Recensione | Rovina e Ascesa, di Leigh Bardugo


 Recensione 


Buongiorno Inkers, buon martedì, come state? Domani è l'ultimo giorno di lavoro, poi ho ben sei giorni di ferie e non potrei esserne più felice perché comincio ad avvertire il peso del mondo.
Comunque, oggi torniamo a parlare di libri con la recensione di "Rovina e Ascesa", terzo e ultimo volume della trilogia Grisha di Leigh Bardugo, che esce oggi in libreria e in ebook per Mondadori. 

Recensione | Rovina e Ascesa, di Leigh Bardugo

TRAMA:
ROVINA E ASCESA

GRISHAVERSE, THE SHADOW AND BONE TRILOGY #3 [ULTIMO]

Leigh Bardugo

Editore: Mondadori
Traduzione: Roberta Verde
Prezzo: Cartaceo 18.90€ | Ebook 9.99€
Pagine: 288
Data uscita: 30 Marzo 2021
Genere: Fantasy
  
"Disprezza il tuo cuore." Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.

L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce.

La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei.

Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

SERIE: GRISHAVERSE, THE SHADOW AND BONE TRILOGY
[COMPLETA IN ITALIA]

1. Tenebre e Ossa
2. Assedio e Tempesta
3. Rovina e Ascesa

Ebbene sì, la Bardugo ce l'ha fatta e mi ha reclutata con tutte le scarpe nella sua schiera di adoratori. E dire che dopo la lettura del primo volume (qui la recensione) di questa serie non l'avrei mai detto di arrivare ad adorarla così tanto.
"Tenebre e Ossa" soffre senza se e senza ma della sindrome da libro d'esordio perché paragonato al secondo capitolo "Assedio e Tempesta" (qui la recensione), prima, e a questo terzo volume, poi, la maturazione dell'autrice è quasi tangibile con mano.

“Io non sono Rovinata. Io sono la Rovina.”

La caratterizzazione dei personaggi fa un salto in avanti tale che potrebbe partecipare alle Olimpiadi per il salto in lungo.
Partendo prima di tutto da Alina, protagonista, che finalmente diventa un personaggio degno di nota. Non rientra lo stesso tra le mie eroine preferite, tutt'altro, ma mi è piaciuto vedere come non sia buona al cento per cento. Come il suo essere buona sia, in effetti, una semplice questione di forza di volontà nel voler fare la cosa giusta perché altrimenti avrebbe ceduto alla sete di potere già dal libro prima. Ho apprezzato molto alcune sue scelte come leader e nonostante altre mi abbiano un po' fatta soffrire, la Bardugo è riuscita gestire tutto con grande maestria.
Mal a me continua a piacere tantissimo. Sì, lo so che alla maggior parte non piace perché lui è l'ultimo dei "Good Guys", ma io sono nel suo team. Che poi non è che ci sia davvero un team di cui fare parte, non è un triangolo. Mal è un personaggio coerente, che fa delle scelte e cui convive dall'inizio alla fine. Sa che non può avere quello che desidera, ma non per questo rinuncia anche alla minima possibilità di toccare l'oggetto del suo desiderio. Sì, okay, se parliamo di sentimenti non è proprio una cima, ma non è che gli altri personaggi brillino in questo campo.
Per quanto riguarda, infine, il fantomatico Darkling, finalmente anche io ne ho capito il fascino. Sì, ci sono voluti tre libri, ma alla fine è arrivato. Lui è una sorta di Malefica al maschile. Lui è il suo potere, ciò che inizialmente era nato come un desiderio di parità, come il bisogno di colmare un vuoto, è diventato una sete di potere che trascende nella vendetta. La storia del suo passato è intrigante, peccato solo che mi ci sia voluta la visione completa per apprezzarlo e che prima non mi abbia mai fatto dire "voglio saperne di più".

«Pensi che sarebbe diverso se avessi accanto il tuo tracciatore? O quel cagnolino di Lantsov?»
«Sì» risposi semplicemente.
«Perché saresti tu la più forte?»
«Perché sono uomini migliori di te.»
«Tu potresti fare di me un uomo migliore.»
«E tu potresti fare di me un mostro.»

Il rapporto tra Alina è il Darkling mi è piaciuto molto in questo capitolo, primo perché permette l'enorme crescita di lei, vediamo la sua luce tanto quanto la sua oscurità, secondo perché ci fa vedere la profonda solitudine di cui soffre lui e il desiderio di avere qualcuno accanto.

«Non lasciarmi solo»

Questo terzo volume, comunque, è di un livello nettamente superiore anche per quanto riguarda trama e intreccio. C'è azione, c'è riflessione, c'è introspezione. Manca forse un po' di suspense e ammetto che una particolare rivelazione è stata un po' troppo easy, ma è sicuramente un fantasy che merita di essere letto. 
Avendo già letto lo spin off della serie, so come evolve il modo di scrivere della Bardugo e in "Ruin and Rising" ho trovato proprio quelle radici che porteranno a farle scrivere un fantasy tanto bello quanto lo è, appunto, "Sei di Corvi" (qui la recensione).

Era un uomo antico, lo sapevo. Ma in quel momento era solo un ragazzo; un ragazzo brillante, dotato di un potere troppo grande, gravato dall’eternità.

Il finale non poteva essere più adatto e sì, forse non farà felici tutti i lettori, ma per una volta non c'è nemmeno falso buonismo. 

Anche se, anche se... Bardugo, quella parte (che non c'entra col finale), l'hai scritta prima o dopo aver letto Harry Potter? Questo è il dilemma. Però mi è piaciuta, davvero.

In conclusione, è una serie che mi sento di consigliare al cento per cento anche se, se si legge prima "Sei di Corvi" all'inizio può risultare un po' piatta, ma poi prende e coinvolge completamente.

«La guarda nel modo in cui Harshaw guarda il fuoco. Come se non ne avesse mai abbastanza. Come se stesse cercando di assorbire tutto quello che può prima di perderla.»

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Che ne dite Inkers?
Leggerete questa serie ora che è finalmente completa in Italia?




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1 Commenti

  1. rileggendolo comunque anch'io ho realizzato (anche se forse già lo sapevo) che è un finale giusto nonostante mi abbia fatto piangere e non era quello che desideravo:(

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