✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkers e buon inizio settimana, come state? Io ho trascorso un tranquillo weekend a casa col man e una tappa al cinema sabato sera a vedere "Eternals". Devo dire che non mi aspettavo quello che ho visto, ma nel complesso mi è piaciuto.
Parlando di libri, invece, ecco a voi oggi la recensione di "Score" di A.E. Wasp, edito in Italia da Quixote Edizioni.
TRAMA: |
Tradotto da: Laura Nunziati Editore: Quixote Edizioni Prezzo: Cartaceo 15.18€ | Ebook 4.49€ Pagine: 364 Data uscita: 6 Settembre 2021 Genere: M/M Romance |
Casa è dove la costruisci. Beau Hopper è bravo a dire addio. Giocatore di hockey in una serie minore, va dove gli dice la Lega. Single e separato dalla famiglia, Beau va alla deriva senza legami né impegni. Si limita a sopravvivere, più che a vivere. La vita dell’ex Marine Connor Casey ruota attorno ai suoi fratelli. Dopo che l’uragano Harvey ha distrutto la loro casa, e un incidente d’auto si è portato via i loro genitori, Connor è deciso a ricostruire sia la casa che le loro vite. Quando Beau scopre che Connor potrebbe perdere la custodia dei fratelli se non riesce a finire la ricostruzione in tempo, si offre volontario per aiutarlo in cambio di un posto dove stare e non passa molto tempo prima che si ritrovi nel letto di Connor. Ci vogliono più della passione e del compensato per ricostruire una casa, così quando la Lega richiama Beau, Connor non può chiedergli di restare… ma come può lasciarlo andare via? AUTOCONCLUSIVO |
La storia di come ho incrociato questo libro è divertente: cercavo dei libri con il trope del papà single e su un gruppo facebook mi hanno suggerito "Score" di A.E. Wasp. Leggo la trama e decido di metterlo in lista.
Decisa a leggerlo dopo l'estate, mi accingo ad aggiornare la liste delle uscite di Settembre, quando mi rendo conto che il libro verrà pubblicato in Italia da Quixote Edizioni. Inutile dire che ho abbandonato subito l'ebook preso in inglese e non ho potuto evitare di buttarmi sul cartaceo appena l'ho visto al Salone del Libro.
Leggere di Beau e Connor è stato un bel viaggio. Beau è un bravo ragazzo che ha sempre vinto facile, per cui impegnarsi non è mai stato necessario, non ne ha mai avuto né il bisogno né il desiderio. Per Connor il discorso è tutt'altro, ex militare tornato a casa per occuparsi dei quattro fratelli più piccoli, si impegna ogni secondo di ogni giorno a restare a galla.
Come ogni libro con un papà single (sì, okay, fratello in questo caso) io ci sono andata a nozze, ma devo dire non senza qualche sforzo.
La parte della famiglia, di come Beau conosce i fratelli di Connor, di come Connor si comporta con loro e impara di nuovo a conoscerli è stupenda, ma è stato il rapporto stesso fra Beau e Connor a lasciarmi un po' di amaro in bocca perché sembra dover partire a razzo, ma poi viene dilungato. Non che sia un male, non mi piace particolarmente l'insta-love, lo sapete, ma il fatto è che qui lo spingono tanto. Cioè, ripetono in continuazione quanta voglia hanno di farsi l'un l'altro e boh, non so spiegarlo, l'ho trovato gestito male.
Comunque, se non altro non c'è angst e questo è solo un punto a suo vantaggio per me.
Insomma, una lettura un po' così che mi è piaciuta, ma che non ho amato.
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Che ne dite, Inkers? Potrebbe fare per voi?
Che ne dite, Inkers? Potrebbe fare per voi?
2 Commenti
Come al solito mi incuriosisce Jess
RispondiEliminaLo leggero'
Mi spiace tu sia rimasta delusa da questa lettura
RispondiEliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!