Recensione: Aspetta con Me di Amy Daws


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon giovedì, come state? La giornata di ieri per me è stato un toccasana, mi sono rilassata, ho riso tantissimo col man e insieme abbiamo iniziato a fare progetti un po' più solidi per la nostra futura casa. È un progetto che mi eccita tantissimo, potrei parlarne per ore e ore. Mi rende felice!
Vi aggiornerò più avanti riguardo a questo, nel frattempo oggi vi porto la recensione di un'autrice Rare: "Aspetta con Me" di Amy Daws, edito da Hope Edizioni.

Recensione: Aspetta con Me di Amy Daws

TRAMA:
APETTA CON ME
WAIT WITH ME #1
Amy Daws

⭐⭐⭐

Editore: Hope Edizioni
Prezzo: Cartaceo 15,90€ | Ebook 3,99€
Pagine: 223
Data uscita: 27 Marzo 2019
Genere: Contemporary Romance
La scrittrice di romanzi rosa Kate Smith, colta da improvviso blocco dello scrittore, farebbe di tutto per tornare a scrivere mentre sta cominciando l’ultimo volume della serie erotica best seller Bed ‘n Breakfast.

Persino entrare di nascosto nella sala d’attesa del Tire Depot, perché lì le parole fluiscono come il caffè gratis, dolci e caldissime.
Riesce a passare inosservata fino a quando Miles Hudson, affascinante meccanico, nota la strana rossa che entra ed esce dall’ingresso dei dipendenti.
Ma la ragazza è troppo intrigante perché lui faccia la spia.
Collaudare l’idea della rossa per un nuovo libro sembra un’alternativa decisamente migliore.


SERIE: WAIT WITH ME [IN CORSO IN ITALIA]

1. Aspetta con me
2. Next in line (inedito)
3. One moment please (inedito)

Ammetto di esserci rimasta un po' male. Non è che mi aspettassi un capolavoro, F lo sa, questa lettura per me doveva essere uno stacco, qualcosa di easy, e in realtà lo è stato al cento per cento, ma il problema è che pur non aspettandomi niente, quando ho iniziato la lettura le mie aspettative di sono alzate perché, insomma, la storia era divertente e i personaggi ben fatti... solo che arrivata alla fine è tutto un grosso nì.

Ecco perché adesso ho solo rapporti occasionali. Non posso dedicarmi completamente di nuovo a qualcuno. Non ancora. E qualcosa mi dice che Mercedes è qualcosa di troppo bello per un rapporto occasionale.

Nella prima pagina Kate ci dice come si chiama e che è una persona come tante, che odia il suo nome perché è banale e che adora il suo pseudonimo come scrittrice di libri erotici. Da qui parte una trafila sul fatto che siccome il suo nome è banale allora anche la sua vita lo è e di conseguenza, quando deve presentarsi al co protagonista, lo fa con il suo pseudonimo da scrittrice di romanzi erotici anziché come se stessa. Non è che finga di essere qualcun altro, solo glissa sul suo vero nome. Ora, se questa "banalità" fosse giustificata io capirei pure l'insicurezza di Kate, ma diciamocelo chiaramente: è una scrittrice, affermata, di libri erotici, guadagna abbastanza per permettersi villoni e macchinoni, ha degli amici fantastici e a parte una nonna che vuole farla esorcizzare e un ex un po' coglione, non ha problemi: cosa c'è di banale in tutto ciò? Boh.
Miles, il co protagonista, è definito meglio. Molto coerente e ben strutturato - abbiamo anche una finestra più ampia sulla sua famiglia, diciamo che è lui a tenere le fila della storia. Senza la sua personalità, quella di Kate sarebbe eccessiva al limite del superfluo.

Ma l’amore è una creatura selvaggia. Non puoi contenerlo o controllarlo. Non puoi domarlo e dirgli di no. È una bestia inarrestabile che devi accettare come il destino.

Il rapporto tra i due è molto ben descritto, cresce piano piano, non è istantaneo, ma a livello di lettura resta superficiale. Non c'è contesto oltre al lavoro di lei e a quello di lui e a tutto il sesso che fanno. Non ci sono uscite, piatti preferiti, gusti musicali. Sappiamo giusto qualcosa delle famiglie di entrambi e ad un certo punto c'è un tentativo di triangolo, ma resta tutto appena accennato, colpa anche dei dialoghi che, davvero, sono banali e insipidi come pensava di essere Kate all'inizio del libro.

È una lettura leggera, ideale per spezzare quando ci si sente appesantiti. Le risate non mancano e devo dire che la traduzione non fa tanta acqua, c'è qualche errore ma non merita l'inaugurazione di "Nazi Ink" e questo già vale tanto.

🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹

Che ve ne pare Inkers?
Vi incuriosisce?




Posta un commento

3 Commenti

I commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!