Recensione | Tenebre e Ossa, di Leigh Bardugo


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon inizio settimana, come state? Oggi il man ed io dobbiamo andare a fare il tampone e non so che risultato aspettarmi perché che abbiamo avuto il Covid è stato evidente, ma siamo segregati in casa da praticamente due settimane, quindi non so se i tamponi saranno ancora positivi.
Comunque, lasciamo perdere i miei malanni e parliamo di libri belli, per voi oggi c'è la recensione di "Tenebre e Ossa" di Leigh Bardugo, che esce domani in Italia grazie a Mondadori che ha deciso di riportare in vita questa trilogia e che ringrazio per la copia digitale omaggio.



TRAMA:
TENEBRE E OSSA
GRISHAVERSE, THE SHADOW AND BONE TRILOGY #1
Leigh Bardugo

⭐⭐⭐⭐

Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 17.90€ | Ebook 9.99€
Pagine: 302
Data uscita: 3 Novembre 2020
Genere: Fantasy
Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro.

L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei.

Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente.

Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.

SERIE: GRISHAVERSE, THE SHADOW AND BONE TRILOGY
[IN CORSO IN ITALIA]

1. Tenebre e Ossa
2. Assedio e Tempesta - in uscita il 19 Gennaio 2021 (qui la recensione dell'edizione originale)
3. Ruin and Rising - annunciato (qui la recensione dell'edizione originale)


Quando le serie vengono interrotte in Italia, si sa, è un rottura. Primo perché chi ha comprato il libro resta fregato, secondo, perché poi si creano le fazioni di chi legge in lingua e chi no, chi può e chi non vuole ed è un gran macello.
Personalmente ho conosciuto "Tenebre e Ossa" qualche anno prima di aprire il blog, ma avendola subito etichettata come serie interrotta mi sono ben guardata dall'iniziarla.
Per fortuna, però, Mondadori l'anno scorso ha preso in simpatia la Bardugo e partendo dalla serie spin off di "Sei di Corvi" (recensione) e "Il Regno Corrotto" (recensione) - che comunque io vi consiglio di leggere dopo di questa - ha ripreso la pubblicazione anche di questa trilogia lasciata incompiuta a suo tempo, dandomi così la possibilità di parlarvene di nuovo.

«Il problema del desiderio» sussurrò, e la sua bocca si spostò sul mio mento per poi fermarsi a un soffio dalle mie labbra «Ã¨ che ci rende deboli.»

Non partivo con chissà quali aspettative, lo ammetto, anche perché l'unica cosa che sapevo davvero, prima di iniziare a leggere, è che tutto il fandom stravedeva per un certo "Oscuro", quindi pregiudizi non ne avevo di alcun tipo.
Come altre blogger hanno detto, "Tenebre e Ossa" risente della del sindrome da primo libro. La prima parte della storia è molto introduttiva, bisogna capire chi sono i Grisha, cosa fanno, come sono divisi, cosa sta succedendo nel mondo, capire quel mondo ed entrare a farne parte. Purtroppo, per come l'autrice sceglie di impostare la narrazione, alcune cose mi sono rimaste un po' oscure, come il kafta che ancora non ho capito bene cos'è anche se presumo sia una sorta di cappotto e, in generale, la maggior parte delle informazioni vanno quasi indovinate, assorbite per forza, non perché vengano effettivamente spiegate.

 «Non m’importa se hai danzato nuda sul tetto del Piccolo Palazzo con lui. Ti amo, Alina, e amo anche la parte di te che ha amato lui.»

Ho amato moltissimo l'ambientazione, mi ha ricordato Anastasia e l'epoca degli Zar anche se temporalmente - se fosse ambientato nel mondo reale - sarebbe precedente a quell'epoca. La descrizione degli ambienti è dettagliata senza essere pesante e credo che questo sia dovuto al fatto che il libro è narrato tutto dal pov, in prima persona, di Alina, la protagonista, quindi vediamo tutto attraverso il filtro del suo sguardo carico di meraviglia e sorpresa.
Parlando di Alina, come protagonista non mi ha convinta al 100%. Le sue scelte sono sempre troppo repentine, non c'è un minimo di metabolizzazione. Non intendo che segue troppo l'istinto, ma proprio che scopre le cose e non si dà il tempo di pensarci, lei capisce subito cos'è giusto e cosa no.
Però devo dire che mi è piaciuto tanto il momento in cui riesce a fare presa sui suoi poteri. La motivazione che c'è dietro al suo non riuscire a toccarli. Mi è piaciuta perché non è scontata, non è la solita maledizione o un potere dormiente. C'è un perché vero.
Ho apprezzato anche che come protagonista non abbia la strada spianata, già mi aspettavo un easy going come in "Neve come Cenere", invece deve sudarsela un po'. Non molto, però, purtroppo. Voglio dire che il modo in cui si tira fuori dai guai è sempre lo stesso. Lo fa una volta e lo fa sempre. E boh, questo mi ha fatto un po' storcere il naso.
In più è talmente volubile che ci mette forse quattro capitoli per dare il via al triangolo.

«Non c’è niente di male nell’essere una mappatrice.»
«Certo che no. Non c’è niente di male neanche nell’essere una lucertola. A meno che uno sia nato per essere un falco.»

E a proposito del triangolo... Mal a me è piaciuto. Nei triangolo ci sono la bella, il buono e il cattivo, Alina è la bella e Mal è il buono. Lui è il classico bravo ragazzo, l'amico d'infanzia.
Dall'altro lato abbiamo, ovviamente, il famoso Oscuro. Oscuro che, fino a quando non si è rivelato, proprio non capivo quale fascino avesse. In realtà nemmeno ora l'ho capito. Cioè, sì, okay, è il bad boy della situazione, tutto oscurità (letteralmente) e storia difficile, però boh. Non è che mi ha fatto poi molta empatia. Però ecco, a differenza degli altri due mi ha incuriosita e voglio capire cosa combinerà da qui in avanti.

«Tu mi sei mancata ogni ora. E sai qual era la cosa peggiore? Che mi ha colto completamente di sorpresa. Mi scoprivo a girovagare in cerca di te, non per un motivo preciso, solo per abitudine, perché avevo visto qualcosa e te lo volevo raccontare o perché volevo sentire la tua voce. E poi mi ricordavo che non c’eri più e ogni volta, ogni singola volta, era come un pugno nello stomaco. Ho rischiato la vita per te. Ho percorso mezza Ravka per te, e lo farei ancora e ancora e ancora, solo per stare con te, solo per soffrire la fame con te, per soffrire il freddo con te e sentirti ogni giorno lamentarti del formaggio duro. Per cui non dirmi che non ci apparteniamo» concluse con slancio. Era molto vicino ora, e il cuore improvvisamente mi martellava nel petto. «Mi dispiace di averci messo così tanto per vederti, Alina. Ma ora ti vedo.»

In generale, il libro mi è piaciuto. Ha un po' troppi parallelismi con "Shatter Me" - che sono ciò che non gli fa prendere il punteggio pieno - ma al contrario di quello, con "Tenebre e Ossa" non ho avuto la sensazione di correre in cerchio per tutto il tempo.
La storia ha un inizio, uno sviluppo, un punto di tensione e una conclusione. Lineare, pulito, niente fronzoli e niente parti noiose. Anche lo stile mi è piaciuto molto. Non è fiabesco né infantile, anzi, in alcuni punti è tutt'altro che adatto ad un pubblico eccessivamente giovane. 

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Che ne dite Inkers?
Gliela darete un'occasione?




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2 Commenti

  1. Spero che tu e il tuo fidanzato stiate bene adesso, questo virus è davvero una piaga. Per quel che riguarda le letture, sono molto curiosa di questa serie e sono felice che la mondadori l'abbia portata.

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