L'angolo dei Manga di J&J #3 Moe Kare!!, di Go Ikeyamada


 L'angolo dei Manga di J&J 



Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Oggi sul blog torna - dopo un bel po' di tempo di assenza - l'appuntamento con i manga che condivido con Jess di Loving Books.
Protagonista di oggi è un manga inedito in Italia ma che si può trovare in italiano con una traduzione amatoriale!

"L'angolo dei Manga di J&J" è una rubrica a cadenza mensile - che sarà online, salvo imprevisti, ogni ultimo giovedì del mese - in cui io e Jess da "Loving Books" vi parleremo di un manga (autoconclusivo o serie) in base a un tema generale che la sorte ha estratto per noi.

Il tema di Giugno è... IL TRIANGOLO AMOROSO!

Il triangolo amoroso è un tipo di trope che si trova spesso anche nei romanzi e, sostanzialmente, vede la protagonista con il cuore spaccato a metà, indecisa fra quale dei due ragazzi contendenti sarà il più adatto a lei.

L'angolo dei Manga di J&J #2 Lovey Dovey di Aya Oda
Titolo italiano: ---
Titolo originale: Moe Kare!!

Mangaka: Go Ikeyamada

Categoria: Shoujo
Genere: Commedia, Scolastico, Sentimentale

Volumi: 7, completo

Editore italiano: Inedito

Trama: Wakamiya Hikaru è una quindicenne che passa tutto il suo tempo leggendo shoujo manga, sognando una storia d'amore con un bel ragazzo che la protegga e diventi il suo "principe". Un giorno si trova in una situazione difficile e viene salvata da un bel ragazzo che come ricompensa le ruba un bacio... da qui lei gli assegnerà il soprannome di "principe perverso". Un po' di tempo dopo incontrerà un ragazzo dall'aspetto quasi del tutto uguale al pervertito, ma con un colore di occhi diverso... chi sceglierà Hikaru?

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Non ricordo con esattezza quando ho scoperto "Moe Kare", di sicuro è stato nel passaggio tra le superiori e l'università. Credo.
Comunque!

"Moe Kare" è uno di quei manga che partono col trash più dissoluto, di quelli che se lo leggessi ora mollerei al primo capitolo - vi dico solo che nelle prime quarantacinque pagine (che sono solo il primo capitolo) i protagonisti sono coinvolti in una rissa, lei viene baciata da uno sconosciuto che poi è il bello #1 e a sua volta "molesta" accidentalmente il bello #2 che è tutto un "ho caldo" appena lei lo sfiora.
E non è che il col secondo capitolo migliori xD
E sì, vi giuro che ora come ora, se non sapessi come prosegue, non gli darei una cicca, MA io so come prosegue e... niente, sto scrivendo questa recensione con un perenne sorriso sulle labbra.

Già dal secondo volume la caratterizzazione dei personaggi acquisisce corpo, spessore, e si delineano i caratteri tipici da "il ragazzo della porta accanto" e del "bad boy".

Anche se ti lascio...
Anche se non sarà al tuo fianco...
Sarò sempre la persona che ti ama di più.

Personalmente ho una preferenza senza riserve per Arata, il bad boy, ma solo perché è evidente che è un cucciolo che ha bisogno di affetto. Takara è più docile, è evidente che è un personaggio già quasi finito. Lui è il classico "Non mi accorgo di quello che ho finché non lo perdo".
Hikaru invece è un protagonista alquanto standard e abbastanza insopportabile, soprattutto all'inizio, ma andando avanti migliora, cresce molto, fa scelte consapevoli e non dettate solo dal sentimento del momento.
La cosa che mi piace di più è come Hikaru sia se stessa, in modo diverso, con entrambi i ragazzi. Lei è davvero dolce e altruista, ma Arata tira fuori un lato di lei che la rende più vera. Tipo c'è una scena, con Takara, in cui Hikaru dice che è libero di fare con lei quello che vuole, che a lei non importa, e lì ci sono un po' rimasta. Perché dire che non è importante? Certo che lo è, solo che è con Arata che Hikaru ragiona davvero sull'importanza delle azioni.

Le donne sono così ingiuste.
Con un semplice sorriso si fanno perdonare ogni cosa.

Il rapporto tra Takara e Hikaru ha il sapore del primo amore, quello ingenuo, che vive solo di buoni sentimenti e buone intenzioni, che non ferisce. Sì, c'è la gelosia, ma è fine a se stessa. Quando invece il rapporto si sposta nella dimensione di Arata e Hikaru vediamo più naturalezza, vediamo la paura di non nascondersi, di appoggiarsi all'altro nel momento del bisogno e, più di tutto, la capacità di farsi da parte pur di vedere la persona che ami felice.

Per quanto riguarda i disegni, non sono i più belli che si possono trovare sul mercato. Certamente adatti ad uno shoujo, restano quasi degli abbozzi, con linee poco pulite, dettagli minimi e proporzioni immaginarie. Ma c'è da dire che lo stile della Ikeyamada è assolutamente riconoscibile. Il suo tratto è unico, distintivo, non si può vedere una sua opera e non riconoscerla appunto come sua.

Se questa serie fosse un libro potrebbe essere...

...sicuramente "Shatter Me" di Tahereh Mafi - se non contiamo la componente fantasy e distopica - è un triangolo che si avvicina molto. Per farvi capire abbiamo Hikaru che è Juliette (a modo loro entrambe insopportabili), Arata che è Warner e Takara che è Adam (ma con un po' più di spina dorsale).


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Che ne dite Inkers?
Vi ispirano un po' i manga?



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6 Commenti

  1. Non lo conosco...Ma che bellino...e riprendete questa rubrica per favore, ho bisogno di nuovi titoli 😉

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  2. ma perchè a me viene sempre in mente Rossana quando vedo le cover dei manga...

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  3. Ti avevo già detto che avevo letto un manga suo ma aveva come tema il calcio sempre però con il triangolo amoroso, l'autrice ci va a nozze con la protagonista che viene contesa tra due ragazzi XD

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