Recensione: Crow di A. Zavarelli


 Ink Magic English 


Buongiorno Inkers, come state? Io sono a casa ammalata. Ebbene sì, sia ieri che oggi sono rimasta a casa dal lavoro - ma ho lavorato da casa - perché sono conciata da sbatter via. Niente febbre, ma faccio fuori pacchetti di fazzoletti come se no ci fosse un domani.
Oggi vi porto la recensione del primo libro che ho letto per la Rare Reading Challenge e che spero arrivi in Italia: Crow di A. Zavarelli.



TRAMA:
CROW
BOSTON UNDERWORLD #1
A. Zavarelli

⭐⭐⭐⭐

Editore: Autopubblicato
Prezzo: Cartaceo 13,85€ | Ebook 0,99€
Pagine: 314
Data uscita: inedito in Italia
Genere: Dark Romance
Un mafioso irlandese. Un'amica scomparsa. Due lealtà che mi stanno facendo a pezzi.
Avevo un piano. Entrare, ottenere le mie informazioni e uscire. Facile, no?
È venuto fuori che infiltrarsi nella mafia non è esattamente come pensavo sarebbe stato. Mi bastava un soldato. Qualcuno con cui flirtare che mi suggerisse la via.
È stato a quel punto che Lachlan Crow mi ha notato. Il problema è che lui non era un soldato. No, lui era il prossimo in linea per la successione al trono della malavita irlandese. Ed era determinato a odiarmi fin dall'inizio. La mia triste storia del cercare un lavoro? Sì, non ci è cascato nemmeno per un istante.
Peggio per lui, non lascerò che nessuno si metta in mezzo alla mia missione.
A chi importa se tra noi c'è una folle chimica? È ciò che di peggiore può esserci, e nemmeno in un milione di anni starò con un tipo del genere.
Perché loro me l'hanno portata via, e me la pagheranno.

SERIE: BOSTON UNDERWORLD

1. Crow (inedito)
2. Reaper (inedito)
3. Ghost (inedito)
4. Saint (inedito)


Primo libro letto per la Rare Reading Challenge e devo dire che sono proprio soddisfatta!
Partiamo col dire che ci sono un paio di cose che mi hanno fatto storcere un po' il naso, tipo la verginità e l'unico uomo della vita. Per carità, è possibile, non sta scritto da nessuna parte che una debba stare con più di un uomo prima di mettere radici e nel caso di Mack è anche plausibile, però boh. Mi è sembrata un po' forzata come cosa.
Altra cosa che, come al solito, non mi è andata giù è l'insta-love/fulmi-love/attrazione fatale... chiamatela come vi pare. C'è e si fa sentire, ma se non altro - rispetto ad altri libri - è gestita piuttosto bene. Il fuoco della passione non brucia i vestiti in un secondo netto.

Mi spruzzo un po' d'acqua sul visto e indosso la t-shirt nonostante il sudore. Scarpe, giacca, Glock. Tutti i giorni la stessa routine. Questa è la vita che voglio, ma ancora non capisco perché a volte sembri così vuota.

Tra le cose che invece mi fanno sicuramente gioire, c'è l'ambientazione. Non avevo mai letto un libro ambientato nella mafia, men che meno quella irlandese, e devo dire che mi è piaciuta parecchio. Non so quanto ci sia di vero, ma onestamente non mi interessa: è un romanzo, e lo prendo come tale. Mi sono piaciute molto le dinamiche e la lealtà all'interno della famiglia, ma soprattutto ho molto apprezzato il background cupo che non è forzatamente rosa e fiori solo perché c'è una storia d'amore all'interno.

Altro punto decisamente positivo è la protagonista. Mack è una bad-ass di quelle vere. Lei è alla ricerca della sua amica e il suo obiettivo le resta chiaro fino alla fine. Non è che perché si innamora lascia perdere. No, lei ci prova fino alla fine, mettendo in gioco tutto, anche il suo cuore.
Anche Lachlan è fatto molto bene come personaggio, ma avrei preferito più capitoli dal suo pov perché molto è lasciato all'immaginazione del lettore dato che i suoi sono i capitoli dove ha luogo la maggior parte della violenza del libro.
I personaggi secondari mi hanno incuriosita moltissimo e non so se farò in tempo prima del Rare, ma sicuramente  leggerò i volumi che mi mancano perché voglio saperne di più.

Sono così stanca di essere forte. Così stanca di provare a far tutto da sola. È così sbagliato lasciare che sia lui a confortarmi? Sentirmi sollevata nel falso senso di sicurezza che trovo qui. In queste braccia che mi proteggeranno e mi terranno al sicuro. Qualcosa che pensavo avrei mai voluto e che ora significa tutto per me. Anche se è tutto una gigantesca bugia.

Riguardo la lettura in inglese, all'inizio non è stata semplicissima perché ci sono molte parole di slang gaelico, ma una volta preso il ritmo di quei quattro termini che ripetono spesso, scorre che è un piacere.

🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹

E insomma che ne pensate?
Non sarebbe bello se arrivasse in Italia?
Io sono tentata di comprare il cartaceo del primo volume e di aggiungerlo alla pila di quelli da portare al RARE a Giugno!

Posta un commento

4 Commenti

  1. Concordo sul gaelico - mi è capitato di leggere un libro ambientato in Irlanda l'anno scorso e lo slang non è stato facile da assimilare subito, poi è andata meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh sì, all'inizio è un po' dura. Per fortuna avendo letto Outlander, un'infarinatura già c'era!

      Elimina

I commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!