Recensione: Figli di Sangue e Ossa di Tomi Adeyemi


 Recensione 


Buongiorno e buon giovedì Inkers, come state? Io non riesco ad uscire dal raffreddore. Non capisco come sia possibile ma sto bene circa fino alle dieci alla mattina, poi puff naso che cola, gola riarsa e pacchetti di fazzoletti come se non ci fosse un domani.
E sì che non posso nemmeno parlare di temperatura ballerina perché a parte il weekend non sto nemmeno uscendo di casa...
Comunque veniamo a noi, perché oggi vi porto la recensione di "Figli di Sangue e Ossa" di Tomi Adeyemi edito da Rizzoli che ringrazio per la copia ARC cartacea omaggio.



TRAMA:
FIGLI DI SANGUE E OSSA
LEGACY OF ORISHA #1
Tomi Adeyemi

⭐⭐⭐⭐½

Editore: Rizzoli
Prezzo: Cartaceo 18,00€ | Ebook 9,99€
Pagine: 506
Data uscita: 2 Ottobre 2018
Genere: Fantasy
Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.

SERIE: LEGACY OF ORISHA
1. Figli di Sangue e Ossa
2. Children of Virtue and Vengeance (inedito)
3. Untitled (inedito)


È arrivato "Figli di Sangue e Ossa".
Questo libro è una ventata di aria fresca.
In un mare di fantasy in cui il primo volume è lento e introduttivo, il libro della Adeyemi è frizzante e pieno di azione fin dal primo capitolo.
Il mondo - un incrocio di reale e fantastico - viene introdotto a pezzi, tramite ricordi e racconti che passano per le labbra di certi personaggi che ci introducono anche alla cultura, la religione, la magia di questo mondo.
Cultura che a tratti mi ha ricordato quella di Rebel e quella di The Midnight Sea, ma che in un lampo si identifica con un corpo e una volontà tutte sue. E che, soprattutto, si discosta completamente dalla nostra cultura urban occidentale che non fa che rifilarci, in ogni salsa, vampiri, mannari, streghe, fate, demoni, angeli, unicorni etc.

«Sai già come si fa a vincere» dice. «Devi solo imparare quando combattere.»

La storia è narrata a pov alternati dai tre protagonisti: Zelie, Amari e Inan.
Zelie è la protagonista indiscussa, lei è quella che volente o nolente si ritroverà sulle spalle il destino del mondo. Di lei mi è piaciuto molto il fatto che non sia coraggiosa a prescindere. Lei ha paura, un sacco, fa quello che fa quasi per dovere più che per vero coraggio. Ciò che la spinge ad agire è quasi sempre il voler proteggere la sua famiglia. Certo, il mondo ne gioverà, ma se lei completerà la quest la sua famiglia sarà salva.
Il secondo ruolo protagonista è di Amari. La principessa, quella che di solito è l'eroina. Immaginatela un po' come un incrocio tra Mulan e Jasmine. Lei ha sempre vissuto nel castello, mai libera di guardare oltre le mura, però sa combattere. Almeno fisicamente. Devo dire che Amari non mi è piaciuta molto come personaggio, è un po' scontata e un po' piagnona, però ha comunque il suo perché.
Infine c'è Inan. Tra lui e Zelie la ship mi è partita proprio come un colpo di fulmine. Lui è forse il mio personaggio preferito. Capisco perché a molti non sia piaciuto, ma io invece non ho potuto fare a meno di entrare in empatia con lui. Il modo in cui viene plasmato, il come lui creda ciecamente a ciò che gli è stato insegnato, è tutto perfettamente credibile. Certo, è decisamente volubile - cambia bandiera ad ogni cambio di luna - però è comprensibile.

Mama diceva che all’inizio i capelli bianchi erano stati un segno dei poteri del cielo e della terra. Avevano in sé bellezza e virtù e amore, indicavano che gli dei del paradiso ci avevano fatto un dono. Ma quando cambiò tutto, i poteri magici divennero qualcosa da detestare. Il nostro retaggio attirò l’odio.

La vicenda di per sé l'ho trovata molto bella anche se decisamente facile. Cioè, l'unica cosa davvero imprevedibile è stata il finale. Quel cliffhanger è illegale, io ve lo dico.
Mi è piaciuto che non ci sia falso buonismo, che il fratello di Zelie abbia dei pregiudizi, che alcuni - tanti - personaggi siano morti fin dal principio. Ecco, questa è una caratteristica da non dimenticare: non ci sono scontri senza vittime. E l'ho adorato.

Insomma, non vi ho detto molto, me ne rendo conto, ma è un libro che va letto per essere apprezzato. Io ora sono ansiosa di leggere il secondo perché il finale aperto lascia tantissimissime domande in sospeso!

«Continua a dire ingenuità come questa. Così dimostri solo che Tzain ha ragione.»
 «Che intendi dire?» chiedo. «Lui cosa pensa?»
 «Che quando tutto questo sarà finito, uno di noi sarà morto. Ha paura che sia io.»

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Che ve ne pare Inkers?
Lo leggerete?
Vi incuriosisce?




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13 Commenti

  1. Se continuo ad aggiungere fantasy in goodreads non ne esco più!

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    1. Non credo ti piacerebbe, almeno non questo primo volume!

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  3. Già mi attirava, ma la tua recensione mi ha convinta ancora di più che deve trattarsi proprio di un bel libro!
    Comunque: ti ho nominata in questo tag, spero avrai voglia di partecipare e rispondere alle domande! 😊

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  4. Il cliffhanger finale è una delle cose che mi è piaciuta di più di tutto il libro (che per certi aspetti mi ha deluso parecchio) perché è proprio l’unica cosa che non mi aspettavo. Non lo avevo visto arrivare e ci sono rimasta piuttosto di stucco quando ho capito cosa era effettivamente successo. Non vedo l'ora di leggere il secondo libro per scoprire come questa cosa ha cambiato tutto.

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  5. nonostante sia osannato da TUTTI io penso di essere una delle poche che non è minimamente interessata a leggerlo >.<

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  6. Inan è piaciuto anche a me. Almeno nella prima metà, dopo avrei voluto dargli due sberle XD

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  7. Ciao, bellissima recensione!
    Oh, questo libro *^*. Se dal punto di vista della trama non è proprio il più originale di sempre a mio parere (ma caspita che protagoniste femminili toste! W-o-W!), veicola un messaggio di uguaglianza, inclusione e positività che mi ha fatto innamorare della serie e dell’autrice (la postfazione sulle discriminazioni contro gli afroamericani è un gioiello). Continuerò a supportarla senza ombra di dubbio ^^!
    Trovi la mia recensione qui se hai voglia di dare un’occhiata!
    A prestooo,
    Rainy

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