Buon giorno e buon martedì lettori. Siete a casa in vacanza oggi? Come passerete questa giornata di festa?
Io ho avuto un risveglio difficile, dopo aver fatto le ore piccole per finire il libro della Phillips questa mattina i miei non avevano niente di meglio da fare che battibeccare davanti alla porta della mia camera. Quando finalmente hanno smesso papà si è messo a parlare al telefono (e poi dice che è mamma quella che urla al telefono). I miei vicini e le loro tapparelle elettriche. Quelli di sopra che sbattevano i piedi e in conclusione quelli di sotto che litigavano. Ci credete che mi sto addormentando davanti alla tastiera?
Oggi comunque, sveglia o dormiente, vi porto la recensione di "È solo una storia d'amore" di Anna Premoli che uscirà il 3 Novembre per Newton Compton che ringrazio infinitamente per la copia omaggio.
È SOLO UNA STORIA D'AMORE
Anna Premoli
Editore: Newton Compton
Prezzo: Rigido 9,90€ Ebook 4,99€
Pagine: 320
Serie: Autoconclusivo
Trama: Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no?
Io sono una di quelle persone che con i libri degli autori italiani è sempre scettica, ancora di più se sono autori super acclamati perché finisco sempre col rimanerne delusa.
Con la Premoli ammetto che i pregiudizi erano parecchi, soprattutto perché l'adorazione per i suoi romanzi arrivava alle mie orecchie da un sacco di amiche con i cui giudizi per la maggior parte del tempo sono in disaccordo. Ma ehi, c'è una prima volta per tutto e la Newton mi ha dato l'occasione di ricredermi proprio con l'ultimo libro di questa talentuosa autrice italiana.
Io ho avuto un risveglio difficile, dopo aver fatto le ore piccole per finire il libro della Phillips questa mattina i miei non avevano niente di meglio da fare che battibeccare davanti alla porta della mia camera. Quando finalmente hanno smesso papà si è messo a parlare al telefono (e poi dice che è mamma quella che urla al telefono). I miei vicini e le loro tapparelle elettriche. Quelli di sopra che sbattevano i piedi e in conclusione quelli di sotto che litigavano. Ci credete che mi sto addormentando davanti alla tastiera?
Oggi comunque, sveglia o dormiente, vi porto la recensione di "È solo una storia d'amore" di Anna Premoli che uscirà il 3 Novembre per Newton Compton che ringrazio infinitamente per la copia omaggio.
È SOLO UNA STORIA D'AMORE
Anna Premoli
Editore: Newton Compton
Prezzo: Rigido 9,90€ Ebook 4,99€
Pagine: 320
Serie: Autoconclusivo
Trama: Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no?
Recensione
Io sono una di quelle persone che con i libri degli autori italiani è sempre scettica, ancora di più se sono autori super acclamati perché finisco sempre col rimanerne delusa.
Con la Premoli ammetto che i pregiudizi erano parecchi, soprattutto perché l'adorazione per i suoi romanzi arrivava alle mie orecchie da un sacco di amiche con i cui giudizi per la maggior parte del tempo sono in disaccordo. Ma ehi, c'è una prima volta per tutto e la Newton mi ha dato l'occasione di ricredermi proprio con l'ultimo libro di questa talentuosa autrice italiana.
Sì, avete capito bene: mi sono ricreduta! Beh, d'altro canto penso sia normale cambiare opinione quando si ha a che fare con personaggi che ti catturano fin dalla prima riga.
Ebbene sì, Aiden mi ha conquistata subito. Il suo cinismo è esilarante. Ma anche Laurel non scherza, perché lei è proprio la rappresentazione su carta dello stereotipo a cui noi lettrici di rosa siamo continuamente sottoposte. Lei scrive storie d'amore perché ci spera, spera nel profondo che un uomo come quelli di cui scrive esista per ognuna di noi.
Non vi sembrano un'accoppiata vincente?
La caratterizzazione è molto dettagliata per i due protagonisti e anche per Norman, il loro agente, invece resta piuttosto vaga per gli altri che restano perlopiù sullo sfondo a fare da contorno.
Ho trovato un po' carente l'ambientazione: mentre coi personaggi abbiamo milioni di sfumature tra dialoghi, pensieri e azioni, l'ambiente newyorkese resta un'incognita. Ci viene brevemente descritto l'appartamento di Laurel e la stanza a Savannah, ma tutto il resto è lasciato completamente (e forse troppo) all'immaginazione del lettore. Non so a voi, ma a me piace molto fare un tour visivo dei luoghi in cui le storie sono ambientate; non tanto le città, ma quanto proprio ciò che li rende loro, l'appartamento per esempio.
Sapete, quando parlo con mia cugina di questi libri, lei critica sempre la prevedibilità delle situazioni, i cliché triti e ritriti, e se a me la cosa non pesa capisco però perché per altri invece sia un problema. Ed ecco che entra in gioco questo libro. In queste trecentoventi pagine la Premoli mette nero su bianco i come e i perché queste storie finiscano per assomigliarsi tutte pur essendo in realtà diverse tra loro.
Lo stile della Premoli è scorrevole e pulito, accompagna il lettore dalla prima all'ultima riga, perfino i ringraziamenti meritano di essere letti. Mentre leggevo mi sono sentita letteralmente cullata.
Peccato per l'editing. Non so se è un caso, ma noto sempre più spesso che con gli autori italiani c'è uno scarso controllo della versione definitiva: come se il fatto che questi autori siano italiani li rendesse automaticamente immuni dal commettere errori. Nel caso specifico della Premoli ho notato, com'era già stato per la Kant, un uso della dialettistica regionale che in bocca ad un personaggio americano proprio non si può sentire. Tralasciando questo dettaglio troviamo comunque durante la lettura diversi errori di battitura e refusi. Insomma, se li ho notati io figurarsi un professionista.
Ebbene sì, Aiden mi ha conquistata subito. Il suo cinismo è esilarante. Ma anche Laurel non scherza, perché lei è proprio la rappresentazione su carta dello stereotipo a cui noi lettrici di rosa siamo continuamente sottoposte. Lei scrive storie d'amore perché ci spera, spera nel profondo che un uomo come quelli di cui scrive esista per ognuna di noi.
Non vi sembrano un'accoppiata vincente?
La caratterizzazione è molto dettagliata per i due protagonisti e anche per Norman, il loro agente, invece resta piuttosto vaga per gli altri che restano perlopiù sullo sfondo a fare da contorno.
Ho trovato un po' carente l'ambientazione: mentre coi personaggi abbiamo milioni di sfumature tra dialoghi, pensieri e azioni, l'ambiente newyorkese resta un'incognita. Ci viene brevemente descritto l'appartamento di Laurel e la stanza a Savannah, ma tutto il resto è lasciato completamente (e forse troppo) all'immaginazione del lettore. Non so a voi, ma a me piace molto fare un tour visivo dei luoghi in cui le storie sono ambientate; non tanto le città, ma quanto proprio ciò che li rende loro, l'appartamento per esempio.
Sapete, quando parlo con mia cugina di questi libri, lei critica sempre la prevedibilità delle situazioni, i cliché triti e ritriti, e se a me la cosa non pesa capisco però perché per altri invece sia un problema. Ed ecco che entra in gioco questo libro. In queste trecentoventi pagine la Premoli mette nero su bianco i come e i perché queste storie finiscano per assomigliarsi tutte pur essendo in realtà diverse tra loro.
Potrà sembrare banale e già visto, eppure ogni volta che due persone si innamorano davvero, e scelgono con cognizione di causa di stare insieme, avviene un piccolo miracolo: la quotidianità cambia e nulla pare più essere lo stesso. Nemmeno il modo in cui concepivi te stesso.
Lo stile della Premoli è scorrevole e pulito, accompagna il lettore dalla prima all'ultima riga, perfino i ringraziamenti meritano di essere letti. Mentre leggevo mi sono sentita letteralmente cullata.
Peccato per l'editing. Non so se è un caso, ma noto sempre più spesso che con gli autori italiani c'è uno scarso controllo della versione definitiva: come se il fatto che questi autori siano italiani li rendesse automaticamente immuni dal commettere errori. Nel caso specifico della Premoli ho notato, com'era già stato per la Kant, un uso della dialettistica regionale che in bocca ad un personaggio americano proprio non si può sentire. Tralasciando questo dettaglio troviamo comunque durante la lettura diversi errori di battitura e refusi. Insomma, se li ho notati io figurarsi un professionista.
«Lo sai che mi accuseranno di raccontare sciocchezze e che nessuna mia lettrice crederà mai all’esistenza di una persona come te?», lo accuso colpita. «Diranno che creo aspettative irrealistiche nelle donne!».
«E tu di’ loro di aspettare. Prima o poi quello giusto arriva sempre…»
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Ma se vi dicessi che proprio mentre scrivevo l'introduzione di questa recensione dicevo a Ely che non avevo la più pallida idea di cosa scrivere? Vi giuro, anche adesso se mi chiedeste cosa ne penso del libro vi risponderei che è bello e che mi è piaciuto. Fine, caput.
Poi, passato il box info, ecco che un mare di parole si sono riversate sulla pagina. Almeno ora posso suggerire di venire a leggere la recensione xD
Che ne pensate? Lo leggerete?
Io ho intenzione di recuperare altri libri di quest'autrice!
Vi ricordo che ieri ho dato il via al blogtour di questo fantastico libro (qua la prima tappa) e che oggi potrete trovare la prima parte della seconda tappa su Hook a Book e la seconda parte - in arrivo oggi pomeriggio - su Libri e Librai.
Ma se vi dicessi che proprio mentre scrivevo l'introduzione di questa recensione dicevo a Ely che non avevo la più pallida idea di cosa scrivere? Vi giuro, anche adesso se mi chiedeste cosa ne penso del libro vi risponderei che è bello e che mi è piaciuto. Fine, caput.
Poi, passato il box info, ecco che un mare di parole si sono riversate sulla pagina. Almeno ora posso suggerire di venire a leggere la recensione xD
Che ne pensate? Lo leggerete?
Io ho intenzione di recuperare altri libri di quest'autrice!
Vi ricordo che ieri ho dato il via al blogtour di questo fantastico libro (qua la prima tappa) e che oggi potrete trovare la prima parte della seconda tappa su Hook a Book e la seconda parte - in arrivo oggi pomeriggio - su Libri e Librai.
20 Commenti
Inkkkk che bello, vedi che l'ispirazione è arrivata?! Sono felicissima di leggere che il tuo giudizio definitivo è molto simile al mio! Sulla scena newyorkese poi sono super d'accordissimo ma del resto lo sai ;) Anche io penso che leggerò altro di questa autrice, una bella sorpresa made in italy come questa è sempre piacevole poi se lo si legge con un'amica come nel nostro caso è stupendo ! ❤️
RispondiEliminaLeggere in compagnia è la cosa migliore!
EliminaEro un po indecisa su questo romanzo lo ammetto ma la tua recensione enrusiasta mi ha fatto cambiare idea! Lo terrò in conto sperando di riuscire a leggerlo in futuro e in più ti consiglio di recuperare i primi due libri suoi pubblicati, non te ne pentirai assolutamente :D
RispondiEliminaLo farò sicuramente, ormai ho preso il via!
EliminaSono felice che ti sia piaciuto :3 Ammetto che mi sono trovata davanti una storia diversa rispetto a quello che pensavo, e ne sono davvero felice. Per quanto riguarda l'editing e gli errori di battitura, l'ho notato anche io, ma oltre questo sono rimasta soddisfatta :)
RispondiEliminaPerò mi dispiace per l'editing, cioè fa perdere punti per niente.
EliminaLa Premoli è una delle poche autrici italiane che amo leggere, mi fa sempre sorridere! Però su questa storia ho dei dubbi perchè la trama non mi convince del tutto...
RispondiEliminaIo come al solito leggo il libro senza leggere la trama xD La storia è semplice, non so i suoi altri libri, ma qui non ci sono ostacoli insormontabili o che, è il messaggio che vale la pena!
EliminaJess ma io solo la persona più esperta di questo mondo quando si parla della Premoli, ti dico io cosa devi assolutamente leggere ahahaha
RispondiEliminaAllora aspetto i tuoi consigli!
EliminaCiao Ink** Io adoro la Premoli!!! Anche se con gli ultimi libri mi è un po' calata.... Comunque leggerò sicuramente anche questo^^
RispondiEliminaEh io non posso fare paragoni, è stata la mia iniziazione!
EliminaCiao, ho concluso questo libro un paio di giorni fa e l'ho adorato ❤ sono felice di sapere che sia piaciuto anche a te! Credo tu abbia ragione sull'editing, ci sono un po' di errori di battitura e per questo mi dispiace molto... La Newton è una delle mie case editrici preferite, ma sull'editing purtroppo lascia un po' a desiderare...
RispondiEliminaMa che poi da il peggio con gli autori italiani, ed è una cosa che mi fa imbestialire perché già io li snobbo, se poi loro non li curano...
EliminaCiao Jess, io, nonostante oggi sia una giornata appunto di festa, ieri mi sono tirata un dente e adesso non è che sia proprio un idillio... alla faccia della festa, insomma. XD
RispondiEliminaComunque leggerò anche io presto questo romanzo e mi sono soffermata su alcune cose che hai detto. Nel senso che anche io come te sono sempre molto scettica sulle autrici italiane (soprattutto quelle pubblicate dalla Newton, eh, pazienza, io lo dico) e infatti le mie valutazioni in merito non sono mai altissime, tranne per Sylvia Kant. Inoltre una cosina mi fa storcere il naso: l'editing. Il fatto che tu abbia rilevato che non sia fatto proprio bene non depone a suo favore. Infine, nonostante la Premoli sia oltremodo apprezzata, questo sarò il primo romanzo che leggerò.
Un abbraccio!
Diamo il via ad un'iniziazione di massa con questo libro della Premoli! Guarda, nemmeno io ho mai fatto un mistero delle mie critiche alla Newton, spero sempre che recepiscano il messaggio.
EliminaFelice che sia piaciuto anche a te !
RispondiEliminaChissà a chi non è piaciuto!
Eliminaa me questo libro è piaciuto tantissimo soprattutto per la questione di chi critica sempre scrittori e lettori di romance. Il suo stile poi mi piace sempre
RispondiEliminaQuesto ci insegnerà a non vergognarci di leggere rosa!
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!