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Recensione
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Buongiorno Inkers e buon venerdì, come state? Io non male, ieri è stata una giornata trana, non avevo voglia di fare niente e praticamente ho lavorato e letto e basta tutto il giorno. Ah, no, ho anche scritto questa recensione! Recensione in cui vi parlo di "Primal Sin", di Ariana Nash.
Sono un po' in difficoltà a parlare di questo libro perché da un lato l'ho amato, ma dall'altro... beh, diciamo che buchi nel tetto da cui piove dentro ne ha parecchi.
Non conoscevo "Primal Sin", né Ariana Nash se è per questo, quindi quando OnceUponAPaper mi ha proposto questo titolo per la mia "12 Challenge" sono stata felice di aggiungerlo alla mia lista e non mi sono pentita di questa scelta.
Il fatto è che "Primal Sin" ha dei personaggi fantastici con fenomenali poteri cosmici racchiusi nel minuscolo spazio vitale di un un worlbuilding senza fondamenta, che, purtroppo, fa perdere tanti punti alla lettura.
«Avrei ucciso fino all'ultimo demone sul campo di battaglia per salvarti.»
Severn e Mikhail sono quel tipo di personaggi che ti entrano dentro, che vuoi abbracciare e proteggere, che vuoi mettere in vetrina per evitare che si facciano male. Certo, la loro relazione è un po' repentina, ma almeno c'è una giustificazione - a volerla descrivere così.
Personaggi secondari non ce ne sono molti e quelli che ci sono sono piuttosto superficiali, solo un paio rimangono impressi e va bene così perché di fatto sono gli unici effettivamente utili alla storia.
IT DOES NOT FEEL WRONG.
No, come dicevo prima il grande buco di questo libro è la costruzione del mondo. L'autrice butta a destra e a manca termini e nozioni come se il lettore sapesse già tutto e arriva a spiegare cosa effettivamente tutto sia solo quando chi legge ha già dedotto tutto. E potrebbe sembrare bello, ma non lo è perché se una ti mette lì delle creature che si chiamano "rayvern" ma ti dice solo all'80% che cosa sono, non è bello. Se ti dice che la storia è ambientata a Londra, ma che sopra a un quartiere (?) c'è la città degli angeli deve argomentare un po', spiegare come funziona. Esistono gli umani? Chi sono questi correttori? Angeli? Demoni? Umani?
Insomma, ho amato i personaggi, la tensione fra loro, l'amore, l'odio, e tutto quello che ci sta in mezzo, ma avrei preferito una costruzione un po' più articolata e meno lasciata all'immaginazione perché sì, mi piace immaginare, ma mi piace anche essere guidata nel mondo creato dagli autori.
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E ditemi, Inkers, vi piacciono le storie con angeli e demoni?
E ditemi, Inkers, vi piacciono le storie con angeli e demoni?
1 Commenti
ma io che al posto di angeli ho letto gemelli? >.<
RispondiEliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!