famiglia di Stephen? All'improvviso i ragazzi si ritrovano catapultati in un mondo segreto popolato da maghi e stregoni, di fronte a una scelta difficile, che mette in gioco il loro amore e le loro vite.


RECENSIONE

Stephen è un ragazzo invisibile, è così fin dalla nascita. Elizabeth è la sua nuova vicina di casa, arriva con un bagaglio di esperienze dolorose di cui non vuole parlare, ed è l'unica al mondo in grado di vederlo.
Bell'incipit, vero? Se poi ci aggiungiamo la trama qualunque amante del fantasy/paranormale sicuramente vorrà averlo tra le mani. Mai cosa fu più sbagliata, ma andiamo con ordine.

L'inizio è qualcosa di magico, ti tiene incollato alle pagine perché stuzzica la curiosità con la questione della maledizione e del rapporto fra i due protagonisti che cresce, ma è tutto qui.
Il rapporto fra i due - che inevitabilmente si innamorano - si sviluppa in talmente poco tempo che perfino Anastasia si era presa più tempo con Christian. Ma vabbé, si può sorvolare su questo, alla fine è un romance, ci sta che l'amore sbocci subito. Tuttavia, subito appare qualcosa che fa storcere il naso: la maledizione di Stephen. Lui è invisibile, e tutto quello che si mette addosso lo diventa con lui, ma non quello che tocca. Da bambino era consistente, crescendo deve concentrarsi per farsi toccare e toccare a sua volta. Non so voi, ma a me la cosa non quadrava.
Dopodiché la storia scorre talmente in fretta che prima della metà del libro si scoprono tutti gli altarini e mi è venuto da chiedermi che cosa ci fosse ancora da aggiungere per riempire le pagine restanti.
Ovviamente qualcosa c'era: "maghi e stregoni" (che vengono citati nella trama) fanno il loro ingresso nella storia, ed ecco che tutto diventa ancora più strano. Il protagonista cambia, da Stephen il testimone passa ad Elizabeth, che sa bene come rendersi odiosa al lettore: è egoista ed egocentrica e boh, sarà la sua testardaggine, ma c'era qualcosa che ogni volta mi faceva venir voglia di saltare i suoi capitoli.

In realtà di "maghi e stregoni" c'è poco, l'universo creato dagli autori non è verosimile neanche lontanamente (anzi a me è parsa una grande accozzaglia di idee): i maghi distruttori (brutti e cattivi) popolano il mondo lanciando maledizioni a caso alla gente, i maghi costruttori (la controparte buona) sono praticamente estinti e fra i loro poteri non compare sciogliere le maledizioni. Infine, abbiamo i maghi cerca incantesimi che sono una parte neutrale il cui unico potere è vedere le maledizioni, però hanno bisogno di scudi (persone che muoiono per loro) e con una ricerca un po' più approfondita si scopre che non fanno solo quello. Sì, è una frase un po' criptica, ma non voglio fare spoiler.

Dalla mia acidità capirete che avrei dato una stella a questo libro, ma verso la fine si riprende ricominciando a stuzzicare la curiosità dato che lascia perdere magie varie, egoismi e il protagonista torna ad essere Stephen, anche se poi ti lascia col dubbio: il libro è presentato come autoconclusivo, però da come finisce ci si chiede se gli autori avessero finito le idee o se invece ci dobbiamo aspettare un seguito.

Voi lo avete letto o avete/avevate intenzione di leggerlo? Dai dai ditemi la vostra!

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