✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkerse e buon venerdì, come state? Il post di oggi doveva andare online ieri, ma mercoledì è stata una giornata di quelle dove avrei solo voluto che il man fosse a casa con me per abbracciarmi perché l'umore era proprio a terra. Vi dico solo che mi sono messa a impastare mentre guardavo "Pretty Princess" su Disney Plus. E no, non c'era un motivo particolare, era solo una giornata così.
Oggi comunque, nonostante il gran da fare di ieri, vi porto la mia recensione de "Il dodicesimo cavaliere", di Victoria Sue, edito da Triskell Edizioni che ringrazio per la copia digitale omaggio in anteprima.
TRAMA: |
Editore: Triskell Edizioni Prezzo: Cartaceo 12.00€ | Ebook 4.99€ Pagine: 260 Data uscita: 18 Giugno 2020 Genere: M/M, Urban Fantasy | |
Un male antico… le armi e la magia non saranno sufficienti. Avranno bisogno l’uno dell’altro.
Per 1500 anni, Lancillotto ha combattuto per il bene, e adesso si trova ad affrontare un piano malefico orchestrato da Morgana centinaia di anni fa; però non può sconfiggerla da solo. Deve trovare l’altra metà della sua anima, ma c’è solo un piccolo problema: non sa dove cercarla. Chiunque sia, è certo che viva a New York. Il tempo scorre. E non è dalla sua parte. Merlino ha sempre avuto una vita difficile dopo aver perso il padre quando era solo un bambino. Ha fatto di tutto per sopravvivere, e non è stato facile. Quando incontra uno strano uomo inglese, che gli racconta una storia incredibile, deve prendere una decisione: seguire il suo cuore e credergli, oppure scappare via? Riusciranno Mel e Lance a sconfiggere il più grande nemico che il mondo abbia mai conosciuto? Oppure saranno costretti a scoprire, nel bel mezzo della lotta, che la vera minaccia è sempre stata quella di ritrovarsi con un cuore infranto? E se l’unica battaglia che non hanno speranza di vincere fosse quella contro se stessi?
SERIE: GUARDIANS OF CAMELOT
[IN CORSO IN ITALIA]
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1. Il dodicesimo cavaliere 2. Dead of Knight 3. --- 4. --- 5. --- |
Che io non sia una fan dell'insta love si sa, è cosa nota, ma se vi dicesi che per una, una solissima volta, avrei voluto l'insta love e invece mi è stato negato?
Ebbene sì.
Ma andiamo con ordine.
Quando Triskell ha mandato la mail di annuncio di questo libro, la me che ancora crede che Merlino vaghi su questa terra in attesa del giorno in cui il mondo avrà bisogno di Artù si è destata e ha cominciato a ballare.
Datemi qualcosa a tema "ciclo arturiano" e mi farete vostra.
Purtroppo, però, i miei non poi così celati desideri sono stati nuovamente infranti.
Ci troviamo nel mondo contemporaneo, gli cavalieri della tavola rotonda, sopravvissuti allo scontro con Morgana e Mordred e resi immortali da Merlino vagano sulla terra in cerca della metà della loro anima reincarnata che gli permetterà di arrivare allo scontro finale.
E wow, una dice. Cerchi l'altra metà di te, sono pronta all'insta love, ci sta, lo voglio pure.
E invece no.
No perché Lancillotto e Mel (alias per Merlino) combattono questo legame fino all'ultimo, quando praticamente o lo accettano o si muore.
Dal punto di vista della trama non so bene cosa sia successo con "Il dodicesimo cavaliere", ma ad un certo punto mi sono trovata super confusa. L'impressione che ho avuto è che l'autrice abbia avuto un'idea geniale, con un worldbuilding di tutto rispetto, ma allo stesso tempo non avesse ben definito nero su bianco le linee della magia che voleva utilizzare e ha lasciato che i personaggi si muovessero da soli sulla carta. E boh, io non sono un'autrice, ma non sono comunque sicura che questa sia la strada migliore.
I personaggi protagonisti sono entrambi appena abbozzati, succubi di una costruzione con ben poche fondamenta e che si regge in piedi giusto il tempo di lettura.
Al contrario, i personaggi secondari hanno storie più definite, e forse proprio perché sono in secondo piano e quindi da loro ci si aspetta poco, risaltano di più.
Non posso nemmeno dire che sia stata una lettura godibile perché la traduzione è stata davvero pessima su tutti i fronti.
Primo motivo in assoluto la traduzione dei nomi. Io lo capisco che anche in italiano abbiamo i nomi dei cavalieri, Lancelot per noi è Lancillotto, Merlin è Merlino etc, ma quando hai X personaggi che non hanno un corrispettivo in italiano (Galahad) o che ce l'hanno, ma scegli di non usarlo (Eliane che poteva diventare Eliana, ma resta inglese) o che hanno un diminutivo palesemente anglofono (Lancillotto si fa chiamare Lance), non ha senso tradurre i nomi.
In più, forse per rimarcare l'origine antica dei personaggi - che comunque, ribadiamolo, vivono da mille anni quindi ne hanno fatta di strada per quanto riguarda il linguaggio - vengono usate parole poco comuni, che ad oggi esistono in forma più morbida sulla lingua.
Infine, i verbi. Io sono una capra coi verbi al passato, lo so e non ho paura ad ammetterlo, ma quando li leggo mi accorgo che la frase è sbagliata, quindi mi chiedo come possa non essersi accorta Triskell di certi errori. Anche perché è scritto in terza persona passata - ed essendo tutti uomini a furia di lui / il suo non capivo più chi stesse dicendo o facendo cosa.
In generale non è una brutta lettura, soprattutto le scene d'azione sono molto belle, ma poteva sicuramente andare meglio con un passaggio sotto le mani di un editor per quanto riguarda il testo originale e con una correzione di bozze più approfondita.
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Che ne dite, Inkers?
Può fare per voi?
Che ne dite, Inkers?
Può fare per voi?
2 Commenti
vedo che anche tu sei andata incontro alle anime predestinate insomma...
RispondiEliminaper una volta che l'insta love serviva!
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!