Recensione | Heartstopper, di Alice Oseman


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Ieri al lavoro è stata una giornata difficile, c'è un sacco di fretta per l'acquisto dei DPI, per ottenere una certificazione qualità e mille altre cose che, ovviamente, vengono tutte fuori in una volta. Che odio.
Comunque, parliamo di libri e più precisamente di graphic novel perché oggi vi porto la recensione di "Heartstopper", di Alice Oseman, edito da Mondadori nella collana Oscar Vault che ringrazio per la copia digitale omaggio.

Recensione | Heartstopper, di Alice Oseman

TRAMA:
HEARTSTOPPER
VOLUME 1
Alice Oseman

⭐⭐⭐⭐

Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 17.00€ | Ebook 10.99€
Pagine: 289
Data uscita: 12 Maggio 2020
Genere: M/M, Graphic Novel
Charlie e Nick frequentano la stessa scuola ma non si sono mai conosciuti. Fino a un giorno in cui si trovano casualmente seduti l'uno accanto all'altro. Diventano subito amici. Anzi di più. Charlie si innamora perdutamente di Nick anche se pensa di non avere alcuna possibilità. Ma l'amore è sempre sorprendente e anche Nick si scopre attratto da Charlie. Molto di più di quanto i due ragazzi potessero immaginare. Le piccole cose che Nick e Charlie vivono compongono qualcosa di grande, che parla a tutti noi di amore, amicizia, lealtà così come dei momenti difficili della vita.

SERIE: HEARTSTOPPER
[IN CORSO IN ITALIA]

1. Heartstopper Volume 1
2. Heartstopper Volume 2 (inedito in Italia)
3. Heartstopper Volume 3 (inedito in Italia)
4. Heartstopper Volume 4 (inedito in Italia)
5. Heartstopper Volume 5 (inedito in Italia)


Recensione | Heartstopper, di Alice Oseman


Parlare di graphic novel non è poi molto diverso dal parlare di romanzi, ma ciò che cambia davvero è la percezione che leggendo si ha delle emozioni.
Conosco molte persone che non amano fumetti, manga e - appunto - graphic novel perché non riescono a percepire i sentimenti dei personaggi, ma per quanto mi riguarda questa linea di pensiero non vale, anzi, tutt'altro. Trovo che le immagini siano molto più evocative di una descrizione e "Heartstopper" di Alice Oseman lo è al cento per cento.

Non si può capire se una persona è gay dall’aspetto.
Senza considerare che non ci sono solo gay ed etero.
Comunque, è da maleducati speculare sulla sessualità altrui.

Ammetto di non essere una fan dello stile di disegno scelto, decisamente ho preferito quello degli schizzi iniziali che si possono vedere a fine volume, ma devo dire che è un tratto che funziona per il tipo di storia che vuole raccontare. Si tratta di un insieme di linee morbide, quasi sinuose. I dialoghi sono affidati a pochi balloon che funzionano alla perfezione perché se avessimo un narratore a raccontarci pensieri e descrizioni sicuramente il racconto avrebbe perso di intensità.
Ho adorato l'espediente delle foglie che vengono trasportate dal vento per segnare il tempo che passa.

L'espressività dei personaggi è impossibile per me da descrivervi a parole perché è come guardare un film: osservare il personaggio muoversi sulla pagina, vedere sul suo viso le emozioni è un'esperienza completamente diversa dal raccontarlo.

«Um... allora... non ti piace nessuno, al momento?»
«Be’... non ho detto QUESTO...»

Per quanto riguarda la storia, beh, è una di quelle storie che per me andrebbe proposta a scuola. Il tema dell'omosessualità è centrale ed è corredato da tutto ciò che normalmente porta con sé con tutto che non dovrebbe essere normale. Tipo il bullismo. Tipo il coming out. Tipo la confusione nella scoperta della propria sessualità.
Alice Oseman racconta della scoperta di se stessi e degli altri con una dolcezza e una delicatezza infinite. Scrive di un amore romantico senza essere sdolcinato e che, per ovvie ragioni, non è tutto rose e fiori. Lo fa con cognizione di causa, tenendo conto dei sentimenti di chi legge e penso che tra i lettori più giovani ce ne saranno molti che ne potrebbero trarre il coraggio e il conforto che gli serve.

Ovviamente io non vedo l'ora di avere il secondo volume tra le mani per sapere come evolverà la storia visto quel cliffhanger assurdo con cui si chiude questo primo volume.

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Che ne dite, Inkers?




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4 Commenti

  1. Condivido tutto - specialmente il fatto che questa storia non ha bisogno di essere infarcita di dialoghi perché le espressioni sui loro volti disegnati dalla Oseman dicono già tutto.

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    1. Che poi è la ragione per cui leggevo così tanti manga e, anche se meno, li leggo ancora. Vedere dà sensazioni diverse dal leggere.

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  2. io dico sempre che voglio leggere più libri a tema lgbt e poi non lo faccio mai, però ammetto che nonostante la gente parli benissimo di questo libro non riesco a interessarmene >.<

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    1. Questa storia è molto young, del tipo che andrebbe bene a scuola per spiegare l'omosessualità e evitare l'omofobia.

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