Recensione | PumpkinHeads, di Rainbow Rowell


 Recensione 


Buon sabato Inkers e buon Halloween, come state? Io sto decisamente meglio, ma dopo più di una settimana direi che era anche ora. Il tampone sia mio che del man è programmato per lunedì, poi si vedrà.
Ma oggi arrivo da voi fuori calendario perché dovevo proprio postarvi la recensione della graphic novel "PumpkinHeads" di Rainbow Rowell, edita da Mondadori nella collana Oscar Ink che ringrazio per la copia omaggio.



TRAMA:
PUMPKINHEADS
AUTOCONCLUSIVO
Rainbow Rowell

⭐⭐⭐

Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 20.00€ | Ebook 10.99€
Pagine: 224
Data uscita: 20 Ottobre 2020
Genere: Graphic Novel
Josiah è pronto a passare tutta la notte crogiolandosi nella malinconia (è un tipo malinconico). Ma Deja ha un piano: e se, invece che deprimersi, e invece della solita zuppa di fagioli alla Casetta del Mais e Fagioli, facessero il botto? Potrebbero visitare tutti gli stand della fiera. Assaggiare tutto. E forse Josiah potrebbe perfino parlare con quella ragazza carina su cui fantastica da tre anni...

SERIE: AUTOCONCLUSIVO


Che la storia sia farina del sacco della Rowell proprio non ci piove. Lo si capisce subito perché com'è tipico di quest'autrice, i protagonisti non sono convenzionali, né come aspetto né come psicologia e anche la storia che viene raccontata non è usuale.

Lo scegliere Halloween come momento di passaggio, come data dopo il quale tutto cambia, ha un che di profetico.

Per i miei gusti la narrazione è rimasta decisamente troppo superficiale, ma ho apprezzato il messaggio che l'autrice ha voluto trasmettere.
Sicuramente lo rileggerei volentieri se venisse riproposto a romanzo e ambientato in un lasso di tempo più lungo di una sola notte.

Visivamente non si può non rimanere affascinati. "Pumpkinheads" è tutto ciò che si può desiderare dall'autunno. Ah, quanto vorrei anche nel mio paese un festival come quello in cui è ambientata la storia!

I colori sono brillanti e caldi, ti fanno sentire al sicuro come solo un pomeriggio davanti al camino con una tazza fumante sanno fare.

Insomma, non è una lettura creepy, ma è esattamente ciò che ci vuole in questa stagione.



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