Speciale | Cassandra Clare&Holly Black


Speciale | Cassandra Clare&Holly Black 


Buongiorno Inkers e buon inizio settimana! Come state? Avete passato un bel weekend? Io sto preparando la roba da mettere in valigia, ma intanto vi voglio parlare dell'incontro a Firenze di un paio di sabati fa con Cassandra Clare.



La mia giornata è iniziata con l'arrivo a Firenze da Milano, dove ho incontrato due mie amiche e insieme siamo andate in ben tre Feltrinelli e un IBS/Libraccio per trovare due copie del Coloring Book di Shaodwhunters che serviva per entrare al firmacopie xD

Dopo un pranzo, non proprio economico per le mie povere tasche, ma decisamente buono, ci siamo dirette verso il teatro. Contate che siamo arrivate con un'ora e mezza di anticipo e fuori c'erano già qualcosa come 200 persone.
Fortunatamente noi avevamo il pass blogger, perciò c'erano dei posti riservati per noi. Così abbiamo lasciato scorrere la fila e dopo aver fatto "l'accettazione" siamo andate ai nostri posti.
Poco dopo sono arrivate le due autrici e finalmente ha avuto inizio l'intervista: Cassandra ha detto qualche parola in italiano - e anche molto bene -, mentre la Black ha iniziato con una battuta sul fatto che non sapeva parlare italiano xD


D: Voi due state scrivendo una serie insieme. Chi ha le idee? Come lavorate? In che modo scrivete? Come sta andando la stesura di Magisterium.
Cassie: Amo scrivere, sia da sola che insieme agli amici. È fantastico avere il controllo di tutta la storia e dei personaggi, ma lo è anche condividere il controllo con qualcun'altro.
Holly: Al momento stiamo scrivendo il quinto e ultimo libro di Magisterium e sta andando piuttosto bene. È sempre fantastico essere all'ultimo libro perché finalmente si tirano le fila di ogni cosa.
Noi ci sediamo insieme al tavolo, una di noi scrive 400 parole al computer e poi lo passa all'altra che scrive sopra alle parole che sono già state scritte. Nel caso di Cassie, lei allunga sempre. Io li rendo più brevi xD [qua la Clare faceva segni di no non la testa e con le mani, non era d'accordo xD]

D: Voi scrivete insieme, ma scrivete anche con altri autori. L'esperienza di lavoro è simile o cambia qualcosa?
Cassie: Ogni scrittore ha il suo stile. Noi lavoriamo così quando siamo insieme, nello stesso modo ho lavorate anche alle Cronache di Magnus Bane con Sarah Brennan [indica Sarah che era seduta tra il pubblico], ma in questo caso era diverso perché il mondo di Shadowhunters già esisteva, lo avevo già creato. Il grosso stava nell'ampliare il personaggio, mentre con Holly si è trattato di creare una voce completamente nuova.
Holly: Per me ogni collaborazione è stata molto diversa da quella precedente. Sapete, la mia più grande altra collaborazione è stata SpiderWick con Tony DiTerlizzi ed è stato tutto molto più intenso perché scrivevamo insieme ogni frase.


D: Com'è stato lavorare con Wes Chu [rivolgendosi a Cassie] a The Eldest Curses?
Cassie: Oh, sì, è stato davvero diversissimo lavorare con Wes rispetto agli amici con cui ho lavorato in precedenza. È stato tipo io che gli dicevo "Tieni, questa è la storia: fai" e lui che scriveva qualcosa di completamente diverso e io "No. No, no, no. Torna indietro e rifai" XD
Okay, posso dirvi che lui doveva scrivere una scena di sesso tra Magnus e Alec, ma era talmente nervoso al riguardo che ha telefonato a Diana Gabaldon (che scrive Outlander) e le ha chiesto come fa lei a scrivere questo tipo di scene e dopo la telefonata avevamo una scena hot di 20 pagine. XD
[Dopo varie risate la Clare ha assicurato che la scena nel libro sarà più breve, ma che metterò la versione non censurata online.]

D: Come funzionano i ritiri con gli altri scrittori?
Cassie: Holly ed io, con Sarah anche, al momento siamo in ritiro in Umbria per scrivere ed è fantastico perché avendo altri scrittori intorno a te loro si assicurano (e assicurano a te) che tu stia scrivendo invece di farti i fatti tuoi.
Per esempio con Sarah, ogni volta che scriviamo (ma anche quando non scriviamo xD), poi guardiamo un K-Drama (Drama Coreani).
Holly: Io ho un figlio.
[risata generale]
Cassie: *Titolo del Drama*
Holly: Il drama che stiamo guardando in questo momento Sarah lo ha già visto, ma lo riguarda per vedere le nostre facce mentre lo guardiamo xD

D: Cosa ne pensate degli adattamenti cinematografici, televisivi, graphic novel etc?
Holly: Entrambe siamo passate attraverso la fase dell'adattamento - beh, sì nel tuo caso [rivolgendosi a Cassie] un sacco di adattamenti, nel mio uno solo. Quando stavano lavorando all'adattamento in film del mio SpiderWick è stato un po' come... "Noi sappiamo che dovete cambiare delle cose per fare di un libro un film", ma quello che ogni autore vuole è sentire lo spirito originale del libro nell'adattamento. Lo spirito dei personaggi. Dev'essere un buon adattamento, che si regga da solo.
Cassie: Immagino che molti di voi [rivolgendosi al pubblico] abbiano visto la serie tv di Sherlock, giusto? Penso che per rendere buono un adattamento prima di tutto bisogna amare e capire la fonte originale. Quando hai queste due cose, allora puoi fare i cambiamenti perché saranno quelli giusti.

D: Non parleremo di Lord Of Shadows perché c'è un sacco di gente che lo sta aspettando e non vogliamo fare spoiler, però... magari c'è qualcosa che potresti dirci [riferendosi a Cassie] circa The Last Hours.
Cassie: The Last Hours è ambientato a Londra nel 1903 e parla dei figli di Will e Tessa, di quelli di Gabriel e Cecily etc. È una nuova generazione di Shadowhunters, perciò sì, si vedranno Will e Tessa, ma non saranno loro i protagonisti. È la storia di questa nuova generazione di Shadowhunters, cosa succede nelle loro vite, di come combattono e ovviamente di come si innamorano. È anche la storia di Cordelia Carstairs che è la cugina di Jem ed è innamorata di James [il primo figlio di Will e Tessa] che però è innamorato qualcun'altra.

D: Come create i vostri personaggi?
Holly: Per quanto mi riguarda io penso tantissimo alla trama, ma i personaggi mi vengono molto più facilmente. Il problema è quando non so qualcosa del personaggio, tipo che fine farà, perché effettivamente non so cosa succederà nella storia.
Cassie: Per quanto mi riguarda, mi pongo alcune domande riguardo quel personaggio: cosa vuole ottenere? Di cosa ha bisogno? Che non sono la stessa cosa. Dopodiché mi chiedo in cosa è bravo il mio personaggio, qual è la cosa a cui non rinuncerebbe mai e qual è il suo più grande difetto. E, a questo punto, queste sono le cose da cui parto. Sono i blocchi di partenza, come se creassi la scheda del personaggio.

D: Quando fate morire un personaggio ci pensate ai lettori che soffrono?
Holly: Voglio solo dire, per la cronaca, che io ho salvato un sacco di personaggi. Un sacco, di personaggi.
Cassie: Miei?
Holly: Sì, tuoi!
Cassie: Sì, è vero. Lei ha salvato Simon. Ha salvato un sacco di Shadowhunters.
[pausa risate e standing ovation per Holly]
Cassie: Ogni volta che capita che uccidiamo un personaggio pensiamo alla reazione dei lettori. E poi dipende dal personaggio, no? In fondo, se si tratta del villain a tutti sta bene, è prevedibile che morirà. Se invece è un personaggio che la gente ama, è ovvio che sappiamo che i lettori ci resteranno male, ma speriamo sempre che capiranno.
Noi sappiamo cos'è meglio per la storia e spesso ciò che è meglio è tristezza, morte, rabbia. È un po' come in Star Wars: non ci sarebbe la storia se Obi-Wan Kenobi non morisse.
Una buona morte, in un libro, rende la storia più interessante.
[Qui si gira e indica Holly con aria offesa] Lei uccide i gatti! Un sacco di gatti, nei suoi libri muoiono i gatti! Ne ha uccisi quattro!

D: Ci saranno dei piccoli Shadowhunters nei prossimi libri? [intende figli delle coppie già esistenti]
Cassie: Beh, Emma e Julian sono troppo giovani per avere figli. Hanno solo diciassette anni e hanno problemi decisamente più grandi per pensare ai bambini. Però, sì, Magnus e Alec hanno due bambini [Signora della Mezzanotte]. E la cosa bella di scrivere una serie a generazioni è che prima o dopo tutti raggiungeranno l'età per avere dei figli, quindi sì, prima o poi ci potrebbero essere dei bambini come anche no.

D: Quando scrivete quand'è che vi rendete conto che il pezzo che state scrivendo è giusto in quel modo?
Holly: È la parte più difficile prendere la decisione giusta per la storia. Spesso devi lasciarti guidare dal tuo istinto e dal tuo essere un lettore a tua volta. Devi chiederti: "È la storia che vorrei leggere"? Devi distaccarti per un attimo dal tuo io scrittore.
Cassie: Per me, ma anche per Holly spesso, quando il libro non è finito sai che c'è qualcosa di sbagliato, qualcosa che non va. E sai che è finito quando non c'è più niente che ti dia quella sensazione che manchi qualcosa.
Holly: È quasi qualcosa di fisico. È come avere il braccio in una morsa quando la cosa non funziona, e poi c'è questo senso di sollievo quando tutti i pezzi vanno a posto. È stato così anche in Lord of Shadows, vero Cassie?
Cassie: Non posso parlarne, è spoiler.
Holly: Ma non devi parlarne, però è così no? [Lei] continuava a dire che qualcosa non andava e continuava a mostrarcelo, ma per noi andava bene. Ed è andata avanti così finché non ha capito cos'era e aveva ragione. Qualcosa mancava e noi non saremmo mai arrivate a capire cos'era da sole.

D: Nella nuova serie, The Last Hours, ci saranno ulteriori dimostrazioni d'amore oltre a quella tra parabatai, tra due amanti, tra fratello e sorella...?
Cassie: Beh, sapete che a me l'amore non piace quando è semplice xD Ma sì, avremo l'amore tra parabatai, l'amore tra gli Shadownhunter e i Nascosti. Lucy e James avranno sicuramente delle relazioni complicate.


D: Cassandra Jean ha disegnato i personaggi di sua inventiva o seguendo delle indicazioni?
Cassie: Io e Cassandra Jean abbiamo lavorato davvero a stretto contatto. Lei viene da me e parliamo di tutto, colore degli occhi, dei capelli, i vestiti, le cicatrici... insomma ci confrontiamo su tutto.

D: In Shadowhunters, qual è il personaggio che ti rappresenta di più? Quello dove hai messo più di te stessa? [domanda esplicitamente per Cassie]
Cassie: Penso che nel mondo di Shadowhunters i personaggi che mi sono più affini siano Simon e Tessa.

D: Qual è il consiglio che dareste a chi si avvicina per la prima volta alla scrittura?
Holly: Il mio consiglio è semplicemente di iniziare a scrivere. Le prime incertezze sono come saranno i personaggi, cosa faranno, che colore degli occhi dovrebbero avere. Se la trama andrà bene, se funzionerà, ma la verità è che bisogna solo iniziare. Una volta che saranno sulla pagina si potrà pensare a quello che succederà perché vedrete effettivamente quello che loro staranno facendo.
Ci sono tre consigli che do sempre: uno, leggere tanto. E tutto. Il secondo è quello di scrivere molto perché ci vorrà molto tempo per trovare la tua voce in quello che scrivi. E l'ultimo è: se ti sembra buono, trova qualcuno di critico, che come te voglia essere uno scrittore, perché per me è questo che ha fatto la differenza.

D: Come vivete a livello personale il fatto di essere autrici di questa portata? Come vi sentite tutte le volte che vedete la vostra opera diventare reale? Ci sono stati dei momenti in cui avreste voluto mollare tutto?
Holly: La prima volta che ho visto un mio libro in libreria ho pensato che fosse terribilmente fuori posto e lo avrei voluto nascondere prima che qualcuno lo vedesse.
Penso che il mio momento più buio sia stato... beh, mi ci sono voluti dieci anni per scrivere il mio primo libro e non sapevo cosa stavo facendo. Non avevo una trama, i miei personaggi stavano semplicemente seduti bevendo caffè, davvero tristi. Pensavo non avrei mai finito. A ventisei anni mi sono presentata alla porta della mia migliore amica piangendo, dicendo che non sarei mai stata una scrittrice.
Cassie: Penso che la prima volta che vedi un tuo libro in libreria sia davvero shockante e magico allo stesso tempo. Quella sensazione non se ne va mai. Ogni volta che vedi un nuovo libro stampato sei tipo "Aaawww il mio piccolooo!" È sempre sorprendente pensare che altre persone lo hanno letto. Che conoscono i tuoi personaggi. È stupendo condividere il mondo nella propria testa.
Ad esempio, la scorsa settimana fa ero in un paesino vicino a Rapallo con mio marito. Eravamo in questo minuscolo ristorante che aveva tipo cinque tavoli, e una ragazza si è avvicinata chiedendomi "Ma tu sei Cassandra Clare l'autrice Shadowhunters?" e io ero tipo "D:". È una cosa shockante ricordarsi ogni volta che c'è qualcuno che mi riconosce e conosce e ama i personaggi che per tanto tempo sono stati solo nella mia testa.

D: Avete sempre voluto diventare delle scrittrici o da giovani pensavate ad un futuro diverso?
Cassie: Ho sempre voluto essere una scrittrice, fin da quando ero bambina. Ho scritto tantissimi - terribili - libri. Penso che la cosa più difficile sia convincere se stessi che ce la si può fare. Che si può diventare uno scrittore.
Holly: Hai ragione [riferito al discorso di Cassie]
Cassie: Oh sì, Holly ha scritto davvero dei brutti libri. Però ce n'era uno con dei draghi che era meraviglioso.
Holly: Conservato qualunque cosa scriviate, così potrete farla vedere ai vostri amici e riderci sopra.
Cassie: Io ho conservato tutto quello che ho scritto da bambina, perché quando lo tiro fuori mi rendo conto che non posso fare peggio.

D: Ci sarà pace nel mondo degli Shadowhunters?
Cassie: Un giorno, le Cronache degli Shadowhunters finiranno... non posso promettere che non ci saranno situazioni tristi in futuro, ma immagino di potervi dire che nella trilogia The Eldest Curse su Magnus e Alec, non succede niente di triste.

D: Sui tarocchi c'è il segno dell'infinito sia su Magnus che Jace. Su Magnus è capibile, ma su Jace?
Cassie: In realtà è perché i tarocchi di riferimento a cui di è ispirata Cassandra Jean hanno quel simbolo sui loro soggetti. Quindi mi spiace deludervi, ma non c'è nessun significato nascosto xD

D: Visto che i personaggi sono come figli per gli autori, come vivete voi il condividere i vostri [personaggi] quando scrivete con altri autori? E per Cassie, qual è il personaggio che proteggi di più?
Cassie: Sì, vedo i miei personaggi come fossero i miei bambini, ma mi piace condividerli con gli altri scrittori. Non credo ci sia un personaggio che non permetterei a nessuno di toccare, perché secondo me i miei personaggi appartengono anche ai lettori. Certo, ci sono personaggi a cui faccio più attenzione quando scrivo con qualcun altro, tipo Magnus, ma solo per essere sicura che quello che viene scritto resti fedele e in linea col personaggio originale.
Holly: Io ho un figlio e lo lascerei volentieri con Cassie e Sarah, quindi - dato che i personaggi sono come figli - perché no [lasciarli a qualcun altro].

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Che ve ne pare lettori?
Io ho adorato partecipare a questo evento!
Cassie e Holly sono simpaticissime e spero davvero di poterle incontrare ancora!

P.S. giusto per fare chiarezza la pronuncia corretta di Magnus è MaGHNus non MaGNUm (tipo gnocco, per intenderci) come piace italianizzare.
Anche perché, diciamocelo MaGNUs non si può sentire.

P.P.S. Il video è mio, se volete condividerlo citate ♥

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8 Commenti

  1. "Un giorno, le Cronache degli Shadowhunters finiranno." NO MARIA QUESTO NON LO ACCETTO.
    Comunque taaaaanta invidia, la Clare è da una vita che voglio incontrarla e non ci riesco mai :(

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    1. Ah io ho colto l'occasione al balzo, quando la Mondadori mi ha detto "Vuoi..." stavo già dicendo sì xD

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  2. Dev'essere stata una bellissima esperienza, grazie per averla condivisa con noi

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  3. Bellissima e divertentissima intervista! Grazie per averla postata!^^

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  4. Grazie per aver postato l'intervista **
    E il giorno in cui "le Cronache degli Shadowhunters finiranno" sarà un giorno di disperazione infinita :(

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