Recensione: Raphael di Tillie Cole


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Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Io non respiro. Visto che sabato ho dimenticato di prendere l'antistaminico e domenica sono stata bene, ho detto "Massì, proviamo a non prenderlo nemmeno domenica". Pessima, pessima, pessima idea. Non vi dico com'ero conciata ieri. Meno male che quest'autunno vado a fare i test perché non è possibile che da Marzo ad Agosto io stia così.
Comunque, parliamo di libri va, oggi per voi la recensione di un inedito: "Raphael" di Tillie Cole.

Recensione: Raphael di Tillie Cole

TRAMA:
RAPHAEL
DEADLY VIRTUES #1
Tillie Cole

⭐⭐⭐½

Editore: Autopubblicato
Prezzo: Cartaceo 14.55€ | Ebook 3.99€
Pagine: 321
Data uscita: 18 Giugno 2019 (inedito in Italia)
Genere: Dark Romance
They are the Fallen. A brotherhood of murderers whose nature compels them to kill. But guided by their leader, Gabriel, the Fallen have learned to use their urges to rid the world of those it is better off without.

For Raphael, sex and death are intertwined. Where there is one, there must be the other. He is a lust killer, luring his victims with the face of an angel and a body built for sin. 

And Raphael lives to sin. 

His newest mission takes him into the sadistic underworld of Boston’s secret sex clubs, and puts him face to face with his greatest fantasy made flesh.

Maria is everything he’s ever dreamed of, the kill he’s always longed for. She’s not his target. And he knows he must resist. But the temptation is too strong…

Yet Raphael is not the only one with a mission. Maria is not quite what she seems. And as her secrets and Raphael’s unravel, Maria begins to question everything she thought she knew—about evil, about the place she calls home, and about the beautiful sinner she was sent to destroy.

Dark Contemporary Romance. Contains sexual situations, violence, sensitive and taboo subjects, offensive language and topics some may find triggering. Recommended for age 18 years and up.

SERIE: DEADLY VIRTUES

0.5 The Fallen: Genesis (inedito)
01. Raphael (inedito)

+ altri volumi a seguire


Questa non è una storia etica.
Se cercate correttezza e morale è meglio che giriate molto molto al largo da questo romanzo.
E anche se avete problemi con la religione - sia che siate credenti, fedeli, atei o qualcosa nel mezzo - tenetevene alla larga perché non è il libro per voi.

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Raphael è il caduto protagonista di questo primo volume della serie Deadly Virtues. Già dalla novella prequel sappiamo quali le sono le sue preferenze come killer, quello che ci mancava di vedere era se in lui - e negli altri - fosse rimasta dell'umanità.
Sebbene in un certo senso di Raphe sappiamo già tutto, quello che manca da conoscere, e che questo libro a lui dedicato svela, è cosa ha dato inizio alla sua sete di sangue. Se sappiamo che le torture e gli abusi subiti non hanno fatto altro che radicare l'oscurità in lui, ciò che ho inseguito per tutto il libro è la causa scatenante. E devo dire che non sono rimasta delusa.

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Un po' delusa, però lo sono stata dalla co protagonista, Maria. O meglio, dal rapporto con lei.
Maria, per la sua natura che non posso svelare, ha un'indole votata al perdono. La sua fede rende il suo rapporto con Raphe la sua missione. Lei è incline al sacrificio, al martirio. Sa che ciò che è destinata a subire non sarà invano. E la cosa ha senso. Per come è stato concepito il personaggio di Maria, la sua sottomissione, la sua devozione, il suo credere ciecamente, sono coerenti con il suo background e la sua posizione presente.
Il problema è la natura del suo rapporto con Raphael. Con tutto che il lasso di tempo su cui si sviluppa la storia è piuttosto lungo, tra i due c'è una compatibilità sessuale che li porta a dichiarare amore, a rendere R una persona capace di amare, senza un equo sviluppo. Si passa dal niente, alle confessioni più intime, all'amore. È allo stesso tempo troppo lento e troppo veloce. Non so nemmeno io bene come spiegarlo.
Ha senso per Maria, ma per Raphe... ci voleva qualcosa di più con una psicologia così ben fatta. E se questo per Maria ha avuto senso, quello che invece non ho trovato coerente è la sua scelta finale. Il ruolo che prende nella fratellanza è un po' troppo distante da ciò che è stata fino a quel momento e non c'è alcun tipo di cambiamento a giustificare questa scelta.

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Per quanto riguarda la trama, invece, devo dire che la "caccia" tra i "buoni" e i "villain" - sia da un lato che dall'altro - (tutto tra virgolette perché i buoni non sono poi così diversi dai cattivi) è ciò che mi ha tenuta di più col fiato sospeso.
La vendetta e la giustizia che si mescolano fino a perdere i margini e la definizione, la fratellanza e l'umanità intrinseca che questa porta con sé, queste sono le cose che mi hanno convinta di più.

Come dicevo prima, non è una storia etica. Il messaggio della redenzione c'è, una sorta di riferimento a "la bella e la bestia" non manca mai, come in ogni dark che si rispetti, ma non è che perché c'è questa sorta di "perdono" allora R e i Caduti sono magicamente dei puri di cuore. Loro sono comunque killer e la redenzione che possono raggiungere non è quella che gli aprirà le porte del Paradiso.

Non so ancora chi sia il prossimo caduto di cui la Cole ci parlerà, ma io spero tanto che sia Uriel perché mi affascina un sacco.

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Che ne dite Inkers?
Che tipo di rapporto avete con queste storie?




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2 Commenti

  1. Chissà se verrà mai tradotto altro della Cole...

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    1. I dark non credo, sono davvero troppo crudi. Quanto meno questo. Forse la Hades Hangman è già più alla portata di chi ama il dark.

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