✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkers come state? Siete al lavoro oggi? Io vi scrivo in diretta dal campeggio ecco perché la recensione esce un po' più tardi del solito!
Oggi vi parlo di nuovo di un M/M che ho potuto leggere grazie alla DreamsPinner Press che mi ha gentilmente concesso la copia digitale anche se si trattava di un libro un po' datato, ovvero: Armi e Bagagli di Madeleine Urban e Abigail Roux.
Oggi vi parlo di nuovo di un M/M che ho potuto leggere grazie alla DreamsPinner Press che mi ha gentilmente concesso la copia digitale anche se si trattava di un libro un po' datato, ovvero: Armi e Bagagli di Madeleine Urban e Abigail Roux.
TRAMA: |
Editore: DreamsPinner Press Prezzo: Cartaceo non disponibile | Ebook 5,50€ Pagine: 425 Data uscita: 16 Dicembre 2013 Genere: M/M, Mistery | ||||||
Una serie di omicidi affligge la città di New York. L’FBI e la polizia brancolano nel buio: si sospetta che il killer sia uno solo, ma gli indizi sono talmente scarsi e indecifrabili da non fornire alcuna pista. Quando a rimetterci le penne sono due agenti del Bureau, però, il caso diventa di importanza vitale per l’FBI.
L’agente speciale Ty Grady è reduce da un incarico sotto copertura finito molto male. È arrogante e litigioso, ma è anche il migliore in quello che fa. Quando però lo mettono in coppia con l’agente speciale Zane Garrett, è odio a prima vista. Garrett è l’agente modello: serio, sobrio e devoto − il che rende la loro collaborazione la classica accoppiata ‘sbirro buono-sbirro cattivo’, gli opposti complementari. Entrambi gli agenti capiscono, da subito, che la vera difficoltà del caso non sarà l’assenza di indizi, quanto il dover lavorare insieme. Appena arrivati sul posto, però, l’assassino colpisce ancora − e questa volta il mirino è puntato su di loro. Costretti a fuggire e a nascondersi, e al tempo stesso decisi a scovare l’uomo che li ha presi di mira, Grady e Garrett devono trovare il modo di lavorare insieme − e alla svelta, se non vogliono diventare altre due tacche sul coltello dell’assassino. | |||||||
|
Difficile. Molto, molto difficile.
Lo avrò sicuramente già detto altre volte, ma questa è una recensione difficile.
Anzi no, non è la recensione ad esserlo, quanto decidere la valutazione.
Ho dato quattro stelle perché ho arrotondato, ma se credete che il voto reale sarebbe stato tre e mezzo vi sbagliate. Il voto giusto era 3,8.
Già sento la cuggi che mi dice che con un sistema su 10, anziché su 5, risolverei il mio problema, ma la verità è che anche in quel caso sarebbe un 7 quasi 8 che però è più di 7,5.
Capite?
Armi e Bagagli inizia benissimo. Per tutto il primo 40% del libro la trama è interessante e coinvolgente. Il mistero è fitto e i nostri due protagonisti, Ty e Zane, sono decisamente ben caratterizzati, entrambi con una personalità estremamente complessa. Il loro modo di interagire è divertente, sarcastico e affilato. L'attrazione inizia a poco a poco e nel lettore crea un continuo "Ma come? Non gli piacevano le donne?" finché non viene srotolata - almeno parzialmente - la matassa.
E poi puff! Dal 40 al 60% non ci ho capito più nulla.
Tra sparatorie, esplosioni e botte in testa i due protagonisti hanno un volta faccia totale che li porta praticamente a scambiarsi le personalità e quello che era il poliziotto buono diventa quello cattivo e viceversa.
Il mistero viene messo da parte in favore del loro rapporto e la storia sembra non avere più né capo né coda.
E poi puff, di nuovo!
Dal 60 fino a circa il 95% i due - pur mantenendo le nuove personalità che erano saltate fuori nella confusione dell'intermezzo precedente - tornano in carreggiata, esplorano - parzialmente - i propri demoni l'uno con l'altro, e ricominciano a investigare come due agenti dell'FBI dovrebbero fare.
La soluzione del mistero viene al pettine e nonostante avessi intuito il villain, devo dire che mi è piaciuta moltissimo la parte di profilazione del serial killer (mica per niente guardo Criminal Minds!).
E poi boh, nell'ultimo 5% sia Ty che Zane ricominciano a dire cose senza senso al pari di quel momento di black out a metà libro e ho deciso di gettare la spugna nel tentare di capire qual era il problema nella loro relazione. Prima sì, poi no, manco una donna col ciclo.
Capite ora il perché della valutazione strana?
Il mistero è perfetto.
La caratterizzazione è esemplare.
La parte di profiling è evidente che ha richiesto uno studio specifico.
Lo stile - ah di questo non vi ho ancora parlato! - è scorrevole e fluido, si macinano pagine e pagine senza rendersene conto. E di pagine ce ne sono parecchie!
Le scene d'azione hanno ritmo, quelle d'amore sono dolci e sexy.
E poi ci sono quei due gap che mi hanno fatto crollare un pezzo di castello.
Certo, questo non mi ha fermata perché alla fine del libro c'era un estratto del secondo volume, che ovviamente ho letto, e ora mi prostrerò davanti alla DPP nella speranza che mi mandino il secondo xD
Lo avrò sicuramente già detto altre volte, ma questa è una recensione difficile.
Anzi no, non è la recensione ad esserlo, quanto decidere la valutazione.
Ho dato quattro stelle perché ho arrotondato, ma se credete che il voto reale sarebbe stato tre e mezzo vi sbagliate. Il voto giusto era 3,8.
Già sento la cuggi che mi dice che con un sistema su 10, anziché su 5, risolverei il mio problema, ma la verità è che anche in quel caso sarebbe un 7 quasi 8 che però è più di 7,5.
Capite?
Armi e Bagagli inizia benissimo. Per tutto il primo 40% del libro la trama è interessante e coinvolgente. Il mistero è fitto e i nostri due protagonisti, Ty e Zane, sono decisamente ben caratterizzati, entrambi con una personalità estremamente complessa. Il loro modo di interagire è divertente, sarcastico e affilato. L'attrazione inizia a poco a poco e nel lettore crea un continuo "Ma come? Non gli piacevano le donne?" finché non viene srotolata - almeno parzialmente - la matassa.
Zane fece spallucce. Cosa c’era in Ty che lo faceva uscire dai gangheri in quel modo?
L’altro fece un basso fischio, scuotendo la testa. “Non mi stupisce che ti abbiano sbattuto fuori, cazzo.”
Zane gli rivolse uno sguardo d’odio. “Non pensavi che il guinzaglio a cui ti hanno legato fosse attaccato a un’àncora, vero?” chiese, irritato.
“Pensavo a un’incudine con sopra una lettera di licenziamento,” ammise Ty. “In stile Wile E. Coyote.”
Sorpreso dal candore della risposta, Zane si appoggiò allo schienale quando la cameriera arrivò a rabboccargli la caraffa di tè e attese che se ne andasse prima di parlare. “Allora, cos’hai fatto per farli incazzare?” Ty fece una smorfia mentre beveva un sorso d’acqua e si strinse nelle spalle. “È un’informazione riservata,” rispose con sincerità.
“Ahia.” ‘Informazione riservata’ di solito significava che era andato tutto a puttane. “Quindi ti sono toccati i mattoni, l’incudine e gli esplosivi ACME.”
E poi puff! Dal 40 al 60% non ci ho capito più nulla.
Tra sparatorie, esplosioni e botte in testa i due protagonisti hanno un volta faccia totale che li porta praticamente a scambiarsi le personalità e quello che era il poliziotto buono diventa quello cattivo e viceversa.
Il mistero viene messo da parte in favore del loro rapporto e la storia sembra non avere più né capo né coda.
E poi puff, di nuovo!
Dal 60 fino a circa il 95% i due - pur mantenendo le nuove personalità che erano saltate fuori nella confusione dell'intermezzo precedente - tornano in carreggiata, esplorano - parzialmente - i propri demoni l'uno con l'altro, e ricominciano a investigare come due agenti dell'FBI dovrebbero fare.
La soluzione del mistero viene al pettine e nonostante avessi intuito il villain, devo dire che mi è piaciuta moltissimo la parte di profilazione del serial killer (mica per niente guardo Criminal Minds!).
E poi boh, nell'ultimo 5% sia Ty che Zane ricominciano a dire cose senza senso al pari di quel momento di black out a metà libro e ho deciso di gettare la spugna nel tentare di capire qual era il problema nella loro relazione. Prima sì, poi no, manco una donna col ciclo.
“Milletrecentodieci,” rispose infine con un cenno della testa. Inarcando un sopracciglio, Zane si appoggiò allo schienale e annuì. “Ben fatto,” si complimentò. “Baciami il culo,” borbottò Ty, giocherellando col suo pollo, la fronte aggrottata. “La media nazionale è millecentocinquanta,” disse l’altro, con un sorrisetto sulle labbra. Il tipo tosto chiaramente non prendeva bene i complimenti. Era quasi adorabile.
[...]
La sua risposta fu un sorriso asciutto. “Millecinquecentottanta.”
“Quasi il massimo. Perché non milleseicento, hai scritto il nome sbagliato?” chiese Ty, con un sorriso scherzoso.
[...]
“Avevi ragione sul nome.”
“Certo che ce l’avevo,” replicò quasi subito Ty. Poi sollevò lo sguardo e strinse gli occhi.
“Ragione su cosa?” chiese.
Zane sospirò. “Sul mio nome. E gli altri venti punti.”
Ty lo fissò senza capire per diversi momenti. Finalmente, chiuse gli occhi e scosse la testa. “Hai sbagliato a scrivere il tuo nome al test d’ammissione?” chiese, esasperato.
“No,” disse Zane, con un leggero sorriso. “Ho dimenticato l’iniziale del secondo nome.” I suoi occhi scintillavano e si stava sforzando di non sorridere. “Stronzo,” borbottò sottovoce Ty.
Capite ora il perché della valutazione strana?
Il mistero è perfetto.
La caratterizzazione è esemplare.
La parte di profiling è evidente che ha richiesto uno studio specifico.
Lo stile - ah di questo non vi ho ancora parlato! - è scorrevole e fluido, si macinano pagine e pagine senza rendersene conto. E di pagine ce ne sono parecchie!
Le scene d'azione hanno ritmo, quelle d'amore sono dolci e sexy.
E poi ci sono quei due gap che mi hanno fatto crollare un pezzo di castello.
Certo, questo non mi ha fermata perché alla fine del libro c'era un estratto del secondo volume, che ovviamente ho letto, e ora mi prostrerò davanti alla DPP nella speranza che mi mandino il secondo xD
“La mia presenza non gli è stata di grande aiuto. Solo perché sei lì, non vuol dire che sia meno tragico.”
Zane chiuse gli occhi e si strinse appena nelle spalle. “Se fossi stato lì, forse avrei potuto fare qualcosa. Ma non c’ero, e li ho persi.”
“Se fossi stato lì,” disse piano Ty, “io avrei perso te.”
🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹
Allora lettori, ditemi!
Che ve ne pare?
Non vi incuriosisce scoprire da che parte penderebbe la vostra bilancia se leggeste questo libro?
Allora lettori, ditemi!
Che ve ne pare?
Non vi incuriosisce scoprire da che parte penderebbe la vostra bilancia se leggeste questo libro?
6 Commenti
Propongo di usare valutazioni da 1 a 50. Vedrai che troviamo per ogni libro il voto corretto! XD
RispondiEliminaMa secondo me nemmeno lì ce la facciamo xD
EliminaMi sento leggermente chiamata in causa XD
RispondiEliminaSempre colpa tua xD
EliminaA me la parte "thriller" di questo libro non aveva fatto impazzire, da quel lato mi aspettavo un pochino di più, ma il libro mi era comunque piaciuto molto e sono contenta che sia piaciuto anche a te! :)
RispondiEliminaPenso che sia più "thriller" il bipolarismo dei due protagonisti xD
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!