✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Che programmi avete per oggi? Se tutto va bene, mentre voi leggerete questo post, io sarò alla mostra dedicata a Harry Potter che c'è a Milano ancora per qualche mese.
In verità, il motivo per cui oggi vado alla mostra - nonostante non sia al 100% in fatto di salute, è che oggi è l'anniversario mio e del man. Stiamo insieme da otto anni. Ancora non ci credo, mi sembra che sia stato solo ieri quella sera in cui ci siamo conosciuti.
Comunque bando alle ciance, perché nella recensione oggi - grazie a Fazi Editore che ringrazio della copia omaggio digitale - vi parlo de "Il Sognatore" di Laini Taylor.
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Editore: Fazi Editore Prezzo: Cartaceo 14,50€ | Ebook 6,99€ Pagine: 524 Data uscita: 5 Luglio 2018 Genere: Fantasy | ||||||
È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.
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Visti i miei precedenti con quest'autrice (La chimera di Praga, qui la recensione), alcune persone hanno etichettato come "azzardata" la mia scelta di partecipare a questo evento per promuovere il libro. E posso onestamente dire di non capirne la ragione. I motivi che mi avevano portata a dare tre stelle (che comunque non è una bocciatura) a "La chimera di Praga" non avevano a che fare con elementi che l'autrice avrebbe potuto - passatemi il termine - riciclare qui. Lo stile mi era piaciuto, ero solo rimasta un po'... sconnessa dalla storia.
Perciò, per me, è stato automatico voler dare un'altra chance a Laini Taylor con "Il sognatore" e posso dirvi con assoluta certezza che non me ne sono pentita anche se, di nuovo, alcune cose non mi hanno proprio convinta.
Proibisci qualcosa a un uomo e lui la desidererà come se fosse la salvezza della sua anima, ancora di più poi se è la fonte di incomparabili ricchezze.
Se avete già letto qualcosa di questa autrice, sapete che il suo stile è più unico che raro. La Taylor, più di qualunque altra autrice io abbia mai letto, è in grado di evocare direttamente dalle pagine le sue creature. Tutto ciò che viene descritto nella storia prende letteralmente vita nella mente del lettore che, inevitabilmente, si ritrova protagonista a sua volta insieme a Lazlo e Sarai e, insieme a loro, assapora, annusa, sente, vive e percepisce la meraviglia del mondo creato dall'autrice.
«La biblioteca conosce la sua stessa mente», gli disse il vecchio mastro Hyrrokkin, guidandolo su per le scale segrete. «Quando rapisce un bambino, glielo lasciamo tenere»
E parlando di Lazlo e Sarai, ma come anche di tutti gli altri innumerevoli personaggi per fanno capolino in questa storia, non si può non elogiare l'abilità della Taylor di caratterizzare i soggetti del suo libro. Ci troviamo, infatti, davanti a un Lazlo che è l'eroe per eccellenza. Avete presente Hercules del lungometraggio Disney? Ecco, la sua personalità è quella di Lazlo. Lui è buono, vuole aiutare, vuole fare parte di quel qualcosa che vede all'orizzonte.
E che dire di Sarai? Sarai così bella e così effimera. Così in conflitto con se stessa, con i suoi desideri, le sue pulsioni, i suoi sentimenti.
Thyon, alla ricerca della fonte di ogni sapere. Minya, così attaccata al suo odio da restarne prigioniera. Il Massacratore degli Dei, colpevole di aver salvato il suo popolo.
Lazlo non sarebbe potuto appartenere alla biblioteca più sinceramente se fosse stato un libro. Nei giorni seguenti – e poi i mesi e gli anni, mentre diventava un uomo – raramente lo si vide senza un libro aperto davanti al viso. Leggeva mentre camminava. Leggeva mentre mangiava. Gli altri bibliotecari sospettavano che leggesse anche nel sonno, oppure che non dormisse affatto. Nelle occasioni in cui alzava davvero gli occhi dalla pagina, sembrava sempre che si svegliasse da un sogno. Strange il Sognatore, lo chiamavano. Il sognatore, Strange. E non lo aiutava il fatto che a volte andasse a sbattere contro le pareti, o che i suoi libri preferiti provenissero da quel polveroso sottolivello dove nessun altro si curava di andare. Lazlo vagava con la testa piena di miti, sempre mezzo perso in una qualche storia di un altro mondo. Demoni e fabbricanti di ali, serafini e spiriti, lui li amava tutti. Credeva nella magia come un bambino, e nei fantasmi come un contadinotto. Aveva il naso rotto a causa di un volume di fiabe che gli era caduto in faccia il suo primo giorno di lavoro e questo – si diceva – spiegava tutto quello che c’era da sapere sullo strano Lazlo Strange: testa fra le nuvole, mondo tutto suo, fiabe e fantasia.
L'intreccio della storia mi è piaciuto, molto più di quello de "La chimera di Praga", e sebbene all'inizio fosse un po' soporifero, mi ha tenuta incollata per un'intera giornata, una volta superata la metà.
Come ne "La chimera di Praga" ho apprezzato che nel libro non ci sia una definizione precisa di buono e cattivo. Che ci venga mostrato come entrambe le parti si considerino dalla parte del giusto e come entrambe siano viste come il nemico.
Si arriva al punto che non si sa per chi parteggiare. Si arriva a chiedersi: chi è, qui, il cattivo?
Ma qui arrivano le due note dolenti che, ahimè, non riescono a farmi desistere dal non arrotondare verso un voto più alto del tre e mezzo.
«Esci dalle porte, Strange. Respira l’aria, guarda le cose. Un uomo dovrebbe avere le zampe di gallina per aver scrutato troppo l’orizzonte, non soltanto per aver letto con poca luce»
Prima nota dolente: l'insta-love. Se ne "La chimera di Praga" lo avevo tollerato per la questione "Destino" - che comunque mi urta, qui proprio non l'ho digerito. Entrambi i personaggi in questione sono ignoranti per quanto riguarda l'altro sesso e appena qualcuno del suddetto sesso si mostra interessato ecco che partono i fuochi d'artificio e bastano due notti - sì, nemmeno giornate intere - per far sì che si dichiarino amore eterno. E no, grazie, ma no grazie. Non fa per me.
Ora, chi lo ha letto può venirmi a dire quello che vuole, ma non c'è scusa che tenga. Nemmeno quella del destino perché, questa volta, quello non c'entra.
E no, nemmeno che è fantasy lo giustifica perché mi avessero parlato di semplice attrazione, di voler scoprire un corpo diverso dal proprio (vedi Ruby) avrei capito, ma questo no.
Infine, seconda nota tragica: la prevedibilità. Che, forse, è anche peggio dell'insta-love.
Siccome sono, la maggior parte delle volte, una brava persona, non vi farò spoiler, ma posso dirvi che se avete visto alcuni film sui supereroi... beh, non sorprendetevi di non rimanere sorpresi.
Per chi, comunque è curioso, vi lascio sotto spoiler due cosucce (non direttamente spoiler).
La grande rivelazione era prevedibile dalla prima scena in cui la carovana entra a Pianto e Lazlo tocca il metallo blu. Se avete visto Thor 1 già capite a quale scena mi riferisco.
L'epilogo era prevedibile dal prologo.
Perfino Minya e la sua azione finale erano palesi. Dai, hai una persona innamorata che ha il potere di fart vincere la guerra, quale leva vorrai mai usare per farle fare ciò che vuoi?
Detto questo, comunque, ho tutte le intenzioni di leggere "Muse of Nightmares" perché mi sono rimaste tantissime domande che pretendono una risposta oltre ad una curiosità esagerata su come si comporterà Lazlo in seguito a quel cliffhanger.
«Sarai», disse, e se i ravid avessero fatto le fusa il suono sarebbe stato simile al modo in cui pronunciò il suo nome. «Devi averlo capito. Io ti voglio nella mia mente».
E la voleva nelle sue braccia. La voleva nella sua vita. La voleva non intrappolata in cielo, non braccata dagli umani, non senza speranza e non assediata dagli incubi ogni volta che chiudeva gli occhi.
12 Commenti
Aaaaaa che bello quando vedo i mezzi punticini😂
RispondiEliminaUhm, si, ecco.. sapevo già tutto e resto convinta che al momento non sia il caso di leggere questo libro.
RispondiEliminaPerò buon anniversario a teeeee, e poi, potevi portarmi alla mostra di Harry con te no?? Che a me non mi ci porta nessuno altrimenti. >.<"
Per me è stato il primo approccio con quest'autrice e mi è piaciuta moltissimo. Sono daccordo sul finale prevedibile infatti sono curiosissima di leggere il seguito ma per il resto mi è piaciuto molto e mi dispiace non ti abbia colpita del tutto
RispondiEliminaCiao Jessica, sul finale mi trovi d'accordo, d'accordissimo. Prevedibile e pure fastidioso il fatto che finisca proprio lì. Invece io non ho trovato ci fosse un insta-love.
RispondiEliminaSulla critica alla partecipazione al RP, invece è per come intendo io i RP e forse è proprio qui la questione: è un problema mio. Perché per me RP non vuol dire leggere il libro, cosa che secondo me hai fatto benissimo a fare, ma proprio perché è un RP, in quanto tale io lo vedo come presentazione del libro, come una spinta nel momento dell'uscita, come pubblicità e con tutta la collaborazione del caso (commenti, condivisioni ecc). E se un titolo precedente non mi è piaciuto a me Chiara non viene la voglia di "spingere" quello nuovo, magari di leggerlo sì ma non di farmi carico del lavoro in più che un RP comporta. Questo è per spiegarti il mio commento. Però è un problema mio, ora lo capisco, di cosa intendo io per RP rispetto a te
Innanzitutto, buon anniversario! Poi voglio sapere cosa ne pensi della mostra:)
RispondiEliminaPer la recensione non l'ho letta tutta perché non voglio avere troppe anticipazioni su questo libro e ho già visto una cosa che non mi piace (ma era prevedibile). Tornerò più avanti a commentare il tuo pensiero e a leggere i due punti spoilerosi.
Per quanto riguarda il RP, guarda, a me sinceramente non fa strano che tu abbia voluto parteciparvi. Solo perché un libro non è piaciuto non significa mica che tutti i libri di un autore non piaceranno mai. Non ha il minimo senso la cosa. E poi è sempre cosa buona e giusta pubblicizzare la Taylor.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaTu lo sai che adoro la Taylor e che questo sognatore mi ha davvero fatto vedere le stelle, in senso buono.. sono felice che tu abbia partecipato al rp ed ancora di più che comunque, nonostante quei punti, il giudizio finale sia positivo! <3
EliminaA e incuriosisce ma allo stesso tempo sono frenata perchè boh, non so se possa piacermi davvero...
RispondiEliminaAnche per me è stato il primo approccio con questa autrice. Il suo stile mi ha catturata. Sono giorni che penso al finale, non riesco a farmene una ragione! Aspetto il seguito è vedremo se riuscirà a convincermi del tutto!
RispondiEliminaLa Taylor ha uno stile inconfondibile che adoro!
RispondiEliminaDevo dire che sul lato romance sono un po' d'accordo con te. Non sono anche io una grande amante dell'instalove ma si tratta di un fantasy e, se devo essere schietta, se tutto il romanzo si fosse concentrato solo su loro due ne avrebbe perso di trama. Certo ho storto un po' il naso ma se ci si metteva anche l'evolversi lento del loro rapporto poteva benissimo superare le dimensioni di un dizionario AHAHHAHAH
RispondiEliminaW-o-w, questo libro! Non so davvero da dove cominciare per spiegare quanto mi sia piaciuto, mi abbia conquistata e si sia facilmente imposto nella mia top 10 di libri del 2019, per ora! Una storia originale, scritta benissimo e con due protagonisti meravigliosi nella loro complessità e unicità *^*! Meraviglioso!
RispondiEliminaUn abbraccio, a presto! (la mia recensione)
Rainy
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