Recensione: Due Cuori in Affitto di Felicia Kingsley


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? La mia settimana ieri non è iniziata proprio alla grande e gli strascichi si trascinano anche oggi purtroppo. Sempre ieri, tra l'altro, qui sul blog ho ricevuto un commetto all'ultimo WWW che iniziava con "Ma che problemi avete con l'estate?" riferito al mio commento riguardo il fatto che vorrei che arrivasse l'autunno. Ora, il commento è ancora lì e io non ho ancora risposto perché sto ponderando come interpretare quel tono. Scherzoso? Attaccabrighe? Polemico? In cerca di un confronto? Voi come lo interpretereste?
Intanto che ci pensate, comunque, vi lascio qui la mia recensione di "Due cuori in affitto" di Felicia Kingsley edito da Newton Compton Editori.

Recensione: Due Cuori in Affitto di Felicia Kingsley

TRAMA:
DUE CUORI IN AFFITTO

Felicia Kingsley

⭐⭐⭐⭐½

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: Cartaceo 10.00€ | Ebook 2.99€
Pagine: 307
Data uscita: 6 Maggio 2019
Genere: Contemporary Romance
Summer ha ventisette anni ed è californiana. Blake ne ha quasi trentatré ed è un vero newyorkese. Lei aspira a diventare una sceneggiatrice di successo, ma per ora è solo assistente del direttore di produzione di una serie tv. Lui è uno scrittore da svariati milioni di copie e i suoi bestseller sono sempre nella classifica dei libri più venduti. Summer è fidanzata con un uomo molto più grande di lei, mentre Blake è single per vocazione. Lei è una persona ordinata, precisa e mattiniera, fa yoga e beve tè verde; lui fa colazione con un Bloody Mary e due sigarette, vive nel caos e non si sveglia mai prima delle due del pomeriggio. Summer e Blake non hanno proprio niente in comune, a parte una casa delle vacanze negli Hamptons, che per un mancato passaggio di informazioni è stata affittata a entrambi. Qualcuno se ne deve andare, ma tutti e due hanno ottime ragioni per restare. E le ragioni potrebbero aumentare con il passare dei giorni…


Sul blog non ne ho mai scritta la recensione, non chiedetemi perché perché non lo so, ma a suo tempo lessi, sempre di Felicia Kingsley "Matrimonio di Convenienza" che, per quanto simpatico, mi aveva fatto mettere una croce sull'autrice perché non mi aveva né convinta -né - sul lungo periodo - divertita. Così, convinta della mia decisione, ho bypassato tutte le sue successive pubblicazioni fino ad oggi quando, complice il Rare e complici delle amiche molto convincenti, ho deciso di dare una seconda chance a quest'autrice e non me ne sono assolutamente pentita.

«No. Io sono vaccinata contro i tipi come te».
«E che tipo sarei?»
«L’uomo che sussurra agli estrogeni»

"Due cuori in affitto" è un piccolo - si fa per dire, vista la mole di pagine - gioiellino.
Summer e Blake sono due personaggi fantastici, stereotipati nella maniera più perfetta che poteva capitarmi tra le mani. Lei è una sognatrice piena di buone intenzioni, fiduciosa del prossimo e sempre in cerca di qualcosa di vero nel mondo di finzione che la circonda. Lui è uno scrittore disilluso, pieno di sé, convinto di essere già arrivato ovunque sia il traguardo, che vive alla giornata, senza più avere sogni nel cassetto perché la sua vita lo appaga al cento per cento.
Da soli sono dei bei personaggi, ma insieme fanno davvero i fuochi d'artificio. Ed essendo un odio/amore non potevano mancare le battute e le frecciatine al vetriolo, contornate da una trama già vista, ma elaborata nel modo giusto e che quindi funziona. Non c'è insta love, i due si prendono il loro tempo, passano da una scomoda attrazione ad una tenera infatuazione fino a sciogliersi nei sentimenti, mantenendo sempre e comunque le loro personalità contrastanti.

Blake bacia in un modo che mi fa capire che nella mia vita non sono mai stata baciata bene; sono stata baciata tante volte, in tanti modi, ma mai così come mi bacia lui. E che non essere baciate così dovrebbe essere un reato federale.

Ammetto che, all'inizio, non ero convinta al cento per cento, però. Vedete, tutta la narrazione - sviluppata a pov alternati - si basa su una palese esagerazione ed estremizzazione di alcuni cliché e di alcune situazioni. In particolare la comicità, all'inizio, mi è pesata un po' perché ne ho avvertito la forzatura e mi sentivo come se non avessi tempo per riprendere fiato. Una volta superati i primi capitoli, però, quando l'eccessività è diventata palese, ho assorbito lo stile narrativo e sono andata talmente spedito che in due giorni l'ho finito e inserito direttamente nel carrello per l'acquisto del cartaceo.

Se la mia vita sentimentale fosse paragonabile al mercato immobiliare, posso tranquillamente dire che il mio cuore è in affitto: nessuna stabilità, nessuna certezza, nessun progetto a lungo termine, nessun posto da chiamare casa.

A mio parere, l'unico neo su questa altrimenti perfetta pelle, è il mancato epilogo. Non chiedo "un matrimonio, un figlio e un cane ed affrontare suocera, cognato, nipoti, parenti Tombola a Natale, mal di testa ricorrenti", ma mi sarebbe piaciuto leggere di una finestra dalla fine del romanzo a pochi mesi dopo per sapere come avevano gestito alcune scelte delle loro vite. A parte questo, però, le sue quattro stelle e mezza se le prende e non vendo l'ora di incontrare l'autrice a Roma il mese prossimo!

«Sasha, lo sai che quando inizio a scrivere faccio una tirata unica e ti presento il romanzo finito e infiocchettato».
«Sì. Sempre all’ultimo secondo, dell’ultimo minuto dell’ultimo giorno. Io non ce la faccio più a continuare così. Devo essere masochista per lavorare con te».
«Vivi la vita al massimo dell’adrenalina, Sasha».
«No, io vivo sull’orlo dell’esaurimento nervoso»

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Che ne dite, Inkers?
Conoscete già quest'autrice?




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8 Commenti

  1. Cara Jessica questa autrice l'ho conosciuta leggendo una Cenerentola a Manhattan, lettura ironica e divertente, una favola dei giorni nostri, apprezzata in questo libro l'ho letta anche in quest'ultima tua recensione *due cuori in affitto*. Devo riconoscere che alle prime battute non mi aveva entusiasmato, mi sembrava di essere innanzi al solito cliché invece continuando a leggere i due personaggi hanno catturato la mia attenzione,così differenti, così intenzionati ad autoeliminarsi sono stati in grado invece di creare atmosfera, quel certo non so che, hanno reso la lettura più che gradevole, soddisfacente. Concordo come spesso accade con la tua analisi e condivido il tuo pensiero in merito al finale, l'autrice avrebbe potuto donarci un epilogo più soddisfacente

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  2. Bello bello, felice che ti sia piaciuto!
    In ogni caso, VOGLIAMO L'AUTUNNO perché l'estate è piena di zanzare, di afa, di caldo e di sole. Voglio il sole, ma con 5 gradi fuori. Grazie!

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  3. Beh ognuno ha la sua stagione preferita, io ho problemi sia con l'estate che con l'inverno quindi sto messa peggio xD comunque tornando alla lettura, sono contenta che ti sia piaciuto il romanzo! Anche a me il mancato epilogo non mi ha soddisfatta in pieno, unica pecca perché in generale mi è piaciuto molto.

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