✩ Twin Reviews ✩
Buongiorno Inkers! Come state? Io non vedo l'ora che sia mercoledì prossimo perché il lavoro mi sta mandando a male. Il mio capo non capisce che io stacco alle 13.30 e lui non può continuare a chiamarmi tutto il pomeriggio per fare lavori. 'Sto convegno mi sta già sulle *censura*
Ma bando alle ciance perché oggi torna l'appuntamento con la mia carissima Ely da Il Regno dei Libri e la nostra Twin Reviews!
Ink: Bentornata Ely, sono felicissima di riaverti qui su The Ink Spell!
Ely: Grazie Ink, sono felicissima di essere qui ♥ Mi è mancata la nostra Twin Reviews e mi sono mancate le nostre letture, ADORO leggere insieme a te,lo sai!
Ink: A quanto pare oggi tocca a me dare il via alla nostra Twin Reviews. Ah quanto mi è mancata questa rubrica!
Ma veniamo a noi! Oggi parliamo di "Caraval" di Stephanie Garber che è stato una scoperta davvero molto molto gradita. Certo, non è stato tutto rose e fiori, vero Ely? Ma in fondo quale libro è perfetto?
So che molti hanno paragonato questo libro a "Il circo della notte" di Erin Morgenstern che personalmente non ho letto, quindi non so dirvi se ci assomigli o meno, quello che posso sicuramente affermare è che l'idea del Circo è un'illusione, un abbaglio, un inganno - forse. Certamente, però, è parte di quella Magia che caratterizza l'isola di Mastro Legend.
Ely: Eh si Ink, eccoci fra le pagine di Caraval finalmente! È vero, hai ragione, in molti hanno paragonato Caraval al libro della Morgenstern ma, avendo letto anni fa Il circo della notte, posso dire che il paragone non mi trova d'accordo. Il circo della notte lo ricordo come un romanzo più adatto ad un pubblico più giovane rispetto a quello di Caraval che, invece, ha atmosfere un po' meno teen. Caraval è più sinuoso, è un gioco degli specchi che stupisce e che, a volte, rischia di prendere alla gola. Quindi, si, una pregnante aurea di magia permea entrambi i libri ma Caraval a mio avviso è molto più intrigante e molto meglio strutturato, più complesso se vogliamo, rispetto al libro della Morgenstern. Come hai detto tu però neanche il libro della Garber è perfetto. So che adesso tu dissentirai su ciò che sto per dire ma devo assolutamente dirlo. Sarà una delle prime volte che non saremo d'accordo, ma devo ammettere che una cosa mi ha infastidita sin da subito appena iniziata la lettura. Cosa? Beh, il fatto che nell'edizione italiana sia stato tradotto il nome della protagonista. L'originario Scarlett è diventato l'italiano Rossella ed io non ci ho visto più. Seriamente. È una cosa che detesto quando vengono tradotti i nomi, non posso farci niente, mi parte l'embolo. Perché? Dico io ma perchè?! Soprattutto se consideriamo il soprannome che le hanno affibbiato i traduttori italiani ovvero Sella. No comment.
Ink: Eh già, su questo non siamo d'accordo. Come te penso che i nomi vadano lasciati come sono in originale, ma - come dico sempre - la traduzione non è una scienza esatta e certe scelte spesso (come in questo caso, per quanto mi riguarda) sono utili. Anche nella prima edizione di Harry Potter era successo e, al di là dell'essere attaccati a quei nomi, è vero che in italiano suonavano meglio.
Per quanto riguarda la nostra protagonista Scarlett/Rossella per me la scelta di cambiare è stata giusta. In italiano, leggendo ad alta voce, "Scarlett" scorre male, non ha un bel suono. Poi non ho letto l'edizione in lingua, ma certi giochi di suoni (Rossella/Donatella e Rossella/Rossana) probabilmente in inglese sono resi con significati diversi nelle parole stesse e non sarebbe stato possibile replicarli in italiano.
Ma, a parte questo, una volta preso il ritmo con Rossella e Donatella i nomi passano completamente in secondo piano perché quello che colpisce sono i personaggi stessi, così ben caratterizzati che davvero è un peccato che tutta la prima parte sia così piatta, vero Ely?
Ely: Concordo, la prima parte di Caraval è piatta e meno coinvolgente rispetto a quello che immaginavo potesse essere, nettamente diversa dalla seconda parte che invece si è rivelata esattamente come mi aspettavo: una densa, affascinante ed intensa illusione. In ogni caso, ho apprezzato molto le descrizioni minuziose che non mi hanno annoiata per nulla, anzi hanno fatto si che mi sentissi pienamente nella storia. Bellissime ed affascinanti le descrizioni degli abiti (se non me li disegni tu ci resterò molto male, solo perché tu lo sappia eh), non so cosa darei per indossarne almeno uno! Per quanto ai personaggi, una volta passata sopra al terribile diminutivo di Rossella detta Sella, beh, non c'è dubbio che ciò che resti siano dei protagonisti davvero ben descritti, corposi e pieni di sfaccettature. Ed adesso mi sa che ritorniamo ad essere molto twin, vero Ink? Infatti c'è un dettaglio, una caratteristica di Rossella, che ci ha davvero colpite entrambe.
Ink: Ah sì, assolutamente! Ho adorato la sinestesia che la caratterizza!
Per chi non lo sapesse, "con il termine "sinestesia" si fa riferimento a quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi" (fonte Wikipedia). In parole povere la nostra Rossella vede dei colori ogni volta che prova un'emozione o ne vede una manifestarsi su di un'altra persona.
L'ho trovata una cosa geniale che ha dato a Rossella un tocco in più rispetto alle solite protagoniste.
E parlando di protagonisti... Julian, Julian, Julian. Mi ha fatto girare la testa come una trottola.
Ely: Julian è davvero un protagonista maschile misterioso ed accattivante, di quelli che ti prendono subito perché, ammettiamolo, il mistero paga sempre. Non c'è solo mistero dietro però, c'è anche sentimento. Julian è forse il personaggio che ho amato di più. Chi invece non ho tollerato per quasi tutta la lettura di Caraval è stata Tella, sorella di Rossella e perno sul quale ruota la trama del romanzo. Volete sapere se si è riscattata? Beh, si, direi assolutamente di si. Quella che mi era parsa un personaggio senza spina dorsale ed una ragazzina superficiale si è rivelata davvero una degna co-protagonista nascosta. A parte i personaggi che sono tutti bellissimi e perfettamente vividi, ciò che ho davvero adorato è il worldbuilding, uno spettacolo nello spettacolo. Soprattutto nella seconda parte del romanzo non sembrava anche a te di essere lì presente sull'isola di Mastro Legend? Io direi che ho iniziato a sentire Caraval a partire da una famosa certa pagina, che dici? Quello penso sia stato un po' il big bang per entrambe, o sbaglio?
Ink: Dici bene Ely! Per quanto il libro sia ben scritto - perché, screenshot a testimoniarlo, non riuscivamo a smettere di leggere - tutta la prima parte l'ho percepita molto fredda. Vedevo la magia attraverso gli occhi di Rossella, ma fino a quella fantomatica pagina non sono riuscita a percepirla come mia. A vederla con la meraviglia che mi aspettavo.
Poi però arriva quella pagina e puff! Tutto prende colore, prende forma, diventa consistente tanto da poterlo toccare.
Mi è piaciuta molto l'ambientazione del Caraval stesso: si pensa che sia un circo, invece è un gigantesco teatro di cui si può essere sia attori sia spettatori. È diverso in un modo molto speciale, non credi?
Ely: Decisamente si, Caraval non possiamo assolutamente considerarlo come un circo e basta, è uno spettacolo davvero complesso. Si respira magia pura. Non so se avrei avuto il coraggio di giocarlo attivamente ma di assistervi si, eccome se lo vorrei! Al di là di tutto, Caraval credo proprio sia un libro assolutamente da leggere, l'edizione è curatissima in ogni dettaglio (la CE non si è risparmiata proprio) e fa di questo libro una gioia per gli occhi di chi, come noi, ama i libri ben rifiniti.
Che ne dici Ink, pensi che abbiamo detto tutto? Io continuerei a chiacchierare con te all'infinito ma non vorrei ci lasciassimo andare a spoiler!
Ink: Assolutamente niente spoiler per i nostri lettori, l'unica cosa che mi sento ancora di dire è che non vedo l'ora di avere in mano Legendary e spero che la Rizzoli non ce lo neghi!
Grazie mille per essere passata da qui Ely, come sempre leggere e commentare i libri con te è una delle cose che preferisco ♥
Ely: Grazie a te per avermi ospitata Ink, come sai è un grande piacere per me leggere insieme a te. Inoltre ci tengo a ringraziarti perché non ti sei mai lamentata del fatto che le mie letture sono spesso "a singhiozzo" visto che devono andare di pari passo ai pisolini di Alessia! Sei un tesoro ♥
Ma bando alle ciance perché oggi torna l'appuntamento con la mia carissima Ely da Il Regno dei Libri e la nostra Twin Reviews!
Ink: Bentornata Ely, sono felicissima di riaverti qui su The Ink Spell!
Ely: Grazie Ink, sono felicissima di essere qui ♥ Mi è mancata la nostra Twin Reviews e mi sono mancate le nostre letture, ADORO leggere insieme a te,lo sai!
TRAMA: |
Editore: Rizzoli Prezzo: Cartaceo 18,80€ | Ebook 8,99€ Pagine: 429 Data uscita: 2 Novembre 2017 Genere: Fantasy | ||||||
Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino... Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre...
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Ciò che succede oltre questo cancello potrebbe essere spaventoso o eccitante, ma non lasciatevi trarre in inganno. Proveremo a convincervi che sia vero, quando in realtà è tutta una messa in scena. Un mondo fatto di finzione. Noi cercheremo di coinvolgervi, e voi state attenti a non farvi coinvolgere troppo. I sogni che diventano realtà possono essere bellissimi, ma anche trasformarsi in incubi quando le persone non vogliono svegliarsi.
Ink: A quanto pare oggi tocca a me dare il via alla nostra Twin Reviews. Ah quanto mi è mancata questa rubrica!
Ma veniamo a noi! Oggi parliamo di "Caraval" di Stephanie Garber che è stato una scoperta davvero molto molto gradita. Certo, non è stato tutto rose e fiori, vero Ely? Ma in fondo quale libro è perfetto?
So che molti hanno paragonato questo libro a "Il circo della notte" di Erin Morgenstern che personalmente non ho letto, quindi non so dirvi se ci assomigli o meno, quello che posso sicuramente affermare è che l'idea del Circo è un'illusione, un abbaglio, un inganno - forse. Certamente, però, è parte di quella Magia che caratterizza l'isola di Mastro Legend.
Ely: Eh si Ink, eccoci fra le pagine di Caraval finalmente! È vero, hai ragione, in molti hanno paragonato Caraval al libro della Morgenstern ma, avendo letto anni fa Il circo della notte, posso dire che il paragone non mi trova d'accordo. Il circo della notte lo ricordo come un romanzo più adatto ad un pubblico più giovane rispetto a quello di Caraval che, invece, ha atmosfere un po' meno teen. Caraval è più sinuoso, è un gioco degli specchi che stupisce e che, a volte, rischia di prendere alla gola. Quindi, si, una pregnante aurea di magia permea entrambi i libri ma Caraval a mio avviso è molto più intrigante e molto meglio strutturato, più complesso se vogliamo, rispetto al libro della Morgenstern. Come hai detto tu però neanche il libro della Garber è perfetto. So che adesso tu dissentirai su ciò che sto per dire ma devo assolutamente dirlo. Sarà una delle prime volte che non saremo d'accordo, ma devo ammettere che una cosa mi ha infastidita sin da subito appena iniziata la lettura. Cosa? Beh, il fatto che nell'edizione italiana sia stato tradotto il nome della protagonista. L'originario Scarlett è diventato l'italiano Rossella ed io non ci ho visto più. Seriamente. È una cosa che detesto quando vengono tradotti i nomi, non posso farci niente, mi parte l'embolo. Perché? Dico io ma perchè?! Soprattutto se consideriamo il soprannome che le hanno affibbiato i traduttori italiani ovvero Sella. No comment.
Non è il destino, è semplicemente il futuro che osserva quello che desideriamo di più. Ognuno ha il potere di cambiare il proprio destino se ha abbastanza coraggio da lottare per quello che desidera più di ogni altra cosa.
Ink: Eh già, su questo non siamo d'accordo. Come te penso che i nomi vadano lasciati come sono in originale, ma - come dico sempre - la traduzione non è una scienza esatta e certe scelte spesso (come in questo caso, per quanto mi riguarda) sono utili. Anche nella prima edizione di Harry Potter era successo e, al di là dell'essere attaccati a quei nomi, è vero che in italiano suonavano meglio.
Per quanto riguarda la nostra protagonista Scarlett/Rossella per me la scelta di cambiare è stata giusta. In italiano, leggendo ad alta voce, "Scarlett" scorre male, non ha un bel suono. Poi non ho letto l'edizione in lingua, ma certi giochi di suoni (Rossella/Donatella e Rossella/Rossana) probabilmente in inglese sono resi con significati diversi nelle parole stesse e non sarebbe stato possibile replicarli in italiano.
Ma, a parte questo, una volta preso il ritmo con Rossella e Donatella i nomi passano completamente in secondo piano perché quello che colpisce sono i personaggi stessi, così ben caratterizzati che davvero è un peccato che tutta la prima parte sia così piatta, vero Ely?
Ely: Concordo, la prima parte di Caraval è piatta e meno coinvolgente rispetto a quello che immaginavo potesse essere, nettamente diversa dalla seconda parte che invece si è rivelata esattamente come mi aspettavo: una densa, affascinante ed intensa illusione. In ogni caso, ho apprezzato molto le descrizioni minuziose che non mi hanno annoiata per nulla, anzi hanno fatto si che mi sentissi pienamente nella storia. Bellissime ed affascinanti le descrizioni degli abiti (se non me li disegni tu ci resterò molto male, solo perché tu lo sappia eh), non so cosa darei per indossarne almeno uno! Per quanto ai personaggi, una volta passata sopra al terribile diminutivo di Rossella detta Sella, beh, non c'è dubbio che ciò che resti siano dei protagonisti davvero ben descritti, corposi e pieni di sfaccettature. Ed adesso mi sa che ritorniamo ad essere molto twin, vero Ink? Infatti c'è un dettaglio, una caratteristica di Rossella, che ci ha davvero colpite entrambe.
Ink: Ah sì, assolutamente! Ho adorato la sinestesia che la caratterizza!
Per chi non lo sapesse, "con il termine "sinestesia" si fa riferimento a quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi" (fonte Wikipedia). In parole povere la nostra Rossella vede dei colori ogni volta che prova un'emozione o ne vede una manifestarsi su di un'altra persona.
L'ho trovata una cosa geniale che ha dato a Rossella un tocco in più rispetto alle solite protagoniste.
E parlando di protagonisti... Julian, Julian, Julian. Mi ha fatto girare la testa come una trottola.
Un sapore metallico, umido, vagamente dolce. Coraggio, paura e qualcos'altro che Rossella non seppe individuare. Capì che stava assaggiando il suo sangue. Non aveva mai ricevuto un dono del genere: di una strana bellezza, di un'intimità allarmante. E ne voleva ancora. Voleva lui.
Ely: Julian è davvero un protagonista maschile misterioso ed accattivante, di quelli che ti prendono subito perché, ammettiamolo, il mistero paga sempre. Non c'è solo mistero dietro però, c'è anche sentimento. Julian è forse il personaggio che ho amato di più. Chi invece non ho tollerato per quasi tutta la lettura di Caraval è stata Tella, sorella di Rossella e perno sul quale ruota la trama del romanzo. Volete sapere se si è riscattata? Beh, si, direi assolutamente di si. Quella che mi era parsa un personaggio senza spina dorsale ed una ragazzina superficiale si è rivelata davvero una degna co-protagonista nascosta. A parte i personaggi che sono tutti bellissimi e perfettamente vividi, ciò che ho davvero adorato è il worldbuilding, uno spettacolo nello spettacolo. Soprattutto nella seconda parte del romanzo non sembrava anche a te di essere lì presente sull'isola di Mastro Legend? Io direi che ho iniziato a sentire Caraval a partire da una famosa certa pagina, che dici? Quello penso sia stato un po' il big bang per entrambe, o sbaglio?
Ink: Dici bene Ely! Per quanto il libro sia ben scritto - perché, screenshot a testimoniarlo, non riuscivamo a smettere di leggere - tutta la prima parte l'ho percepita molto fredda. Vedevo la magia attraverso gli occhi di Rossella, ma fino a quella fantomatica pagina non sono riuscita a percepirla come mia. A vederla con la meraviglia che mi aspettavo.
Poi però arriva quella pagina e puff! Tutto prende colore, prende forma, diventa consistente tanto da poterlo toccare.
Mi è piaciuta molto l'ambientazione del Caraval stesso: si pensa che sia un circo, invece è un gigantesco teatro di cui si può essere sia attori sia spettatori. È diverso in un modo molto speciale, non credi?
Ely: Decisamente si, Caraval non possiamo assolutamente considerarlo come un circo e basta, è uno spettacolo davvero complesso. Si respira magia pura. Non so se avrei avuto il coraggio di giocarlo attivamente ma di assistervi si, eccome se lo vorrei! Al di là di tutto, Caraval credo proprio sia un libro assolutamente da leggere, l'edizione è curatissima in ogni dettaglio (la CE non si è risparmiata proprio) e fa di questo libro una gioia per gli occhi di chi, come noi, ama i libri ben rifiniti.
Che ne dici Ink, pensi che abbiamo detto tutto? Io continuerei a chiacchierare con te all'infinito ma non vorrei ci lasciassimo andare a spoiler!
Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. È molto più di un semplice gioco o di uno spettacolo. È quanto di più vicino alla magia esista a questo mondo.
Ink: Assolutamente niente spoiler per i nostri lettori, l'unica cosa che mi sento ancora di dire è che non vedo l'ora di avere in mano Legendary e spero che la Rizzoli non ce lo neghi!
Grazie mille per essere passata da qui Ely, come sempre leggere e commentare i libri con te è una delle cose che preferisco ♥
Ely: Grazie a te per avermi ospitata Ink, come sai è un grande piacere per me leggere insieme a te. Inoltre ci tengo a ringraziarti perché non ti sei mai lamentata del fatto che le mie letture sono spesso "a singhiozzo" visto che devono andare di pari passo ai pisolini di Alessia! Sei un tesoro ♥
18 Commenti
RispondiEliminaIl libro a me ispira poco ma adoro leggere di nuovo questa bella rubrica e poi sono troppo carini gli screen
A fine anno dobbiamo fare una raccolta xD
EliminaCiaooo! Bellissime le vostre twin reviews, soprattutto gli screen XD
RispondiEliminaMi hai già parlato di questo libro che mi incuriosisce si e no... per cui non mi resta altro che valutare di persona leggendolo appena potrò... (per cui ci sentiamo tra mesi temo AHAHAH)
Ma io so che l'hai comprato!
EliminaSe è come il circo della notte mi sotterro :(
RispondiEliminagli screen mi fanno morire!
Eh io non l'ho letto, ma Ely dice che non è come quello!
Eliminae niente, mi devo spicciare a leggere! Che carina questa rubrica
RispondiEliminaFammi sapere che ne pensi del libro!
EliminaTroppo divertenti gli screen!! Il libro non so se lo leggerò, i dubbi non si sono dissipati, vedrò intanto se la completano. Ely però non ricorda bene, il circo della notte non è esattamente un teen xD
RispondiEliminaCiao Sere, Caraval e' molto molto più sinuoso come libro. Il libro di Erin l'ho letto anni fa. Lo ricordo con piacere ma secondo me Caraval è molto meglio strutturato, considera anche che il mistero di Caraval si snoda su più libri, e' una malia che continua e che si infittisce, si intreccia più e più volte. In questo senso è più teen, la struttura è più semplice. Io consiglio Caraval con più decisione rispetto al libro di Erin che ho letto anni fa e che secondo me, ripeto, infervora i ragazzi che si approcciano al tema, ma che palati più raffinati non credo metterebbero in top ten.
EliminaHo commentato anche nel tuo blog, ho capito il punto di vista, anche se continuo a credere che il termine teen non sia esatto secondo me. Io lo lessi anni fa, non mi ha fatto impazzire quindi non posso infervorarmi xD E di certo non è nella mia top ten.
EliminaLa seconda parte merita davvero tanto, magari aspetta che lo abbiano in biblioteca o che esca la brossura così non ci spendi così tanti soldi.
EliminaLo sai che ADORO leggere con te, è un piacere a cui non rinuncerei per nulla al mondo ;) E ora pensiamo al prossimo libro? ;)
RispondiEliminaDobbiamo proprio decidere la prossima lettura!
EliminaIl convegno:ho letto il programma...sempre cose in piccolo vero? Purtroppo non posso partecipare perché a lavoro, anche se sembra interessante e poi bisogna sempre controllare i vicini di casa ;)
RispondiEliminaAdoro la vostra rubrica e su questo romanzo continuo ad aver dubbi, però proverò a leggerlo
Il convegno è passato finalmente xD
EliminaBene, io passerò alla storia come quella che pretende gli screenshots.
RispondiEliminaIn realtà mi va benissimo! xD
Comunque niente, vi adoro - sono morta dal ridere nel leggerli.
A noi piace metterli ed è bellissimo sapere che sono graditi u.u è bello avere dei fan u_u
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!