Recensione: Legend di Stephanie Garber


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, che fate di bello in questa giornata uggiosa? A me si prospetta un'altra giornata piuttosto tranquilla - o almeno, me lo auguro. Per fortuna i dolori di domenica non si sono ripresentati, quindi per ora scampato pericolo.
Parlando di libri, invece, oggi vi porto finalmente la recensione di una lettura che avrei dovuto fare l'anno scorso, ma che ho - per fortuna! - rimandato fino ad oggi, ovvero: "Legend" di Stephanie Garber edito da Rizzoli.

Recensione: Legend di Stephanie Garber

TRAMA:
LEGEND
CARAVAL #2
Stephanie Garber

⭐⭐⭐⭐½

Editore: Rizzoli
Prezzo: Cartaceo 18.00€ | Brossura 13.00€ | Ebook 9.99€
Pagine: 346
Data uscita: 13 Novembre 2018
Genere: Fantasy
Dopo la travolgente avventura nel mondo magico e misterioso del Caraval, Donatella Dragna è riuscita finalmente a sfuggire al padre e a salvare la sorella Rossella da un disastroso matrimonio combinato. Ma Tella non è ancora libera; per ritrovare la madre Paloma ha stretto un patto disperato con un criminale misterioso, che vuole in cambio qualcosa che solo lei può dargli: il vero nome di Legend, il Mastro di Caraval. L'unica possibilità per scoprire il vero nome di Legend è vincere il nuovo Caraval, che si terrà a Valenda, l'antica capitale dove una volta regnavano i Fati, in occasione del genetliaco di Elantine, la sovrana dell'Impero di Mezzo. Tella dovrà quindi immergersi di nuovo nella competizione magica, tra le attenzioni di un inquietante erede al trono, una storia d'amore impossibile e una ragnatela di segreti, tra cui anche quelli di Rossella. Se fallirà non potrà mantenere il suo patto e rischierà di perdere tutto, compresa forse la vita. Ma se vincerà, Legend e il Caraval saranno distrutti per sempre.

SERIE: CARAVAL
[IN CORSO IN ITALIA]

1. Caraval
2. Legend
3. Finale (in arrivo il 3 Dicembre in Italia)


C'è una ragione se noi lettori di fantasy ci ostiniamo a chiedere uscite più ravvicinate (mi raccomando: ravvicinate, non tutte in una volta) dei volumi di una stessa serie e questa ragione è che a un anno di distanza, anche se il libro ci è piaciuto tantissimo, non ci ricordiamo una bega del volume precedente a quello in uscita. Figuratevi poi se, come nel mio caso, una ne fa passare due di anni prima di mettersi in pari. Meno male che "Finale" esce tra poco e io ho già l'anteprima nel Kobo.

Quando a suo tempo terminai la lettura di "Caraval" (qui la recensione), l'entusiasmo era alle stelle e non vedevo l'ora di avere il secondo volume tra le mani. Quando poi però ho avuto "Legend" sullo scaffale non è mai stato il suo momento, almeno fino ad oggi.
La storia del secondo capitolo di Caraval comincia esattamente il giorno dopo la fine del primo e lo fa con un tono brioso e scoppiettante, introducendo il tutto con un prologo che incuriosisce e affascina al punto da essere ciò che traina l'intera lettura.

La gente usa i Mazzi del Destino, simili a quello che hai appena toccato, per leggere il futuro, ma una volta che il futuro è stato predetto diventa una cosa vivente, e combatterà con tutte le sue forze per realizzarsi. 

Ho trovato in Donatella una protagonista migliore della sorella che, anche in questo volume, si è rivelata un po' una piattola. Il coraggio di Donatella non è improvvisato, è sempre stato lì, è qualcosa che fa parte di lei da cima a fondo. Non lo trova per caso perché la situazione lo richiede. Anche lei si fa mille pare, ma le analizza anche oggettivamente senza perdercisi via come invece faceva Rossella in Caraval.
Inoltre, la sua storia - proprio come intreccio - è molto più avvincente e meno classica. Forse, per i miei gusti un po' troppo scontata su alcune cose e un po' troppo frettolosa su altre, ma ha anche saputo sorprendermi il giusto.

«Presumo tu abbia paura di me adesso» le disse con la sua consueta cadenza strascicata.
 «Scambi il disgusto per paura. Sei un mostro ripugnante.» E lei che si era fidata di lui. «Mi hai ingannata.»
 «Avresti preferito che il mio bacio ti uccidesse subito?»
 «Sì.»

Sicuramente, rispetto a "Caraval" in questo volume sono più spiccati i personaggi secondari che hanno ruoli più rilevanti e caratterizzazioni più elaborate. Tant'è che a differenza del primo volume (e sì, okay, io l'ho letto due anni fa) si ricordano tutti bene perché compiono azioni che modificano la storia e non restano solo di contorno. Certo, alcuni già li conoscevamo - tipo Dante -, ma altri ci sono nuovi (uno a caso: Jacks, il Principe di Cuori) e la voglia di conoscerli e saperne di più è quasi adrenalinica.
Okay, poi io sono un caso disperato perché del protagonista maschile del primo, Julian, non ricordavo il dettaglio più importante, ma, appunto, mea culpa.

Eppure, nel vederli stretti in quell’abbraccio appassionato, con le teste ravvicinate, pensò che sembravano due metà dello stesso cuore.

Come vi anticipavo prima, la trama di questo secondo capitolo, pur seguendo lo stesso filo conduttore, è molto diversa da quella del primo soprattutto perché molto più avventurosa e misteriosa. Gli accenni ai mistici Fati e all'antica mitologia che caratterizzano il wordbuilding di questa serie innescano subito una sfrenata curiosità in chi legge e lo stile dell'autrice è ammaliante al punto che sembra quasi di essere soggiogati dalla sua voce a voler proseguire la lettura.
Anche nella stessa descrizione delle ambientazioni, dai luoghi alle sensazioni che essi creano, c'è molta più magia e intensità. Quando Donatella descrive il movimento delle stelle o i profumi che la circondano, l'impressione che siano reali è qualcosa che sorprende e lascia una sensazione di gioia tipo quella che si prova da bambini davanti ai regali la mattina di Natale.

Per quanto spiritosa e brillante, c’erano in giro tante altre ragazze simili a lei, e si disse che il Mastro di Caraval aveva cose più importanti da fare che seguirne una come un’ombra. Eppure le riusciva difficile liquidare quell’idea, perché nonostante le sofferenze che le avrebbe procurato in seguito, e malgrado la figura da sciocca che avrebbe fatto, una parte di lei voleva che fosse vero, voleva credere che dentro di sé brillasse una luce così potente da catturare l’inafferrabile attenzione di Legend.

Inutile dire che il finale è aperto e che proprio per questo non posso che essere super felice che l'uscita di "Finale" sia così vicina (3 Dicembre!) e di poterlo leggere in anteprima grazie all'editore.

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Beh? Ditemi, Inkers, vi ho convinti a varcare i cancelli di Caraval?




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6 Commenti

  1. Caraval è stata una delle più grandi delusioni del 2017 mentre Legend una delle sorprese più belle del 2018. Perché mi è piaciuto un sacco e non lo credevo possibile! Ora ho un po' di timore dal terzo ma in verità spero solo non ci sia il pov di Scarlett perché non lo sopporterei.

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  2. TeamJacks....cmq quoto quasi tutto, Donatella è un gran bel personaggio...e cmq ti aspetto su Finale, per altri aggiornamenti!

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  3. ho letto la recensione a salti perchè come sai devo ancora leggere il primo e ho paura di spoiler. Il prossimo anno la metto in tbr sta serie eh, giuro

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