Recensione | Spin the Dawn, di Elizabeth Lim


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon venerdì, come state? Finalmente la settimana giunge al termine, questi ultimi sette giorni sono stati lunghissimi e io sono davvero stanca mentalmente.
Mi consola, però, essere riuscita a chiudere la seconda settimana di rientro sul blog e i social senza troppi drammi, a parte quelli forniti gratuitamente da Instagram.
Venendo ai libri, nella recensione di oggi vi parlo di un'uscita abbastanza recente, ovvero: "Spin The Dawn" di Elizabeth Lim, edito da Mondadori.

Recensione | Spin the Dawn, di Elizabeth Lim

TRAMA:
SPIN THE DAWN

IL SANGUE DELLE STELLE #1

Elizabeth Lim

Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 20.00€ | Ebook 9.99€
Pagine: ---
Data uscita: 31 Agosto 2021
Genere: Fantasy, Young Adult
Maia Tamarin lavora come cucitrice nella bottega del padre, un tempo rinomato sarto.

Ciò che desidera è diventare la migliore sarta del paese, ma sa che come donna il massimo cui può ambire è un buon matrimonio.

Quando un messaggero reale convoca a corte il padre, gravemente malato, Maia finge di essere suo figlio e si reca al Palazzo d'Estate al suo posto. Sa che perderebbe la vita se venisse scoperta, ma correrà il rischio per salvare la famiglia dalla rovina e diventare sarta imperiale. C'è però un problema: Maia è solo una dei dodici che aspirano all'incarico.

E nulla avrebbe mai potuto prepararla alla sfida che la attende: cucire tre abiti magici per la promessa sposa dell'imperatore, uno intessuto con la risata del sole, uno ricamato con le lacrime della luna e uno dipinto con il sangue delle stelle.

In compagnia di Edan, il misterioso stregone di corte, i cui occhi penetranti sembrano vedere oltre il suo travestimento, Maia intraprenderà un viaggio che la porterà fino agli estremi confini del regno, alla ricerca del sole, della luna e delle stelle. Ma troverà qualcosa che non avrebbe potuto mai immaginare

SERIE: IL SANGUE DELLE STELLE
[COMPLETA IN ITALIA]

1. Spin the Dawn
2. Unravel the Dusk


Era un sacco che non mi capitava tra le mani un fantasy che mi piacesse così tanto. Che non mi lasciasse confusa, con mille domande, e un senso di oppressione mentre giravo le pagine.
"Spin the Dawn" è stato esattamente la lettura che ci voleva.
Chiedetemi di tessere il più fine dei filati e saprò farlo più in fretta di qualunque uomo… anche a occhi chiusi. Ma chiedetemi di dire una bugia e inizierò a incespicare sulle parole e a balbettare per inventarmene una.
La cosa più bella, in assoluto, è lo stile fresco dell'autrice. La narrazione scorre che è una meraviglia e nonostante qualche errore nella traduzione, si legge inevitabilmente tutto d'un fiato.
Anche l'ambientazione ci mette del suo, finalmente ci allontaniamo dal classico gotico occidentale per far breccia nell'esoterico est sullo sfondo di una Cina Imperiale.
«Non lavorare così tanto da…»
«Diventare l’aquilone che non vola mai» finii la frase al suo posto. «Lo so.»
Vista la mia provenienza accademica non potevo farmi sfuggire un fantasy con protagonista una sarta e mai mi sarei aspettata che questo mestiere fosse così saldamente intrecciato nella trama.
Trama che, nella sua originalità, all'inizio pare quasi un retelling di Mulan, ma poi... poi sfocia in qualcosa di nuovo e di unico.
Se non fossi così impegnata non ci penserei due volte a prendere in mano carta e matita per disegnare tutti i magnifici abiti che vengono descritti tra queste pagine!
«Nel nono giorno del nono mese, la dea della luna si riunisce con suo marito, il dio del sole. Soltanto per questa unica notte all’anno possono stare insieme. Camminano l’uno incontro all’altra su un sentiero stellato, un ponte che il dio dei ladri deve sorreggere sulle spalle come punizione per avere una volta rubato le stelle. Quando il tempo è scaduto il ponte crolla e le stelle, distrutte dal dolore della separazione, sanguinano nella notte.»
Maia e Edan sono degli ottimi personaggi, anche se la protagonista indiscussa è senza ombra di dubbio Maia. Ho davvero apprezzato il fatto che nonostante la magia a disposizione abbia comunque voluto metterci del suo.
Edan, poi, è il classico personaggio con cui la ship parte subito. Appena è entrato in scena, ogni fibra di me vibrava per vedere realizzarsi la coppia.
Peccato forse che l'autrice abbia spinto un po' troppo su questa cosa.
«Un giorno mi piacerebbe incontrare tuo padre e tuo fratello.» Incurvò le labbra in un ghigno. «In quanto tuo marito, è scandaloso che non li abbia ancora conosciuti.»
«Credevo fossi mio cugino.»
«Avevi ragione, non ha funzionato molto bene l’ultima volta.» Gli brillarono gli occhi. «Forse dovremmo continuare a fingere di essere sposati.»
«Io non ho detto che dovremmo essere sposati.»
«E adesso ti ho infastidito» osservò Edan. «Pieghi le labbra ogni volta che sei irritata. Succede spesso quando ci sono io.»
Mi affrettai a distendere le labbra. «Ti piace stuzzicarmi, eh?»
«Starti vicino è l’unica cosa che mi rende piacevole tutto questo.»
Sapete che io non ho problemi col romance, ma qui l'ho trovato veramente molto forzato. La storia reggeva benissimo anche senza la melassa degli ultimi capitolo e sono convinta che si potesse raggiungere l'obiettivo anche senza spingere sulla componente fisica. Come ha detto F, pare che qualcuno abbia detto all'autrice di aggiungere apposta quella scena.
Chiariamo che il problema non è il romance, si capisce già dal prologo che sarà quello ciò che trainerà la storia, ma è la forzatura con cui è inserito a darmi fastidio.
[...] la storia di una ragazza che aveva intessuto il sole, la luna e le stelle in tre abiti, una ragazza che un demone aveva giurato di possedere.
Ed era anche la storia di un ragazzo che sapeva volare ma non nuotare. Un ragazzo con i poteri di un dio ma con le catene di uno schiavo. Un ragazzo che mi amava.
Era una storia ancora da scrivere.
Comunque, a parte questo dettaglio, come vi dicevo, il libro merita molto. Per alcune cose ricorda anche un po' Aladdin e un po' Pirati dei Caraibi. 
Il finale è aperto, ma per fortuna Mondadori ha pubblicato entrambi i libri lo stesso giorno, e non appena F terminerà questo volume, inizierò insieme a lei "Unravel the Dusk".
«Voglio che tu sappia che alcuni viaggi hanno una fine, ma non questo. Questo viaggio ti cambierà. In maniera irrevocabile.»

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Che ne pensate, Inkers?
È il libro per voi?




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8 Commenti

  1. Questo libro mi incuriosisce un sacco! Spero di riuscire presto a ritagliare un po' di tempo da dedicargli, anche se lo inizierò cercando di non eccedere con le aspettative. Di sicuro non sarà il capolavoro della letteratura fantasy del secolo, ma ogni tanto serie come queste sono proprio ciò che ci vuole!

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  2. io lo prederei già solo per la cover, adoro troppo i colori

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  3. Ho fatto i salti di gioia nel vederlo in uscita e sarà il mio prossimo acquisto!

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