Recensione | Dark, di V.E. Schwab


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buona martedì, com'è iniziata la vostra settimana? La mia a rilento, ma pare che sia l'ultima del mese, quindi non può andar troppo male, no?
Oggi vi porto la recensione di "Dark", ultimo volume della trilogia Magic di V.E. Schwab edito da Newton Compton Editori.



TRAMA:
DARK
SHADES OF MAGIC #1
V.E. Schwab

⭐⭐⭐⭐½

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: Cartaceo 14.90€ | Ebook 4.99€
Pagine: 657
Data uscita: 2 Gennaio 2020
Genere: Fantasy
Come si uccide un dio? Questa è la domanda che tormenta Lila e Kell mentre l’oscurità minaccia la loro casa. Londra Bianca, Londra Rossa, Londra Grigia e Londra Nera sono realtà alternative che rispondono a leggi magiche diverse. Solo gli Antari, esseri umani dotati di poteri particolari, possono viaggiare tra questi universi paralleli. I quattro regni sono vissuti in pace per anni, grazie alla magia che ha sigillato le forze del male impedendo loro di riversarsi sui regni. Almeno fino a ora. Osaron, la più oscura entità di Londra Nera, si è impossessato di Londra Rossa. E desidera essere venerato. Neppure i maghi più forti dell’impero possono competere con lui, così Kell e Lila si lanciano in un’impresa  disperata. Insieme al pirata Alucard Emery e al redento Antari Holland intraprendono la ricerca di un artefatto magico in grado di sconfiggere Osaron definitivamente e impedire l’avanzata delle ombre in tutto l’impero.

SERIE: SHADES OF MAGIC
[COMPLETA IN ITALIA]

1. Magicclick per la recensione!
2. Legendclick per la recensione!
3. Dark


Ormai è quasi una settimana che ho terminato questa lettura e io sono ancora qui, a fissare la pagina bianca, senza sapere come poter esprimere ciò che questo libro e questa serie mi hanno dato.

Anoshe era quello che si dicevano gli sconosciuti per strada, e gli amanti durante gli incontri, i genitori e i figli, gli amici e la famiglia. Addolciva il colpo della partenza. Allentava il dolore della separazione. Un riferimento cauto alla certezza di oggi, al mistero di domani. Quando un amico partiva, con scarse possibilità di rivedere casa, dicevano anoshe. Quando la persona amata stava morendo, dicevano anoshe. Quando i cadaveri venivano bruciati, i corpi restituiti alla terra e le anime al fiume, quelli che vivevano il lutto dicevano anoshe. 
 Anoshe portava conforto. Una speranza. E la forza di lasciar andare.

Questo ultimo volume riprende esattamente dal cliffhanger su cui si chiudeva "Legend" (qui la recensione) e se da un lato ho adorato tutto (per quanto sia una parte alquanto sofferta), da un altro lato mi è parsa forse un po' troppo semplice. Quanto meno quella prima, primissima, parte non mi ha convinta al 100%. Ho anche trovato strano il primo 30% perché ho continuato ad avere la sensazione di essere alla fine del libro anziché all'inizio.

«Amore e perdita», disse, «sono come una nave e il mare. Crescono insieme. Più amiamo, più abbiamo da perdere. Ma l’unico modo per evitare la perdita è evitare l’amore. E che mondo triste sarebbe»

Il resto della storia oscilla tra avventure mozzafiato - abbiamo pure i pirati, gente! - sentimenti dirompenti, magia nella sua forma più pura (letteralmente), un villain di tutto rispetto, tradimenti imprevisti, sangue e sete di potere.
La trama non è particolarmente complessa, ci sono momenti inaspettati, sì, ma è comunque della scuola che porta i personaggi alla ricerca di un manufatto che potrebbe aiutarli nel compiere l'impresa impossibile. E devo dire che la parte dedicata proprio alla ricerca per me è stata la più bella in assoluto perché porta con sé l'essenza stessa del libro ovvero che la magia ha sempre un prezzo.

«Le cicatrici non sono motivo di vergogna», aveva detto Ojka, «non finché non lasci che lo siano»

I capitoli come sempre sono brevi e lo stile della Schwab ha questa peculiarità di essere tridimensionale come pochissimi altri. Buca la pagina facendo prendere vita non solo ai suoi personaggi, ma anche alla magia e alla città stessa.

I sentimenti che l'autrice descrive non sono quelli del romanzo d'amore o del paranormal romance, sono sentimenti che affondano le radici nei rapporti che si creano tra due persone per scelta, non per natura. Tipo l'amore di due fratelli che non condividono una goccia di sangue eppure hanno lo stesso cuore che batte nel petto. Tipo l'amore di una madre per la vitaa che ha portato in grembo e la sua conseguente paura di vederla sparire all'improvviso. Tipo l'amore di un re per il suo popolo. Tipo l'amore di un uomo per il proprio mondo e il desiderio di non vederlo morire.

Lila Bard era una forza da non sottovalutare. Che le sue mani fossero piene di coltelli o di fuoco, la sua voce bassa e persuasiva e adornata d’acciaio, sembrava tenere il mondo fra le mani. Forse era così.
 Dopotutto, aveva già reclamato due Londra.
 Era una ladra, una fuggitiva, una pirata, una maga.
 Era violenta, e potente, e terrificante.
 Era ancora un mistero.
 E lui l’amava.

Non manca l'amore romantico, d'altra parte vi sfido a non farvi partire la ship per Kell e Lila, ma le scene dedicate a questo tipo di sentimento non sono mai semplici. L'intimità fra Kell e Lila è sexy e mai volgare, non viene sbandierata come un décolleté in bella vista, ma è qualcosa che seduce con il suo effetto vedo non vedo.

In generale, tutti i personaggi - dal primo all'ultimo - in questo ultimo capitolo crescono tantissimo. Cambiano, maturano e sono obbligati a farlo proprio perché altrimenti sarebbero costretti a soccombere all'ombra.

«La vita non è fatta di scelte», disse Holland. «È fatta di scambi. Alcuni sono buoni, altri cattivi, ma tutti hanno un prezzo»

Il finale, per quanto possa sembrare dolce-amaro, non potrebbe essere più adatto. Chiude tutte le questioni in sospeso e apre una finestra su mille possibilità.

Concludendo, la trilogia di Magic è una delle più belle saghe fantasy che io abbia mai letto. Questo ultimo volume per me non è da cinque stelle piene solo perché ho apprezzato di più il capitolo precedente e mi sembrava giusto differenziare sulle valutazioni, ma questo non gli toglie assolutamente nulla, anzi, non vedo l'ora di leggere altro di questo mondo!

Nei miti, gli eroi sopravvivono.
 Il male svanisce.
 Il mondo torna a posto.
 A volte ci sono dei festeggiamenti, e a volte ci sono dei funerali.
 I morti vengono seppelliti. I vivi vanno avanti.
 Nulla cambia.
 Tutto cambia.
 Questo è un mito.
 Questo non è un mito.

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E insomma, un'altra serie giunge al termine.
Più o meno.
So che Serena è pronta per leggere questa serie, gli altri che mi dicono?




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8 Commenti

  1. Adesso mi hai fatto venire voglia di rileggere la serie!
    Comunque sono contenta che ti sia piaciuto questo volume conclusivo! Io quando ho iniziato a serie non gli davo manco un centesimo e invece mi sono ricreduta tantissimo

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  2. Sono super curiosa di leggerla! Ormai ho quasi finito ciò che ho in lettura e questa serie sarà la prossima =)

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  3. Ciaoooooo! Ero super emozionata per questo libro, non vedevo l’ora di averlo tra le mani e poi divorarlo… E invece ne sono rimasta parecchio delusa (qui la mia recensione). Non ci ho trovato niente di speciale: una struttura narrativa piuttosto banale, un lieto fine abbastanza scontato - non senza lutti, ma scontato - e in generale una storia abbastanza piatta. Uniche due note positive la scrittura e le ship (tutte e due meravigliose *^*), per quanto mi riguarda.
    In generale comunque ne sono rimasta delusissima ç.ç. Va be’, capita, spero di rifarmi con il prossimo libro della Schwab!
    Un abbraccio, Rainy

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    1. L'ho trovato sottotono rispetto al secondo, ma non al punto da deludermi. Sono curiosa del prossimo!

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