❦ Recensione ❦
E siamo giunti a venerdì lettori, siete felici che sia quasi il weekend? Io ovviamente sono al settimo cielo perché sto contando le ore che mi separano dal man. Sì, lo so, sembro una di quelle ragazzine da diabete tipiche dei young adult più zuccherosi, ma ehi, sono una femminuccia innamorata che volete farci.
Inoltre, ho deciso che pubblicherò la nuova rubrica "Sands of Time" (quella sui costumi) il 20 di Settembre - mi raccomando, segnatevi la data! - quindi avete tempo fino al 16 di Settembre per votare!
Comunque, la penultima recensione della nostra "Reviews' Week" vede protagonista un titolo che non mi ha lasciato molto e che personalmente non consiglio granché, ma come sempre dovete leggerlo per farvi una vostra opinione. Di cosa parlo? Di "Un cuore di pietra" di Kat Spears edito da Newton Compton.
UN CUORE DI PIETRA
Kat Spears
Prezzo: Rigido ---€ Ebook 4,99€
Pagine: 320
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 320
Serie: Autoconclusivo
Trama: Jesse Alderman, detto Sgaggio, è all’ultimo anno delle superiori e riuscirebbe a vendere sabbia nel deserto. È anche bravissimo a trovare ciò di cui la gente ha bisogno: compiti di fine semestre, un appuntamento con la reginetta della scuola, documenti contraffatti. Ha pochi amici e non si lascia mai ostacolare dalle emozioni. Per Jesse, la vita è soltanto una serie di transazioni d’affari.
Ma quando Ken Foster, capitano della squadra di football e stronzo a tutto tondo ingaggia Jesse per aiutarlo a conquistare il cuore dell’angelica Bridget Smalley, Jesse si ritrova a provare tutta una serie di emozioni. Seguendo Bridget e imparando i dettagli più privati della sua vita, si innamora per la primissima volta. Stringe anche amicizia con il fratello minore di Bridget, un ragazzo aggressivo, diffidente e colpito da disturbi motori. Jesse inizia così a far visita agli anziani nelle case di riposo per incontrare Bridget, a offrire aiuto ai meno fortunati e ad affezionarsi al ragazzino che lo idolatra. E se l’uomo di latta avesse un cuore, in fondo?
Una sorta di Cyrano de Bergerac moderno, Un cuore di pietra è raccontato dal punto di vista di Jesse in modo schietto e divertente, con le sue ciniche osservazioni sul mondo. Jesse sarà costretto ad affrontare il dolore che cova per un evento accaduto un anno prima e forse, ma solo forse, riuscirà a provare di nuovo dei sentimenti.
RECENSIONE
Nel periodo in cui stavo leggendo questo libro, parlando con le mie amiche è venuta fuori una discussione circa la Newton Compton e siamo giunte alla conclusione che sebbene tutte amiamo la alla follia, questa casa editrice ha davvero bisogno di un maggiore investimento in scouting e marketing, ma soprattutto in editing e revisione. Premetto questo perché se a lungo andare il parere dei lettori venisse ascoltato sia io che la Newton risparmieremmo dei soldi (io di acquisto, loro di produzione) ed entrambe ci risparmieremmo recensioni come questa che non fanno bene a nessuno dei due.
"Un cuore di pietra" è un libro con tanto di quel potenziale che mi ha completamente lasciata di stucco quanto poco sia stato sfruttato e sviluppato, è talmente lasciato a sé stesso che risulta più piatto di una tavola da surf.
Il pov di Jesse, il protagonista, con cui viene raccontata tutta la storia ha un suono argentino e sarcastico, a tratti pungente, ma al contempo risulta dolce e profondo; peccato che tutto ciò non riesca a dargli lo spessore che merita.
Jesse non viene mai descritto fisicamente e tutto ciò che trapela della sua personalità sono briciole che il lettore deve seguire attraverso il bosco senza, però, riuscire a tornare a casa. Il suo innamoramento dell'angelica Bridget - un incrocio tra la Jamie de "I passi dell'amore" (quella del libro, non quella del film) e Belle de "La bella e la bestia" - è repentino e non lineare, quasi un colpo di fulmine senza tuono e senza lampo. Jesse si innamora della sua anima innocente senza conoscerla mai davvero, se non ad un livello puramente superficiale. Ho avuto l'impressione che l'autrice non sapesse come scrivere alcune scene, come affrontare i dialoghi che ne sarebbero direttamente scaturiti e che per evitare il problema abbia preferito tagliarle di netto per riempire il buco con poche parole riassuntive come "Vidi Bridget e parlai con lei a lungo martedì".
Bridget, tra l'altro, non è minimamente sviluppata, anzi, suo fratello risulta essere più protagonista di lei.
Non sono riuscita ad entrare in empatia con nessuno, nemmeno col protagonista ed è ridicolo se pensiamo a quanto io ami i pov maschili.
Tutti i personaggi secondari sono lasciati a se stessi e la storia arriva alla conclusione senza alcuno sforzo né da parte dei personaggi né da parte lettore. Ecco, la cosa positiva è che si legge in fretta, se non fosse per l'impressione che l'editing e la revisione siano praticamente inesistenti: ci sono problemi con la parola "questo", a volte mancano parole direttamente collegate prima o dopo, o è messo al sesso sbagliato, o prende il posto di altre parole tipo "quando" e "quanto".
In sostanza, lettori miei, il mio consiglio è di tenervi alla larga e risparmiare i soldi per qualcosa che ne valga davvero la pena! Qualcuno di voi lo ha letto e la pensa diversamente da me?
PS: Come al solito vi ricordo di votare al sondaggio in alto a sinistra nella sidebar, ora che abbiamo la data è ancora più importante!
4 Commenti
Eccomi Ink ❤️ Alloooora sai che aspettavo questo libro da un po'? Leggere la tua recensione mi ha spiazzata ero davvero molto speranzosa. Poi se davvero si parte costruendo una protagonista come l'incrocio tra Belle e Jamie come si può osare fare un pasticcio del genere?! Come sempre la tua recensione è stata illuminante e di sicuro al momento mi concentrerò su altre letture, grazie ❤️ E buona serata ❤️❤️❤️
RispondiEliminaGuarda, le mie speranze sono proprio andate in frantumi! Bridget non può nemmeno essere considerato una protagonista per la poca presenza che ha. Ci sono rimasta davvero male!
EliminaOh che gran peccato leggere la tua recensione.
RispondiEliminaAmmetto che questo libro ce l'ho in lista ma per mancanza di tempo non l'ho ancora preso in considerazione. Adesso però che leggo le tue parole, mi sa che è meglio che mi dedico prima a qualcos altro.
Eh già, purtroppo per me è stato una sonora delusione. Ma dagli una chance prima o poi, non è detto che la penserai come me!
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!