Buon giorno Inkers! Com'è andata la vostra settimana? La mia da blogger come avete visto in questi giorni è stata parecchio piena, però anche nella vita reale sono stati sette giorni di su e giù. Ricapitolando un po'... le lezioni di teoria della patente procedono - anche troppo lentamente per i miei gusti - e l'esame, se tutto va bene, dovrei averlo a dicembre. L'insegnante è simpatico, anche se ci tratta un po' da bambini delle elementari: ha una predilezione per diminutivi e vezzeggiativi, penso che il suo modo di dire "macchinina" anziché macchina mi rimarrà impresso a vita.
Sabato 15 sono andata a vedere Inferno. Grande Tom Hanks come sempre, ma per me resta un no. Il libro non mi aveva entusiasmata nonostante i due temi - l'Inferno di Dante e la sovrappopolazione - mi interessino parecchio, ho trovato povero l'uso che ne è stato fatto.
Poi che altro... col man siamo andati a comprare i biglietti per Dr. Strange, il 26 saremo il pole position al cinema u.u e ieri ho comprato la taglia cuci (una macchina da cucire particolare) per cominciare a creare abiti su misura e magari avere delle entrate...
Infine questa mattina ho avuto l'ennesimo colloquio di lavoro... e niente, non ci spero nemmeno perché con l'acquisto della taglia cuci sto aprendo la porta ad un nuovo obiettivo.
E dopo tutta questa introduzione che coi libri non c'entra nulla, passo a parlarvi della recensione di oggi: "Ti odio, anzi no ti Amo!" di Sally Thorne edito da HarperCollins Italia.
TI ODIO, ANZI NO TI AMO!
Sally Thorne
Editore: HarperCollins Italia
Prezzo: Rigido 14,90€ Ebook 5,99€
Pagine: 381
Serie: Autoconclusivo
Trama: Lucy Hutton è convinta che l'impiegata modello si becchi, prima o poi, l'ufficio migliore (e relativa promozione). Per questo è servizievole e accomodante, lavoratrice indefessa ma carina e gentile con chiunque. Per questo tutti la amano alla Bexley & Gamin. Tutti tranne il freddo, efficiente, impeccabile e fastidiosamente attraente Joshua Templeman. E il sentimento è reciproco. Costretti a condividere lo stesso cubicolo per 40 ore la settimana, più svariati straordinari che è meglio non quantificare, hanno iniziato a lanciarsi continue e ridicole sfide, in un gioco al rialzo che sembra impossibile da fermare. C'è il gioco degli sguardi, il gioco dello specchio e nessuno dei due sopporta di perdere. Fino a quando in ufficio si comincia a parlare del gioco della grande promozione. Se Lucy vince, diventerà il capo di Joshua. Se perde... meglio non pensarci. Ma allora, con la sua carriera in ballo, per non parlare dell'orgoglio, perché Lucy comincia a fare sogni sempre più torridi sull'odiato collega? E perché si veste per andare al lavoro come se invece dovesse recarsi a un appuntamento sexy? Dopo che un'innocente corsa in ascensore diventa il teatro di un bacio indimenticabile tra i due, Lucy ha finalmente la sua risposta: forse lei non odia Joshua. E forse nemmeno lui odia lei. Forse è tutto il contrario. Oppure è solo un altro gioco?
Recensione
La cosa più bella quando si inizia, e si finisce, un libro è rendersi conto di quanto ci abbia sorpresi e resi felici durante la lettura. Sperimentare quel senso di gioia incondizionata, quel sorriso ebete quando si leggono situazioni divertenti, che ti fanno dire: "Ah sì, questo libro mi è piaciuto!". Ecco, per me leggere il libro della Thorne è stato proprio questo e mai me lo sarei aspettato perché all'inizio ero scettica: il chick-lit è un genere che non ho mai approcciato volontariamente, non so perché io l'abbia snobbato fin'ora, ma credo che d'ora in poi sarà in cima alle mie preferenze.
Lucy e Josh sono due personaggi perfetti: ben caratterizzati e con un solido background alle spalle. Diametralmente opposti, sono l'esatta metà l'uno dell'altra.
Lucy è dolce, esuberante, estroversa e decisamente troppo buona.
Josh è freddo, inquadrato, razionale e con un disperato bisogno di dimostrare che può farcela.
Non li trovate una coppia perfetta? Vi giuro, insieme fanno scintille e voi non vi toglierete quel sorrisetto dalla faccia per tutta la lettura.
Ho adorato la stranezza di Lucy, il suo dar fuori di matto ogni volta che realizza di essere arrivata ad un punto per cui non è preparata. E poi la dolcezza di Josh! C'è una scena in cui abbraccia Lucy per farle le coccole e io sono letteralmente stramazzata ai suoi piedi! Mi ha conquistata con niente xD
Le oltre 300 pagine volano tra le dita come se avessero una vita propria. Lo stile della Thorne è limpido e diretto, non si perde in prolisse descrizioni né di luoghi né di sentimenti, eppure tutto viene trasmesso alla perfezione senza risultare povero né distante. Immedesimarsi in Lucy è facile come bere un bicchier d'acqua.
La storia è semplice, e a rigor del vero non mancano i cliché - lui bello e pseudo-dannato, lei anima pura con spirito da crocerossina - , però è riuscita a farmi ridere, a farmi gioire e soprattutto non è caduta nel cliché più cliché di tutti: la parte in cui inevitabilmente i due sembrano raggiungere il punto di non ritorno - che di solito si conclude con disfatte epocali e un "To be continued..." nel volume successivo - in questo libro non è clamorosa, non smuove oceani e montagne, eppure l'ho trovata particolarmente azzeccata. Per una volta mi ha fatto molto piacere trovarmi davanti a due adulti che risolvono con intelligenza il semplice malinteso che si era venuto a creare senza bisogno di dar fuoco alle polveri.
Sabato 15 sono andata a vedere Inferno. Grande Tom Hanks come sempre, ma per me resta un no. Il libro non mi aveva entusiasmata nonostante i due temi - l'Inferno di Dante e la sovrappopolazione - mi interessino parecchio, ho trovato povero l'uso che ne è stato fatto.
Poi che altro... col man siamo andati a comprare i biglietti per Dr. Strange, il 26 saremo il pole position al cinema u.u e ieri ho comprato la taglia cuci (una macchina da cucire particolare) per cominciare a creare abiti su misura e magari avere delle entrate...
Infine questa mattina ho avuto l'ennesimo colloquio di lavoro... e niente, non ci spero nemmeno perché con l'acquisto della taglia cuci sto aprendo la porta ad un nuovo obiettivo.
E dopo tutta questa introduzione che coi libri non c'entra nulla, passo a parlarvi della recensione di oggi: "Ti odio, anzi no ti Amo!" di Sally Thorne edito da HarperCollins Italia.
TI ODIO, ANZI NO TI AMO!
Sally Thorne
Editore: HarperCollins Italia
Prezzo: Rigido 14,90€ Ebook 5,99€
Pagine: 381
Serie: Autoconclusivo
Trama: Lucy Hutton è convinta che l'impiegata modello si becchi, prima o poi, l'ufficio migliore (e relativa promozione). Per questo è servizievole e accomodante, lavoratrice indefessa ma carina e gentile con chiunque. Per questo tutti la amano alla Bexley & Gamin. Tutti tranne il freddo, efficiente, impeccabile e fastidiosamente attraente Joshua Templeman. E il sentimento è reciproco. Costretti a condividere lo stesso cubicolo per 40 ore la settimana, più svariati straordinari che è meglio non quantificare, hanno iniziato a lanciarsi continue e ridicole sfide, in un gioco al rialzo che sembra impossibile da fermare. C'è il gioco degli sguardi, il gioco dello specchio e nessuno dei due sopporta di perdere. Fino a quando in ufficio si comincia a parlare del gioco della grande promozione. Se Lucy vince, diventerà il capo di Joshua. Se perde... meglio non pensarci. Ma allora, con la sua carriera in ballo, per non parlare dell'orgoglio, perché Lucy comincia a fare sogni sempre più torridi sull'odiato collega? E perché si veste per andare al lavoro come se invece dovesse recarsi a un appuntamento sexy? Dopo che un'innocente corsa in ascensore diventa il teatro di un bacio indimenticabile tra i due, Lucy ha finalmente la sua risposta: forse lei non odia Joshua. E forse nemmeno lui odia lei. Forse è tutto il contrario. Oppure è solo un altro gioco?
Recensione
La cosa più bella quando si inizia, e si finisce, un libro è rendersi conto di quanto ci abbia sorpresi e resi felici durante la lettura. Sperimentare quel senso di gioia incondizionata, quel sorriso ebete quando si leggono situazioni divertenti, che ti fanno dire: "Ah sì, questo libro mi è piaciuto!". Ecco, per me leggere il libro della Thorne è stato proprio questo e mai me lo sarei aspettato perché all'inizio ero scettica: il chick-lit è un genere che non ho mai approcciato volontariamente, non so perché io l'abbia snobbato fin'ora, ma credo che d'ora in poi sarà in cima alle mie preferenze.
Lucy e Josh sono due personaggi perfetti: ben caratterizzati e con un solido background alle spalle. Diametralmente opposti, sono l'esatta metà l'uno dell'altra.
Lucy è dolce, esuberante, estroversa e decisamente troppo buona.
Josh è freddo, inquadrato, razionale e con un disperato bisogno di dimostrare che può farcela.
Non li trovate una coppia perfetta? Vi giuro, insieme fanno scintille e voi non vi toglierete quel sorrisetto dalla faccia per tutta la lettura.
Ho adorato la stranezza di Lucy, il suo dar fuori di matto ogni volta che realizza di essere arrivata ad un punto per cui non è preparata. E poi la dolcezza di Josh! C'è una scena in cui abbraccia Lucy per farle le coccole e io sono letteralmente stramazzata ai suoi piedi! Mi ha conquistata con niente xD
Le oltre 300 pagine volano tra le dita come se avessero una vita propria. Lo stile della Thorne è limpido e diretto, non si perde in prolisse descrizioni né di luoghi né di sentimenti, eppure tutto viene trasmesso alla perfezione senza risultare povero né distante. Immedesimarsi in Lucy è facile come bere un bicchier d'acqua.
La storia è semplice, e a rigor del vero non mancano i cliché - lui bello e pseudo-dannato, lei anima pura con spirito da crocerossina - , però è riuscita a farmi ridere, a farmi gioire e soprattutto non è caduta nel cliché più cliché di tutti: la parte in cui inevitabilmente i due sembrano raggiungere il punto di non ritorno - che di solito si conclude con disfatte epocali e un "To be continued..." nel volume successivo - in questo libro non è clamorosa, non smuove oceani e montagne, eppure l'ho trovata particolarmente azzeccata. Per una volta mi ha fatto molto piacere trovarmi davanti a due adulti che risolvono con intelligenza il semplice malinteso che si era venuto a creare senza bisogno di dar fuoco alle polveri.
🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹
Insomma lettori, spero di avervi fatto capire che questo libro merita di essere letto e magari voi non gli darete cinque stelle, ma sono convinta che vi piacerà perché è una di quelle storie che piace a prescindere, nonostante i cliché e tutti i difetti che potete trovarci, vi assicuro che vi piacerà!
Insomma lettori, spero di avervi fatto capire che questo libro merita di essere letto e magari voi non gli darete cinque stelle, ma sono convinta che vi piacerà perché è una di quelle storie che piace a prescindere, nonostante i cliché e tutti i difetti che potete trovarci, vi assicuro che vi piacerà!
14 Commenti
Grazie alla tua recensione leggerò sicuramente questo libro l'ho messo in lista...
RispondiEliminaE fai bene!
EliminaMacchinina ahahahahah
RispondiEliminaCooomunque, ho cominciato questo romanzo quando ho visto le tue cinque stelline, ma non sono ancora riuscita a terminarlo a causa delle tremila cose arretrate che avevo e che ho T.T Ma perchè quando mi propongono qualcosa dico sempre sì?? Aiutooo!
La tua recensione mi è piaciuta un sacco, non vedo l'ora di continuare la lettura :)
Bello, bello, bello, magari non da 5 stelle ma ti piacerà di sicuro!
EliminaSono qui con gli occhi a cuore - un po' per la tua recensione e un po' perché già sentivo che questo libro aveva del potenziale e la tua recensione me l'ha confermato. Lo voglio! *-*
RispondiEliminaOcchi a cuore per la Thorne, sìsì!
EliminaOh che bello questo sembra proprio uno di quei libri leggeri e belli che vale la pena leggerli. Lo metto subito in lista
RispondiEliminaAssolutamente sì! E grazie ancora per la dritta su Jane Eyre!
EliminaWow Ink da quando mi hai parlato di questo libro è finito subito in WL, lo voglio assolutamente ed adesso ancora di più <3 <3 <3 <3
RispondiEliminaLo amerai anche tu, garantito!
EliminaConcordo con il tuo parere, è una storia molto semplice e per questo ancora più bella!
RispondiEliminaNel suo essere semplice ha quel qualcosa in più! <3
EliminaChe dire? L'ho finito ieri, mi ha lasciata con la consapevolezza di aver letto un buon libro, non eccezionale, non tornero' a leggerlo, ma mi e' piaciuto in quanto ha saputo coinvolgermi, facendomi talvolta sorridere, senza cadere nel classico duetto tra un lui & lei che da adito a sotterfugi o fraintendimenti, incomprensioni. La tua recensione, Jessica, arriva puntualmente sincera, limpida, cristallina. Condivido appieno le tue considerazioni
RispondiEliminaArguta come sempre, un affettuoso plauso
Grazie Angy <3
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!