Book Tag | Grey's Anatomy


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Buongiorno Inkers e buon venerdì, come state? Io sono tremendamente felice che oggi sia venerdì perché questa settimana, con tutto che ho fatto un giorno in meno, è stata lunghissima e boh, mi sento stanca.
Quest'oggi doveva esserci la recensione di "Rockstar" di Lauren Rowe, ma ovviamente non ho terminato la lettura - cosa che conto di fare oggi - e siccome non ho avuto abbastanza tempo per scrivere tutto il post che volevo fare per salvare la giornata, oggi vi porto un booktag che, tra l'altro, è pure a tema perché ieri/oggi c'è il finale della quindicesima stagione di Grey's Anatomy.
Booktag rubacchiato da Seli di "Ombre Angeliche" che ha sua volta lo ha trovato su "Libri&Popocorn" di LadyCooman.

Book Tag | Grey's Anatomy

Owen Hunt: traumatologia e Chirurgia d'emergenza.Un libro appena uscito che non può aspettare di essere letto e salterà davanti a tutti i "casi non urgenti"
Uscito ieri per Fazi, "Absence, la memoria che resta" di Chiara Panzuti è sicuramente un libro che scalerà la mia TBR (anche perché, diciamolo onestamente, mi ero dimenticata che usciva e in TBR nemmeno è contemplato) perché anche se non ricordo una bega del libro precedente - a parte la ship - voglio sapere come finisce questa trilogia. Ora, se solo la biblioteca si desse una mossa...


Alex Karev: Chirurgia PediatricaUn libro il cui protagonista, o uno dei personaggi principali, è il bambino che vorreste come figlio.


Diciamo da subito che non è proprio la mia domanda. Già i bambini non mi piacciono, figuriamoci i figli, ma dovendo scegliere qualcosa... direi Emma da "The Air He Breathes/Ti Amo Per Caso" di Brittainy C. Cherry perché so che il man cadrebbe ai suoi piedi come un gelato al sole.


Cristina Yang: Cardiochirurgia
La storia d'amore che ti ha emozionato tanto da farti accelerare i battiti del cuore.
Ah, questa è facile. Will, oh Will ♥La storia d'amore inserita in "Shadowhunters La Principessa" di Cassandra Clare è quella che ancora mi fa battere il cuore al solo pensiero.
Io che sono una lettrice di romance, ho trovato l'apice di questo genere tra le braccia del triangolo (non menage) di Jem, Tessa e Will. Quanto mi sono piaciuti loro? Tanto, tanto, tanto.

Derek Shepherd: Neurochirurgia
Un libro che ti ha tenuto impegnatissimo il cervello nel tentativo di capire cosa sarebbe successo dopo.
Grazie a F per avermelo ricordato, sicuramente per questo punto il titolo giusto è "Il Giardino delle Farfalle" di Dot Hutchison. Per tutta la lettura sono andata avanti a chiedermi come sarebbe proseguita la storia. Come avrebbe fatto la protagonista a finire fuori dalle mani del suo carceriere per poter raccontare la storia. Ho quasi voglia di rileggerlo.


Meredith Grey: Chriurgia Generale
Una saga che ha bisogno di un'appendicectomia perché uno o più dei libri che la compongono non dovevano proprio essere scritti.
Me ne vengono in mente un po' di serie così, ma la prima fra tutte a cui penso è "La battaglia delle tre corone" di Kendare Blake. Da che doveva essere una dilogia, questa serie è diventata una tetralogia e qui mi chiedo sempre il perché. Già il primo libro è piuttosto lento all'inizio, poi allungare in questo modo il brodo... infatti l'ho interrotta.


Mark Sloan: Chirurgia Plastica
Una cover di un libro/saga che, dopo un intervento di chirurgia plastica, è diventata più brutta.
Con questa domanda è un po' come sparare sulla croce rossa, insomma, non è che in Italia si brilli per cover magnifiche. Potrei prendere le bellissime cover della Cherry che la Newton ha fatto diventare più cheap delle sorprese nelle uova di Pasqua, ma scelgo di andare su un libro appena uscito (e che adoro), ovvero "Him" di Sarina Bowen e Elle Kennedy che pur non avendo una copertina memorabile in inglese, in italiano, nella sua versione "Io+Te" è davvero inguardabile.


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Forza, ditemi cos'avreste risposto voi!

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3 Commenti

  1. Ti aiuto io a fare tag JJJJJJJJJJ

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  2. Sono molto d'accordo con le ultime tre risposte! Ti farò sapere quando recupererò il tag:)

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  3. guarda io sono arrivata al terzo della blake e ti posso assicurare che come dilogia ci stava molto meglio anche se sono convinta che con 100 pagine in più nel primo sarebbe stato un ottimo standalone

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