Recensione | Vite in Bilico, di Charlie Cochet


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon venerdì, come state? Io sono di nuovo altalenante con gli appuntamenti sul blog, lo so, ma purtroppo tra il lavoro e la casa non riesco a starci dietro come vorrei e mi dispiace molto.
Oggi però mi impegno e vi porto la recensione di "Vite in Bilico", di Charlie Cochet, edito da Triskell Edizioni che ringrazio per la copia digitale omaggio.

Recensione | Vite in Bilico, di Charlie Cochet

TRAMA:
VITE IN BILICO
THIRDS UNIVERSE #01
Charlie Cochet

⭐⭐⭐⭐⭐

Editore: Triskell Edizioni
Prezzo: Cartaceo 12.00€ | Ebook 4.99€
Pagine: 239
Data uscita: 4 Aprile 2020
Genere: Paranormal Romance, M/M
Austen Payne, agente specialista di squadra (SSA) nei THIRDS per la Destructive Delta e operativo del TIN, ha visto il peggio di ciò che il mondo ha da offrire, fronteggiato killer letali e contribuito a rovesciare delle pericolose organizzazioni. Ma nulla lo terrorizza di più che innamorarsi. Dopo anni di lavoro sotto copertura, Austen è un maestro nel difendere se stesso e proteggere il proprio cuore, finché non conosce Osmond Zachary.
L’agente della Difesa dei THIRDS Osmond Zachary ha una famiglia numerosa che lo riempie di fin troppo affetto, eppure a volte c’è qualcosa che manca nella sua vita. Dopo aver conosciuto lo scontroso, sboccato e nervoso ghepardo teriano Austen Payne, Zach capisce esattamente cosa – o chi – sia. Purtroppo Austen sembra determinato a evitarlo a tutti i costi.
Quando Zach sventa un tentativo di omicidio, però, finisce nel mirino del killer e Austen diventa la persona più qualificata per tenerlo in vita. Zach spera che la crisi li farà avvicinare, ma Austen ha tutte le intenzioni di andarsene non appena sarà cessato il pericolo.
Il “vissero felici e contenti” non è fatto per uomini come Austen, ma Zach è determinato a dimostrargli il contrario…

SERIE: THIRDS UNIVERSE
[IN CORSO IN ITALIA]

1. Vite in bilico
Altri volumi a seguire

N.B. Si consiglia la lettura della serie principale THIRDS (completa in Italia) prima di iniziare questa serie.

Leggere dei Thirds è sempre come tornare a casa e, dopo la cocente delusione degli ultimi due volumi della serie, leggere la storia di Austen e Zach è stato un soffio di aria fresca.
Premetto che sì, è vero, questo libro può essere considerato autoconclusivo, ma io me ne vedrei bene - fossi in voi - dal leggerlo senza aver letto prima tutta la serie Thirds principale perché in questo libro ci sono spoiler enormi su tutta la saga e, credetemi, non volete sapere certe cose prima di leggerle di vostra iniziativa.

«Io ti vedo.»
 Austen deglutì con difficoltà. Zach era così fuori a causa dei farmaci che non aveva idea di cosa diavolo stava dicendo. Inoltre, non si sarebbe ricordato nulla comunque, quindi perché discutere?
 «Certo, ragazzone.»
 «Vedrai,» rispose Zach a voce bassa, l’angolo delle labbra che si tirava in un sorriso. Come se sapesse qualche grosso segreto che lui ignorava.
 Austen scosse la testa. «Prenditi cura di te, Z.» Si girò per andarsene, ma l’altro gli prese la mano: aveva il palmo caldo e la pelle soffice, e le dita che lo afferravano avevano forza sufficiente a fargli sapere cosa volesse.
 «Rimani.»
 «Non posso.» Austen odiò il modo in cui gli si spezzò la voce. Odiò che il suo cuore stesse facendo lo stronzo, tirandolo di nuovo a fianco di Zach. Odiò soprattutto il piccolo barlume di speranza che pulsò da qualche parte all’interno dell’oscurità della sua anima.

A differenza di tutti gli altri personaggi di questo universo creati dalla Cochet, Zach non ha un bagaglio che gli pesa sulle spalle per un passato difficile. La sua è stata una vita normale - per quanto può esserlo in una famiglia di novanta persone - e lui è ciò che si ottiene quando si cresce con intorno a sé una famiglia amorevole. Lui è dolce - senza essere melenso - e paziente, è tutto ciò che di buono ci può essere al mondo e lo si vuole proteggere ad ogni costo.
Austen, invece, sappiamo che viene da una storia difficile e i suoi problemi di fiducia era inevitabile che facessero capolino anche qua, ma è stato bello vederlo aprirsi con l'orso teriano e, soprattutto, ho amato il suo rapporto con Brayden.

«Stai dicendo che non pensi sia sexy?»
 «Ho gli occhi? È una domanda ridicola. Certo che penso sia sexy. È bellissimo, divertente, sveglio, e quando sorride… Dio, mi toglie il fiato. Ma è più di quello. È complicato, e volubile, e vorrei riuscire a fargli vedere quanto sia bello tutto il resto di lui, non solo quello che c’è all’esterno.»
 La stanza si era fatta silenziosa. Merda. Si era messo a sproloquiare. Perché tutti lo fissavano con gli occhi sgranati? No, non lui, ma alle sue spalle. Oh, cazzo. No, no, no.
 Zach si girò lentamente, sorridendo con imbarazzo mentre salutava Austen con la mano. «Ehi.»
 Austen lo guardò inarcando un sopracciglio. «Ehi.»
 «Non parlavamo di te,» sputò fuori lui.
 «Stavamo assolutamente parlando di te,» commentò Una con un sussurro perfettamente udibile.

La parte di azione è un po' blanda, è messa lì perché ci si aspetta che in un libro di questo universo ci sia, ma in realtà non serve a molto. La trama sta perfettamente in piedi seguendo la semplice evoluzione del rapporto dei due protagonisti, la loro quotidianità.

È un libro semplice, tenero ma non da occhi al cielo. Tiene compagnia e mi ha lasciato la sensazione di essere abbracciata.
Bello, bello, bello.
Sono curiosa di leggere di Brayden, ora :D

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Conoscete il mondo Thirds, lettori?




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