Recensione: Shadowhunters, Città degli Angeli Caduti di Cassandra Clare


 Recensione 


Benritrovati lettori! Oggi pomeriggio, come ieri e come sarà anche per il resto della settimana, insieme alle mie compagne di evento - per celebrare la nuova edizione della serie "Shadowhunters, The Mortal Instruments" di Cassandra Clare - con un titolo al giorno vi parlerò dei sei libri che compongono la prima serie di questo mondo. Nello specifico, oggi vi parlo del quarto volume "Città degli Angeli Caduti" e vi ricordo che le nuove edizioni, oltre alla nuovissima grafica di copertina, contengono anche contenuti extra e una nuova traduzione sviluppata in collaborazione con le amministratrici del portale italiano di Shadowhunters!

Recensione: Shadowhunters, Città degli Angeli Caduti di Cassandra Clare

TRAMA:
CITTÀ DEGLI ANGELI CADUTI
THE MORTAL INSTRUMENTS #4
Cassandra Clare

⭐⭐⭐

Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 14.00€ | Ebook 7.99€
Pagine: 477
Data uscita: Dicembre 2019
Genere: Urban Fantasy
La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo.
Ma ogni cosa ha un prezzo. C'è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell'altra. Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso.
Amore. Sangue. Tradimento. Vendetta.
La posta in gioco non è mai stata così alta per gli Shadowhunters...

SERIE: SHADOWHUNTERS, THE MORTAL INSTRUMENTS
[COMPLETA IN ITALIA]

1. Città di Ossa
2. Città di Cenere
3. Città di Vetro
4. Città degli Angeli Caduti
5. Città delle Anime Perdute
6. Città del Fuoco Celeste


Gne gne gne, come vi parlo di questo quarto volume di Shadowhunters senza limitarmi a un "Per poco non lo demolivo"? Non lo so, ci provo.
Non è che non mi sia piaciuto, sia chiaro, ma mi ha un po' delusa perché non è assolutamente al livello dei libri precedenti.

Quando a suo tempo lessi la prima trilogia di The Mortal Instruments è proprio questo che era la serie: una trilogia. E diciamocelo, è pure una trilogia coi fiocchi, con un finale perfetto che non meritava ciò che è venuto con questo quarto volume.

«Quando si è vecchi come lo sono io significa che hai imparato le regole del gioco: le alleanze giuste al momento giusto. Da stringere non solo coi potenti, ma con chi pensi che renderà potente te.»

La trama generale del libro si aggrappa a delle questioni che non possono nemmeno dirsi che fossero state lasciate in sospeso nei libri precedenti.
La sensazione principale che ho avuto per tutta la lettura è stata di trovarmi in una sorta di limbo. E sì, okay, forse è proprio questo che la Clare voleva trasmettere visto ciò che il libro racconta, ma nonostante il sempre magnetico stile dell'autrice, non ho mai avuto davvero la spinta a voler continuare a leggere. Cioè, leggevo sì, ma per vedere la fine.
Fine che, però, non si vede perché il tutto finisce con il cliffhanger dei cliffhanger.

Ovviamente non è tutto negativo, ho apprezzato la leggera crescita di Clary che non si comporta più da bambina inconsapevole. E ovviamente Jace e il suo sarcasmo sono esilaranti. Ah, non dimentichiamoci del villain perché anche se è più un'entità che un personaggio effettivo, in questo libro, ha quel mistero che intriga.

Ora guardo i miei fratelli che spalancano le porte dei loro cuori e penso: Ma siete pazzi? I cuori si infrangono. E penso che, anche quando si ricompongono, non si torna più gli stessi di prima.

C'è da dire anche che questo libro comincia a prendere la forma di quello stile corale che la Clare da qui in poi userà sempre più frequentemente. Pur restando in terza persona, la narrazione passa di mano in mano attraverso più o meno tutti i personaggi dandoci sia una visione a 360 gradi, sia un po' di mal di mare e la sensazione che alcune cose potevano essere evitate.

A conclusione, nel complesso è come se tutto questo libro fosse una preparazione a "Città delle Anime Perdute". Lo leggi, lo insegui, ti lasci coinvolgere dai personaggi che sono sempre carismatici nonostante a tratti prendano le sembianze di piattole (Simon è proprio il primo personaggio da prendere a pedate).
Però hey, se vi piace l'angst, andrete a nozze con questo quarto volume. Ce n'è da vendere anche sul lato Jace/Clary.

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Che ne pensate di Shadowhunters, lettori?
Conoscete già questa serie?




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