Recensione: More Than Water di Renee Ericson


Ink Magic English

Buongiorno e buon venerdì Inkers, come state? Felici che la settimana stia finalmente arrivando al termine? Io sono ancora un po' sotto shock perché ieri ho condiviso su Instagram (ma la trovate anche su Facebook, Twitter e sul canale Telegram) una foto (questa) - passatemi il termine - artistica del mio book journal con un pezzo della recensione che vi propongo qua sotto e ha stranamente raggiunto 57 like, non ho mai raggiunto una cifra simile, sono molto orgogliosa di me 💪🏻
Ma tornando al motivo per cui siamo qui, oggi inauguro la "rubrica" Ink Magic English in cui vi recensirò in italiano (e, se riesco, pure in inglese ma abbiate pietà di me perché sono proprio arrugginita) le mie letture in lingua. Vi rimando al post introduttivo per saperne di più.
Direi che è ora di iniziare, no? Parliamo quindi di "More Than Water" di Renee Ericson che, come potete vedere, mi è piaciuto veramente tanto!


MORE THAN WATER
Renee Ericson

⭐⭐⭐⭐⭐

Editore: Autopubblicato
Prezzo: Cartaceo 11,35€ | Ebook 3,77€
Pagine: 340
Serie: Autoconclusivo (ci sono due novelle post)
Genere: New Adult, Romance

Trama tradotta da me: Non la sento come una cosa giusta. Non la sento come una cosa sbagliata. Solo... la sento. 

EJ Cunning, studentessa di storia dell'arte, frequenta musicisti. Foster Blake, studente di ingegneria chimica, non azzecca una nota. Nessuno dei due è il tipo ideale dell'altro. Sono colleghi. E poi una notte porta al sesso - sesso tra amici - che li porta a sua volta ad avere un accordo. Tutto sembra semplice, ma niente lo è mai per davvero.
Molti strati formano l'apparenza di una persona.
Guarda attentamente in profondità per vedere cosa c'è nascosto sotto. 


È più di acqua. È una storia: una sostanza che vive e respira oltre una superficie riflettente.


Qual è il modo migliore per rispolverare il proprio inglese e riprendere a leggere in lingua? Ma leggendo un new adult (e self!) che è proprio un piccolo gioiellino ovviamente!

EJ è un'artista che studia storia dell'arte. Foster è un ingegnere che studia chimica. I due non potrebbero essere più diversi e più simili allo stesso tempo.
EJ è in tutto e per tutto un'artista: vede il mondo attraverso il filtro della sua umanità. Foster, invece, è razionale: lui ha una risposta per ogni cosa, una spiegazione scientifica indiscutibile per (quasi) tutto.
Ogni volta che i nostri due protagonisti si incontrano, nell'aria si mescolano ragione e istinto, scienza e fede. Comincia una sorta di danza che ha qualcosa di magico nel come crea il modo in cui i due entrano in contatto, il modo in cui si rapportano, il modo in cui noi lettori vediamo per primi l'evoluzione dei loro sentimenti.
“È la mia preferita,” dico con tranquillità da sopra la sua spalla. “Il modo in cui il fuoco riesce a vincere l'acqua, ma allo stesso tempo, le permette di avere il suo spazio. È come se non stessero combattendo. Stanno ballando.”
Entrambi sono personaggi iconici, se penso a EJ vedo una ragazza con i capelli raccolti alla bell'e meglio, con le dita sporche di vernice e due enormi occhi che vedono la meraviglia nel mondo (citando "Rise of the Guardians"). Foster invece è... boh, avete mai letto manga o visto un anime? Avete presente il secchione di turno, figo, sempre serio e con gli occhiali? Ecco, questo è Foster. Sì okay, vi lascio dei fazzolettini per asciugarvi la bava.
Sia Foster che EJ affrontano un'enorme crescita personale nel corso del libro e la cosa che ho sicuramente apprezzato di più è che il fatto di essere i protagonisti non gli rende per forza le cose facili. Tutto ciò che ottengono lo sudano e lo guadagnano e non senza pagare un prezzo.
L'autrice è abilissima a caratterizzare profondamente a livello emotivo, psicologico e comportamentale i suoi personaggi che risultano reali, tangibili e talmente carismatici che a ogni pagina si ha sempre più voglia di passare altro tempo con loro.
Mi arriva il suo profumo, così unico e familiare. È piacevole, confortevole... Foster. Essere seduta accanto a lui in questo momento è come rotolare nel letto e annusare le lenzuola dopo un lungo viaggio. Sai di essere a casa.
Tutta la lettura è permeata di scene e battute divertenti ed è inevitabile sorridere e ridere a crepapelle ai discorsi quasi no-sense tra i due. Le parole scorrono bene grazie anche allo stile molto giovanile che la Ericson adotta, ma ammetto che per me è stato un po' difficoltoso in alcuni punti perché io, abituata al mio inglese scolastico trovandomi davanti a tantissime parole contratte e gergali, ho dovuto lavorare molto di fantasia per capire effettivamente il significato di alcuni termini.

Una cosa che non posso mancare di dire è che il titolo - senza fare spoiler - è assolutamente coerente con il libro e i suoi personaggi, molto più di quanto possa apparire in un primo momento.
Vi siete mai sentiti prigionieri della vostra stessa vita? Costretti su una strada che qualcun altro ha scelto per voi o che voi avete scelto per accontentare qualcuno? Se la risposta ad una di queste domande è sì allora è il libro per voi.
“Sono stanco di fingere, Evelyn. Stanco di fingere che noi siamo solo amici, e sta sera, di fingere che siamo una coppia.” [...] “Ma più di tutto, sono esausto di fingere che io non sia innamorato di te - non solo con te, ma anche con me stesso.” [...] “Ho iniziato a innamorarmi di te fin dal primo momento in cui ti ho incontrata anche se ho provato in tutti i modi a evitarlo.”


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Oddio non ci credo che ce l'ho fatta.
Spero che la versione in inglese non sia troppo pessima xD
Voi leggete in lingua?

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4 Commenti

  1. Bellissima recensione, Jessica, sembra veramente interessante *-* ;)

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  2. Ooh, me lo segno assolutamente! *-*
    Mi sono già innamorata solo dalle citazioni.

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  3. Complimenti per la recensione! :) La trama non mi ispirava per nulla, ma la tua recensione mi ha convinto! Inizio col segnarmelo e spero di riuscire a trovare uno spazio anche a lui fra le mie letture! :)

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