Recensione | Pestilence, di Laura Thalassa


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Sorpresi di vedermi qui? Già, mi sorprendo pure io, ma quando riesco cerco di essere presente con i corretti ritmi.
Oggi sono in ufficio, c'è da programmare l'attività di ripristino delle cose perse col virus di due settimane fa... vediamo che ne viene fuori.
Intanto, vi porto finalmente la mia recensione dell'inedito "Pestilence", di Laura Thalassa, che arriverà in Italia più avanti quest'anno grazie a Hope Edizioni.

Recensione | Pestilence, di Laura Thalassa

TRAMA:
PESTILENCE

THE FOUR HORSEMEN

Laura Thalassa

Editore: Autopubblicato
Prezzo: Cartaceo 12.95€ | Ebook 2.99€
Pagine: 381
Data uscita: ancora inedito in Italia
Genere: Paranormal Romance
They came to earth—Pestilence, War, Famine, Death—four horsemen riding their screaming steeds, racing to the corners of the world. Four horsemen with the power to destroy all of humanity. They came to earth, and they came to end us all.

When Pestilence comes for Sara Burn’s town, one thing is certain: everyone she knows and loves is marked for death. Unless, of course, the angelic-looking horseman is stopped, which is exactly what Sara has in mind when she shoots the unholy beast off his steed.

Too bad no one told her Pestilence can’t be killed.

Now the horseman, very much alive and very pissed off, has taken her prisoner, and he’s eager to make her suffer. Only, the longer she’s with him, the more uncertain she is about his true feelings towards her … and hers towards him.

And now, well, Sara might still be able to save the world, but in order to do so, she'll have to sacrifice her heart in the process.

SERIE: THE FOUR HORSEMEN
[IN ARRIVO IN ITALIA]

1. Pestilence
2. War
3. Famine
4. Death


Non so bene come parlarvi di questo libro se non dicendovi, molto semplicemente, che mi è piaciuto e non me lo aspettavo proprio.

Però ho capito perché a molti non è piaciuto.

Arrabbiarsi con uno dei Quattro Cavalieri dell'Apocalisse perché porta con sé la distruzione del genere umano è come arrabbiarsi con il ghiaccio perché è freddo.

La storia di per sé è estremamente semplice, si tratta letteralmente di un viaggio, che ha quasi esclusivamente i due protagonisti come personaggi.

Ci troviamo in un futuro distopico in cui l'umanità di trova a cavallo di due apocalissi. I Quattro Cavalieri sono giunti sulla Terra rendendo inutilizzabili tutte le tecnologie - elettricità compresa - create dall'uomo che si ritrova a vivere in un mondo dai toni ottocenteschi.
Cinque anni dopo Pestilenza è il solo Cavaliere a camminare per il globo spandendo la sua piaga, ed è qui che inizia la nostra storia.

La cosa che mi è piaciuta di più di tutto il libro, che poi in fin dei conti è ciò su cui si concentra la storia, è la struttura dei personaggi.
Il perché dietro ai loro comportamenti, il loro cambiare in seguito alle esperienze che vivono, la loro storia d'amore che nasce, cresce e si sviluppa in modo naturale, senza essere forzata anche se poi, tutto sommato, è anche quasi l'unica cosa che vediamo davvero nella narrazione.

La scorsa notte non sapevo dire se tu fossi tra i due: un tonico o una tossina. Oggi mi rendo conto che sei entrambi.

Pestilence è spietato, ma non perché abbia effettivamente qualcosa contro il genere umano, semplicemente è la sua missione, è così che è stato creato e vederlo interagire con Sara che la più umana degli esseri umani, osservarlo conoscere l'umanità attraverso gli occhi di lei ma anche delle persone che incontrano lungo il loro viaggio è una cosa che fa sorridere e allo stesso tempo rattrista perché mette in evidenza quanto possa essere triste l'esistenza di una persona fondamentalmente sola.

So che in tanti si sono attaccati a "La Sindrome di Stoccolma" per giustificare il loro voto negativo, ecco, no, io non ci ho visto niente del genere proprio grazie all'esplorazione dei caratteri su cui si basa tutta la storia.

L'orgoglio è un soldato solitario, porta avanti la sua guardia anche quando non c'è più nessuno a cui importa.

Per quanto riguarda lo stile, avevo già avuto modo di conoscere quello della Thalassa con la sua serie The Bargainer (qui la recensione del primo, del secondo e del terzo) e di nuovo sono colpita dal suo talento perché anche in questo libro lascia degli spunti che troveranno certamente risposta nei libri successivi.

"Pestilence" non piacerà a tutti perché non è la classica storia a cui siamo abituati, non c'è chissà quale angst (e per me è stato un plus), il worldbuilding non è chissà che, ma dal mio punto di vista non ce n'era bisogno, voglio dire, è lo stesso mondo in cui viviamo ora ma senza elettricità, non è che mi serve sapere molto di più.

Quando mi ignori, ardo di irrequietezza; è come se il sole avesse voltato le spalle al mondo. E quando mi sorridi - quando mi guardi come se potessi vedere la mia anima - mi sento... mi sento come se andassi a fuoco, come se tu fossi stata chiamata da Dio per radere al suolo il mio mondo.

Resto comunque dell'idea che, fossi stata nella Hope Edizioni che ha annunciato sia questa serie per il 2021, sia quella di "The Bargainer" per il 2022, non avrei iniziato la pubblicazione con la serie dei Cavalieri proprio perché "Pestilence" è un libro ambiguo e si corre il rischio di pregiudicare le vendite sia dei libri successivi di questa serie, sia tutte le vendite della trilogia di "The Bargainer" che invece senza dubbio tirerebbe le vendite anche per la sua affinità con la serie della Maas.

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Che ne dite, lettori?
Lo leggerete quando arriverà in Italia?




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3 Commenti

  1. con questa autrice inizierò sicuro da The Bargainer!

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  2. Io sono davvero tanto contenta che ti sia piaciuto e che quest'autrice arrivi in Italia! Non vedo l'ora di rileggerla!!! 😍

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  3. Ecco ho appena preparato i post delle uscite e cercavo proprio un parere su pestilenza perché così dalla trama mi ispirava un sacco. La tua recensione mi conferma che potrebbe proprio fare per me!

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