Recensione | Rommate, di Sarina Bowen


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? I know, sono stata pessima ieri, mi sono dimenicata di fare il post delle uscite - mea culpa - ma in mia difesa posso dire che stavo leggendo "Il Regno di Rame" ed ero talmente presa che mi è passato di mente.
Non sono affidabile, lo so.
Cerco di farmi perdonare portandovi oggi la recensione di Roomate, di Sarina Bowen, m/m attualmente inedito in Italia.
Recensione | Rommate, di Sarina Bowen

TRAMA:
ROOMATES

AUTOCONLUSIVO

Sarina Bowen

Editore: Tuxbury Publishing LLC
Prezzo: Cartaceo 13.51€ | Ebook 4.99€
Pagine: 304
Data uscita: 12 Gennaio 2021 (inedito in Italia)
Genere: M/M, Romance
Wanted: One roommate to share a 3-bedroom house, split the rent, and ideally not be the guy I can’t stop thinking about.
I’m a man with too many secrets, so the last thing I need is a new roommate with a sexy smile and blue eyes that see right through me. Eight years ago, Roderick left town after high school. We’re not friends. I owe him nothing. But back then, I let one of my secrets slip, and he’s the only one who noticed.
Part of me knows I should run far, far away. But the other part wants him to come upstairs and spend the night. But if I let him in, I could lose everything.

Seeking: A room to rent in town. I’m tidy, have no pets, and I will feed you homemade bread.
I should probably add: Gay AF, and has no filter. It’s no wonder my new landlord is so wary of me.
A smarter man would ignore those hot glances from Kieran Shipley. The broody lumberjack wants more from me than another homemade pretzel, but if I push my luck, I’ll end up back on the street.
Too bad I’ve never been smart with my heart ...

SERIE: AUTOCONLUSIVO
[INEDITO IN ITALIA]


Nonostante la lettura di questo libro mi sia piaciuta, non posso nemmeno dirmi completamente soddisfatta e il problema principale è uno dei due protagonisti.

Partiamo dal presupposto che questa storia già prende punti perché non ha celebrità sportive da annoverare, ma come protagonista ha invece un normalissimo ragazzo che sogna di fare il fornaio (Roderick).
Il problema entra in gioco con Kieran che è un bracciante nell'attività di famiglia, ma sogna di fare carriera come grafico.
Niente di male, per carità, ma un po' trito, no?
No? Okay, forse sono io, ma il problema non è stato nemmeno il lavoro, il problema per me è stato il suo atteggiamento durante tutto lo svolgimento della relazione.
I’m done trying to fight all the things I feel for this man. I may end up ruining our friendship. I may even get my heart broken.
But some people are worth the risk, aren’t they? I have a feeling in my bones that Kieran Shipley is one of them.
Ci troviamo tra le mani uno slow burn coi fiocchi, ma che soffre un po' di bipolarismo.
Kieran e Roderick hanno una sorta di "trascorso" alle spalle di quando erano al liceo e mentre Roderick non ne fa un dramma, Kieran per quasi metà libro si attacca a questo fatto come se fosse un ostacolo insormontabile nel loro rapporto quando è evidente dalla narrazione che è un casino tutto solo nella sua testa.

In linea di massima la caratterizzazione di entrambi non è eccellente, Roderick ha una forma un po' più compatta, ma anche lui come Kieran lascia tanto all'immaginazione.
“Audrey gives me a knowing little wink and reaches for a piece of salami.
“Where’s mine?” says her husband from the floor.
“Don’t ask me to find your salami in front of all these people, honey.”
In ogni caso, ho adorato vederli interagire nelle scene tipo quando cucinano insieme o quando fanno l'albero di Natale, ma poi ci sono comportamenti e pensieri di Kieran - tipo le sue ragioni per non fare coming out - che mi hanno fatto alzare gli occhi al cielo.
Okay l'angst, lo posso capire, ma qui è solo stupidità, non c'entra l'angst.

La cosa che ho apprezzato di più di tutto il libro è proprio la quasi totale assenza di angst e la tranquillità con cui viene gestito tutto, non c'è fretta, non c'è esplosività, ma c'è una certa... tendenza al subliminale, come a voler indicare dei comportamenti non corretti senza dirlo esplicitamente.

Having Roderick in my life is like having a fire in the heart. He warms me even when I can’t see him.

Non so, forse è perché la Bowen da sola mi dice poco e quindi ho sentito la mancanza della Kennedy nell'opera, ma per quanto mi sia goduta la lettura c'è stato anche qualcosa che ha stonato.

È una lettura leggera, godibile, senza pretese, che fa anche prendere una boccata d'aria in mezzo a quelle storie pompate ed eccessive.

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Che ne dite Inkers?
Lo leggereste se arrivasse in Italia?




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