✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkers e buon lunedì, come state? Inizia bene la vostra settimana? Io ammetto che sarei tanto voluta andare al SalTo per prendere in super iper anteprima il seguito di Twizel (qui la recensione del primo volume), ma ahimè, le finanze sono quelle che sono e ho dovuto rinunciare.
In compenso, però, settimana scorsa ho terminato la lettura di "Gli Eroi Perduti, Le Mura di Cartavel" di Simone Laudiero edito Piemme - che ringrazio per la copia omaggio - quindi oggi parliamo proprio di questo!
TRAMA: |
Editore: Piemme Prezzo: Cartaceo 16,00€ | Ebook 6,99€ Pagine: 312 Data uscita: 17 Aprile 2018 Genere: Young Adult, Fantasy | ||||||
C'è un canto che risuona da millenni nei paesi affacciati sulla Croce Azzurra. È Il lamento degli eroi perduti, i paladini che hanno sconfitto le creature venute dal mare dando origine all'Era degli Uomini.
Ora le stesse terre salvate dagli eroi sono sotto il dominio di una terribile potenza: Sarmora, che ha creato uno sterminato impero grazie all'itri, una sostanza capace di rendere invincibili in battaglia. Solo Cartavel separa Sarmora dalla conquista del grande mare di mezzo, eppure la città resiste, protetta dalle sua mura inespugnabili. Inutili sono gli assalti della flotta sarmoriana, che da due anni la cinge d'assedio e che ora ripone le sue ultime speranze nell'Isola di Ferro, la più spaventosa nave da guerra mai costruita. Quando il varo è alle porte, però, voci di un imminente sabotaggio minacciano la riuscita dell'impresa. Sarà la coraggiosa e ingenua Rovaine a doverlo sventare, in una missione in cui il suo destino si intreccerà a quello di altri inconsapevoli eroi: Ronac, indomita cercatrice di tesori, Sahon, saggio tutore del futuro sovrano, e il giovano Asul, che dovrà sfuggire alla morte per consegnare una lettera in grado di salvare il mondo. | |||||||
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Finalmente posso parlarvi di questo libro. Non è una recensione semplice per me perché questo libro non è stato un viaggio piacevole al cento per cento.
Prima di tutto, c'è da dire che quando Piemme mi ha mandato il libro, non sapevo che ci fosse una novella prequel, così quando ho iniziato la lettura ho fatto un po' fatica.
Poi, però, all'incontro con l'autore (qui l'intervista), Simone ha detto che sarebbe stato meglio leggere prima quella, così ho messo da parte il libro, ho recuperato "Ronac e Raila" e mi sono messa a leggere.
La lettura della novella mi aveva messo in un mood completamente diverso da quello che era stato fino a quel momento mentre leggevo il volume principale.
La novella è leggera, frizzante e altamente coinvolgente. C'è mistero, c'è avventura, e si vede il profilo di quella che sarà la forma definitiva di una protagonista con i contra fiocchi.
Così, a lettura terminata, ho ripreso in mano "Le mura di Cartavel" con una nuova luce negli occhi.
Peccato che la fiamma si sia spenta in brevissimo tempo.
Vedete, come ogni epic fantasy di successo, anche "Gli eroi perduti" è scritto alternando i pov di personaggi sparsi per il mondo e questa è una costa che mi destabilizza e, a lungo andare, mi annoia. Mi è successo pure con "Game of Thrones", fate un po' voi.
Dove siete? Mi avete lasciata sola?
Mi avete seppellita qui, sotto ogni pietra che conoscevate,
perché gli uomini attraversassero il mondo senza disturbarmi,
come l’acqua che scorre sulla scala bianca.
Per quanto tempo ancora credete che resterò quaggiù?
Per quanto credete che dovrò sopportare la vostra mancanza?
Io sono nata perché il mondo sia tratto in salvo,
ma se voi non siete qui chi mi scaglierà nelle tenebre?
Tornate adesso, uno di voi che abbia il coraggio,
almeno uno venga fin quaggiù a prendermi,
non c’è più luce ma l’amore che ci lega vi mostrerà la strada.
Scendete da me, e fatemi brillare ancora.
Tornate, Eroi Perduti
I personaggi sono caratterizzati benissimo, le parti descrittive sono tante, ma non sono pesanti perché, paradossalmente, le parti più lente sono quelle in cui i personaggi riflettono su dei flashback. Ho adorato il worldbuilding dall'ambientazione al culto religioso, alle fazioni e le differenze fra i popoli.
Però non sono riuscita a legarmi a nessun personaggio, nemmeno alla protagonista, e questo perché c'è veramente tantissimo in questo libro.
Apparentemente, mentre si legge, sembra che succeda poco e nulla, ma a mente lucida - dopo la fine del libro - ci si accorge che, invece, la storia copre tutti e quattro i bracci del mare, e non è cosa da poco.
L'intreccio è complesso, ma rientra perfettamente nel genere avventura e sì, come serie tv sarebbe davvero un'idea geniale.
La protagonista, Ronac, non è la solita eroina con tutte le risposte e tutte le carte vincenti, no, lei deve sudarsela anche la più piccola delle vittorie.
Ho apprezzato tantissimo il modo in cui viene inserito un linguaggio proprio dei luoghi, non tanto una lingua diversa, quasi più un dialetto. E, da lodare, è la scelta di inserire orientamenti sessuali non convenzionali, come se non vivessimo in un mondo in cui due donne o due uomini che si amano vengono indicati come diversi.
Non fraintendete, ora tutti andrete a pensare "Oddio no, è un mm/ff". No, non è così. Come in ogni libro del ventunesimo secolo ci sono personaggi con orientamenti diversi, ma la cosa che lodo è la naturalezza con cui viene trattato l'argomento.
«Pensa al passo che stai facendo, non a quello prima, non a quello dopo, e non cadrai mai.»
Alla fine della fiera, direi che se il libro fosse stato scritto tutto dal pov di Ronac, la protagonista, ne avrebbe giovato molto di più perché sono le sue scene quelle che tengono viva l'attenzione. Sarà che lei è il cuore del libro?
In compenso, sono molto curiosa di leggere il seguito perché la fine di questo volume mi ha lasciata proprio a bocca aperta.
P.S. Se avete intenzione di leggere il libro, la novella leggetela DOPO perché per quanto mi riguarda è stata un gigantesco spoiler ambulante xD
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Che ve ne pare lettori?
Sapete che con le recensioni a tre stelle io faccio fatica,
questo libro merita, ma diciamo che bisogna essere avvezzi al genere.
Che ve ne pare lettori?
Sapete che con le recensioni a tre stelle io faccio fatica,
questo libro merita, ma diciamo che bisogna essere avvezzi al genere.
3 Commenti
Ehm, no. Potrebbe essere interessante, ma nemmeno io sono mai riuscita ad andare oltre a qualche capitolo del primo libro de Il trono di spade, mi spiace tanto perchè sembra una storia promettente, soprattutto per la storia f/f che si vede poco in giro... però non fa per me!
RispondiEliminammmm allora...non so se lo leggerò: da una parte i pov alternati non mi disturbano (infatti amo ASOIAF e ancora sono qua dopo anni che aspetto il sesto volume) dall'altro canto c'è qualcosa che continua a non convincermi! UFF sono molto indecisa...rimanderò a dopo il RARE(manca quasi un mese ci pensi??!!) la decisione!
RispondiEliminaQuesta serie mi interessa, c'è l'ho in lista. L'unica cosa che mi spaventa è la lunghezza della serie, vedremo i tempi d'uscita. Ciao!
RispondiEliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!