❦ Recensione ❦
E un altro giovedì è arrivato. Cavolo le settimane volano... oggi pomeriggio devo pure andare al CAF per il 730 che l'anno scorso mi hanno fatto casino col lavoro e ora non si capisce più niente... in più devo anche formattare il pc e renderlo di nuovo attivo perché ultimamente mi sta dando un po' di problemi.
Inoltre la giornata non è iniziata nel migliore dei modi perché internet non funzionava e papà ha deciso che le 7 era un buon orario per chiamare la Telecom e svegliarmi nel tentativo di trovare i pulsante del riavvio del modem... ma vabbè.
Giornata di recensioni oggi! Vediamo di riprendere il giusto ritmo! Oggi abbiamo... Stone Rider di David Hofmeyr edito da Fanucci.
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STONE RIDER
David Hofmeyr
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Prezzo: Rigido 14,90€, Ebook 4,99€
Pagine: 352
Serie: Stone Rider #01
Pagine: 352
Serie: Stone Rider #01
Trama: Adam Stone è cresciuto nella polverosa e arida città di Blackwater, circondata dal deserto, un luogo fuori dal mondo dove nessuno può dirsi veramente libero. Non desidera altro che fuggire da quella prigione e trovare un’esistenza di libertà e di pace. Ma c’è qualcosa che Adam rincorre ancor più della libertà: l’amore dell’affascinante Sadie Blood. In un mondo così spietato, che non concede ancore di salvezza, l’unico modo per iniziare una nuova vita è gareggiare nella Blackwater Trail, una corsa mortale e senza regole alla quale solo i più forti possono sopravvivere. Adam, eccellente pilota, decide di competere insieme a Sadie e all’ambiguo e indecifrabile Kane per assicurarsi l’ambito premio: un biglietto di sola andata per la rigogliosa Sky-Base, un luogo in cui regna la pace, pervaso da un lusso inimmaginabile per chi proviene da Blackwater. Per l’amore di Sadie e per i suoi sogni, Adam sarà disposto a rischiare ogni cosa, compresa la sua stessa vita...
RECENSIONE
Questa è una di quelle recensioni che ero più restia a scrivere, non perché il libro non mi sia piaciuto, ma piuttosto a causa del fatto che arrivata alla fine - oltre a voler già avere in mano il seguito - mi ha lasciato un vuoto che ancora, nonostante sia tornata del mio angolino familiare - non sono riuscita a colmare. Non è un vuoto da "OddioQuestoLibroÈStatoBellissimoNonPossoPiùVivereSenza", ma non so proprio definirlo: non mi era mai capitato prima. È come se avessi tutto e niente da dire. Boh.
Sono rimasta affascinata dal mondo creato da Hofmeyr: un'ambientazione dal sapore di un vecchio western che si mescola alla distopia e alla fantascienza delle moto geneticamente connesse ai loro cavalieri. L'autore crea immagini molto chiare e vivaci di quello che descrive e ad un certo punto Blackwater aveva letteralmente preso vita nella mia testa. Mi era capitato solo con il Distretto 12 in Hunger Games.
Adam è il protagonista che ogni libro dovrebbe avere perché è una persona vera: non ha poteri speciali che lo rendono superiore agli altri, non è né il più intelligente, né il più bello, né il più ricco. Lui è normale. Ha paura ed è consapevole che è una sua grande debolezza, ma non si lascia abbattere; per la serie: "Sono debole, e allora?". Sono quelle cose che zittiscono un bullo e che fanno crescere una persona, ed è proprio questo il punto: il personaggio di Adam cresce per tutta la storia, un pezzetto per volta cambia perché si rende conto che per raggiungere ciò a cui aspira - la città nel cielo di SkyBase dove apparentemente tutti vivono felice, contenti e in salute - il vecchio se stesso non è più abbastanza.
Ed ecco un altro punto per Hofmeyr: la caratterizzazione dei personaggi. Tutti portano qualcosa alla storia, nessuno è superfluo. Il villain è colui che tira le redini della storia, è il punto cardine intorno al quale si svolge il tutto perché è colui che mette in moto la presa di coscienza di Adam e quindi il suo cambiamento.
La cosa che più mi ha colpita di questo libro è la continua dinamicità della narrazione: si ha la sensazione di essere sempre in movimento e all'improvviso è impossibile distinguere se le emozioni che si provano siano nostre o dei personaggi.
Vengono tratti temi importanti e la cosa migliore è che li si guarda sempre da almeno due punti di vista: la famiglia - ad esempio - per Adam è amore, casa, malinconia; per Sadie è paura e rabbia, per Kane è accettazione della diversità, rancore, vendetta.
Ma ciò che vi terrà attaccati alle pagine è che durante la lettura vi renderete conto che voi siete diventati Adam. Sarete voi a provare la sua paura, il suo amore, il suo smarrimento, il suo coraggio. Sarete voi che vorrete vincere a tutti i costi la gara per raggiungere SkyBase.
Bene, che ne dite? Vi ispira? Io non vedo l'ora che esca il seguito!
David Hofmeyr - Stone Rider:
1. Stone Rider
2. Blood Rider (inedito)
2 Commenti
Ciao Ink che bella recensione, mi hai colpita particolarmente quando hai scritto che alla fine della lettura è quasi come essere diventati Adam, il protagonista appunto. Vuol dire che ci si immerge completamente, wow pazzesco e dire che non stavo proprio attenzionando questo libro, grazie!
RispondiEliminaOvviamente poi ogni lettore reagisce diversamente, però Adam è davvero un personaggio in cui tutti possiamo vederci almeno una volta!
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!