✩ In Her Shoes ✩
Buongiorno e buon giovedì Inkers, come state? Lo so, lo so, nel WWW di ieri vi ho detto che avrei pubblicato il recap di Luglio oggi, ma siccome ieri ho terminato la lettura che avevo in corso, non ho proprio saputo resistere dal parlarvene subito perché, come vedete dal titolo, torna la rubrica "In Her Shoes"!
Ebbene sì, con la recensione di oggi, in cui vi parlo de "Il Giardino delle Farfalle" di Dot Hutchison, edito da Newton Compton Editori, torno a parlarvi di libri letti su consiglio della cugi che, questa volta, ha fatto proprio centro!
TRAMA: |
Editore: Newton Compton Editori Prezzo: Cartaceo 9,90€ | Ebook 1,99€ Pagine: 336 Data uscita: 15 Giugno 2017 Genere: Thriller | ||||||
Vicino a una villa isolata c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e... una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere...
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Chi è che si lamentava del caldo? Io? Voi? Beh, lettori miei, preparate gli ombrelli - forse anche i gommoni - perché sta per arrivare un nubifragio che forse solo l'Arca di Noè potrà salvarci.
Perché? Beh, ma altrimenti come posso spiegare le cinque stelle che "Il giardino delle farfalle" di Dot Hutchison ha preso da me? Eh? Io non me lo spiego. Posso solo dire che la cugi ha fatto centro questa volta, al cento per cento.
Non sono abituata a parlare di thriller, come sapete non è il mio genere favorito da leggere - anche se macino film di questo tipo uno dietro l'altro - ma so che non vi parlerò della trama, della storia. No, non lo farò perché di per sé la trama editoriale dice molto, non troppo, però dire di più sarebbe un peccato perché davvero questo libro merita la scoperta parola dopo parola. Sappiate solo che è una storia inquietante, dalle sfumature horror, che vi farà mangiare le unghie.
«Io faccio rispettare la legge. Non è perfetta, ma è la legge, ed è quello che abbiamo. Senza giustizia, non abbiamo ordine né speranza».
Victor osserva la ragazza assimilare quelle parole, analizzarle.
«Mi piace la sua idea di giustizia», dice infine Inara. «Solo non sono certa che esista davvero»
I personaggi. Che dire, ho adorato la protagonista. Maya e il suo carattere distaccato, a tratti cinica, ma molto realista, mi hanno subito coinvolta, legata a lei in un certo senso.
Non posso dire di essermi immedesimata, perché non ho idea di come mi comporterei io in una situazione di quel tipo, ma in un certo senso è stato così. Mi piace pensare che al suo posto mi sarei comportata alla stessa maniera, che sarei stata forte e risoluta, senza cedere quasi mai alla paura. Non perché Maya sia speciale e non ha timore di niente, semplicemente perché prende coscienza che potrebbe andare peggio sapendo cosa succede a tutte le Farfalle ad un certo punto.
Anche i personaggi secondari, mi sono piaciuti molto, ognuno ha un ruolo molto preciso e, sebbene i nomi da ricordare siano tanti, ognuno di loro è speciale per qualcosa. Nessuno è mai marginale, c'è sempre un motivo per cui compare nella storia.
«Non fare una scelta è una scelta. La neutralità è un concetto, non un fatto. Nessuno può vivere la propria vita a quel modo»
Ed è qui che entra in gioco la psicologia dei personaggi, in particolare quella del villain, il Giardiniere. Forse è anche grazie alle ormai 11, 12?, stagioni di Criminal Minds che ho visto, ma ho apprezzato moltissimo come è stato tratteggiato questo personaggio. L'illusione di amore che prova verso le Farfalle, come non si renda minimamente conto che c'è qualcosa di sbagliato in quello che fa... è spettacolare. Mentre leggi ti rendi perfettamente conto che lui è il cattivo, ma è impossibile non provare empatia. È impossibile non vedere le cose anche attraverso i suoi occhi. Mai si accetta quello che fa, no, non temete, non c'è nessuno spirito che vi possa portare a percepire le cose come giuste, ma si riesce a comprendere ciò che spinge lui a comportarsi così.
«Il buon nome della mia famiglia, la nostra reputazione, la nostra compagnia… non posso essere io a distruggere tutto ciò».
Perché un nome significa più di una vita. Di tutte le nostre vite.
Ed ecco il primo punto a favore di questo libro: il ritmo che c'è ed è incalzante. Fin dall'inizio incolla e porta a volerne sapere sempre di più.
Ammetto di aver fatto un po' fatica all'inizio con il cambio di pov, perché quando è Maya ha raccontare il punto di vista è in prima persona al passato, quando però si torna a descrivere ciò che succede nella realtà il punto di vista passa alla terza persona presente e, ai primi cambi, il passaggio tra i tempi verbali mi ha un attimo disorientata, ma una volta capito come funzionava è stato una meraviglia.
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Siete sorpresi lettori?
Mai più di me, sicuramente.
Se la cugi mi trova altri libri come questo, di certo vedrete più thriller sulle pagine di The Ink Spell!
Siete sorpresi lettori?
Mai più di me, sicuramente.
Se la cugi mi trova altri libri come questo, di certo vedrete più thriller sulle pagine di The Ink Spell!
14 Commenti
Sono commossa!😢
RispondiEliminaCe l'abbiamo fatta! Un thriller a 5 stelle sul tuo blog!😂
Compito tuo trovarne altri!
EliminaOddio un thriller a 5 stelle? Niente, devo metterlo in lista anche perchè nel parlare di questo genere mi hai fatto venire voglia di leggerne uno!
RispondiEliminaMA tu questo devi leggerlo, sono sicura che ti piacerà!
EliminaMe lo hanno straconsigliato e ce l'ho in WL da un po', ma dopo la tua recensione entusiasta devo leggerlo assolutamente!!! :)
RispondiEliminaPasserò sicuramente a leggere la recensione se lo leggi!
EliminaÈ stato uno dei migliori libri letti nel 2017 e uno dei migliori thriller letti negli ultimi anni. L'unico mio problema con questo libro, oltre lentezza in alcuni punti, è stata una cosa successa alla fine del libro. Quella cosa proprio non mi è piaciuta.
RispondiEliminaOddio, ora sono curiosa di sapere a cosa ti riferisci!
EliminaEcco mi hai ricordato che ho in lista questo libro, me ne ero già scordata!
RispondiEliminat r o p p i l i b r i
Leggilo che voglio sapere cosa ne pensi!
EliminaQuesto romanzo l'ho visto più di una volta su amazon e la cover mi aveva fin da subito incuriosita, ma non gli avevo mai dato una possibilità. Recensione interessante, un 5 stelle per un thriller è un evento unico!
RispondiEliminaSono convinta che non ricapiterà mai più xD
EliminaCuriosissima di leggerlo ;)
RispondiEliminaFammi sapere cosa ne pensi se lo leggerai!
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!