Recensione: Shadowhunters, Le Origini #01 L'angelo di Cassandra Clare

recensione review cassandra clare l'angelo shadowhunters le origini

Per farmi perdonare dell'assenza di ieri, oltre all'anteprima appena postata vi porto anche una recensione per la rubrica "Vecchie Glorie".
So che su una non piccola cerchia di blog è in corso il Blogtour della serie di Shadowhunters per prepararci all'arrivo del nuovo libro di Cassandra Clare "La signora della Mezzanotte". Non so se di questo tour fanno parte anche "Le Origini" della saga, ma poco importa. Questa recensione non ha niente a che fare con il blogtour in corso, ma arriva al momento giusto!
Per chi ancora non lo avesse capito, sto per parlarvi di "Shadowhunters, Le Origini - L'angelo" di Cassandra Clare edito da Mondadori nel 2011.
Questo libro di apertura della nuova trilogia di differenzia molto dalla prima trilogia degli Strumenti Mortali ed eleva di molto il livello della Clare come scrittrice.

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SHADOWHUNTERS, LE ORIGINI - L'ANGELO
Cassandra Clare

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Editore: Mondadori
Prezzo: Rilegato 17,00€, Brossura 12,00€, Ebook 6,99€
Pagine: 480
Serie: Shadowhunters Le Origini #01

Trama: Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratrllo ventenne Nate, a Londra, unico ricordo della vita predente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte.


RECENSIONE

Il libro inizia presentando due situazioni diverse, ambientate entrambe a Londra, a distanza di pochi mesi l'una dall'altra e introducendo in poche righe i protagonisti di questa nuova serie.
Appare Will, che subito dà sfoggio di una personalità decisa che sembra trovare un'eco in Jace: bello e tenebroso, farà cadere tutte noi femminucce ai suoi piedi facendo leva sul suo animo puro e dannato al contempo. Insieme a Will incontriamo Jem, il suo Parabatai: pacato e razionale, una sorta di Alec ottocentesco, ma con un velo di mistero in più che porterà avanti per buona parte del libro. Di seguito a loro viene introdotta Tessa: lo stereotipo della donna dell'Ottocento, perfettamente in linea con la mentalità dell'epoca, che vive nelle pagine dei romanzi che legge. Si presenta in modo antipatico, mostrando l'arroganza e la diffidenza tipiche di una primadonna che sono al limite dell'offensivo persino per chi legge.

Avendo letto The Mortal Intruments inizialmente ho notato un po' di confusione - non so se dovuta alla traduzione o ad una svista dell'autrice - quando Tessa descrive i marchi che vede usando direttamente la parola "rune" senza che nessuno le avesse spiegato cosa fossero. Inoltre Charlotte, personaggio che si conosce dopo pochi capitoli, parla a Tessa di Accordi, Nascosti e Alleanza senza spiegarle di cosa si tratti e senza che Tessa chieda niente al riguardo. Certo, dopo trova tutte le risposte nel Codice, però boh... non era una situazione molto credibile.

I personaggi sono comunque tutti molto ben caratterizzati e tutti perfettamente inseriti nell'epoca in cui è ambientata la storia. Ma la cosa che ho più apprezzato è come viene trattato il legame dei Parabatai. Al contrario di quanto accade in The Mortal Instruments qui questo legame viene portato talmente in alto che in alcuni casi spinge via tutto il resto: ciò che lega Will e Jem è più di un'amicizia ed è più di una fratellanza; quando combattono agiscono e reagiscono come una persona sola e quando non stanno combattendo si completano come nessuna coppia di amanti potrebbe mai fare. Tra Jace ed Alec questo non si era mai visto.
I villain (sì, al plurale) sono realizzati con una certa maestria da parte della Clare, che fino all'ultimo (quasi, perché qualcuno non me la raccontava giusta fin dall'inizio) riesce ad ingannare il lettore e a creare un colpo di scena magistrale.
La mia opinione è che comunque il personaggio meglio riuscito sia Will (e no, non solo perché sono - non troppo segretamente - profondamente innamorata di lui) perché si porta dietro questa oscurità che è un suo bagaglio personale, nessuno glielo ha imposto ma lui non lo lascia andare mai, nemmeno quando sembra che possa vedere la luce.

La trama scorre veloce anche se, a parer mio, alcuni punti sono un po' pesanti, quasi superflui, come a voler creare ansia nel lettore che sente di dover leggere più in fretta per arrivare alla parte succosa.
In ogni caso, a differenza della serie precedente, The Infernal Devices è da subito carico di sentimenti importanti che danno uno spessore diverso ai suoi personaggi. Inoltre, al contrario degli altri, qui la battaglia a fine libro non manca quindi non si ha la sensazione che sia stato tralasciato qualcosa, anzi si hanno rivelazioni che alla terza lettura sorprendono tanto quanto alla prima.
L'epilogo... è uno strazio. Non perché sia brutto, ma perché ora - anche se altri tre libri che mi propongo di leggere - ho tutta l'intenzione di prendere in mano Il Principe e non lasciarlo andare fino all'ultima pagina.


Cassandra Clare - The Infernal Devices:

1. L'angelo, 2011 (Clockwork Angel, 2010)
2. Il principe, 2012 (Clockwork Prince, 2011)
3. La principessa, 2013 (Clockwork Princess, 2013)

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