Recensione: La libreria dei Desideri di Claire Ashby

recensione review la libreria dei desideri claire ashby

Buonasera lettori, come va?
Lo so, arrivo un po' in ritardo oggi rispetto al solito, ma tra l'influenza e la pigrizia non avevo proprio voglia di avvicinarmi al pc. Poi ho visto la lista delle recensioni che non ho ancora scritto (leggo più di quello che recensisco a quanto pare) e ho deciso di darmi da fare.
Dunque, oggi vi porto la recensione de La libreria dei Desideri di Claire Ashby, uscito il 4 Febbraio per Newton Compton. Vi dirò che mi è piaciuto, è una storia senza pretese e che infonde un messaggio molto bello.

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LA LIBRERIA DEI DESIDERI
Claire Ashby

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Editore: Newton Compton
Prezzo: Rilegato 12,00€, Ebook 4,99€
Pagine: 288
Serie: Autoconclusivo

Trama: Meg Michaels, giovane proprietaria di una libreria, si sta leccando ancora le ferite per aver chiuso, una dopo l'altra, due storie con due uomini sbagliati. Durante una festa a casa di amici conosce Theo Taylor, un medico dell'esercito in congedo, che per puro caso scopre il suo segreto: Meg è incinta. 
Theo è stato ferito in guerra e sembra un tipo scontroso e orgoglioso, ma nasconde in realtà un lato dolce, discreto e premuroso. Tra i due, giorno dopo giorno, nasce un legame strano, fatto di dettagli e confessioni, di comprensione... e di una straordinaria attrazione fisica che coglie entrambi di sorpresa. 
Tra uno scaffale da riordinare, una pila di bestseller da spolverare e una vita che nasce, Meg sarà capace di darsi di nuovo la possibilità di essere felice?


RECENSIONE

La storia inizia con il primo incontro fra i due protagonisti: Meg, giovane proprietaria di una libreria, e Theo, medico reduce di guerra rientrato in patria in seguito alla perdita di una gamba.
Il primo capitolo scorre veloce, è intrigante, ma all'improvviso c'è un repentino cambio di situazione in cui i due personaggi si comportano come se si conoscessero da sempre ed è una cosa che mi ha disorientata non poco. Sono dovuta tornare indietro per controllare di non aver saltato qualche pagina. Questa cosa si ripete altre volte, spesso per riempire buchi con racconti del passato di Meg che però non sono ben definiti e finiscono per sovrapporsi al presente.

Ho fatto fatica ad entrare in empatia con la protagonista, forse perché non ho il sogno di diventare madre o forse perché avendo la sua stessa età la cosa mi sembra prematura, non so dirlo. Però il personaggio di Meg non mi è piaciuto molto perché rappresenta il tipo di ragazza che più detesto: quella che da un "Ci vediamo" trovato in segreteria, fa venire fuori un "Ci vediamo quando capita, non venirmi a cercare". Vi pare una cosa giusta?
Per quanto riguarda Theo, invece, non mi è dispiaciuto. Si porta dietro il fardello e i fantasmi della guerra e questi lo rendono molto reale. Unico appunto a suo sfavore la mobilità che gli offre l'autrice. Con una gamba sola si può guidare? E da quando? Merito del cambio automatico forse, ma cucinare con due stampelle? Aprire portiere e portare la spesa? Ho visto abbastanza episodi di Grey's Anatomy per pormi delle lecite domande al riguardo.
I personaggi secondari hanno una storia ben costruita alle spalle che rende la storia molto più interessante.

E ora direte: ma se non ha niente di buono, perché ben tre stelle e mezza?
La risposta è semplice: la velocità con cui i protagonisti si innamorano è disarmante, ma è anche ciò che amo di questi libri. Mi piace il fatto che siano prevedibili, perché sono un porto sicuro: arriva la parte brutta, ma tu sei preparata/o perché te lo aspettavi che dovesse esserci un momento di caduta libera, quindi non soffri come se la cosa fosse improvvisa e tieni duro fino a raggiungere il lieto fine.
Inoltre la storia scorre veloce e fluida e lascia un messaggio molto profondo sull'accettazione di se stessi e dei propri demoni, come anche l'accettazione di chi è diverso e la voglia di cambiare e mettersi in gioco per le persone che si amano.
La libreria dei desideri è una lettura leggera e poco impegnativa, che però merita di essere letta almeno una volta da ogni donna.

Forza, fatemi sentire la vostra voce! Che ne pensate? Vi ho incuriositi? Leggerete o avete già letto questo libro?

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