✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkers e buon venerdì, come state? Per me questa settimana è stata eterna e spero davvero che oggi passi in fretta perché ho altre centomila cose da fare (tra cui pulire casa e stirare).
Comunque! Mercoledì ho iniziato a tirare fuori i libri dagli scatoloni, beh i manga in realtà , e vi giuro che sembravo una bambina a Natale. Salvato, ridevo, ho fatto mille foto... insomma, è stata una gioia. e ci è voluto molto meno tempo a tirar fuori le cose dalle scatole piuttosto che a metterle via!
E parlando di libri, in occasione del Review Party, oggi vi porto la mia recensione di "Sulle Tracce di Jack Lo Squartatore", di Kerri Maniscalco, edito da Mondadori nella collana Oscar Fantastica, che ringrazio per la copia digitale (e cartacea, se arriva) omaggio.
TRAMA: |
Editore: Mondadori Prezzo: Cartaceo 20.00€ | Ebook 9.99€ Pagine: 372 Data uscita: 15 Settembre 2020 Genere: Historical Fiction, Young Adult | |
È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità , in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.
SERIE: STALKING JACK THE RIPPER
[IN CORSO IN ITALIA]
| ||
1. Sulle tracce di Jack lo Squartatore 2. Alla ricerca del Principe Dracula 3. In fuga da Houdini 4. A caccia del Diavolo |
Per me non è semplice scrivere questa recensione: avevo aspettative altissime per questa serie e purtroppo ben poche sono state assolte.
Badate che quando parlo di "aspettative" non intendo che avrei voluto leggere determinati fatti, ma mi aspettavo, appunto, una storia dai toni cupi, con una protagonista che dalle descrizioni pareva dovesse essere la nuova Sherlock Holmes e invece... vabbé, andiamo con ordine.
Bramavo il giorno in cui le ragazze avrebbero potuto truccarsi e indossare abiti di pizzo – o non truccarsi affatto e uscire con un sacco di iuta, se lo preferivano – per recarsi al lavoro dei propri sogni senza essere giudicate inappropriate.
A mio avviso le due note più dolenti di tutto il libro sono le licenze narrative (rispetto al periodo storico) che l'autrice si è presa e la protagonista che - e qui forse sbaglio io - non si è rivelata poi molto brillante.
Io non sono una fan della Storia in quanto tale come materia, ma amo i libri con ambientazione storica soprattutto perché avendo più di otto anni di studi sulla storia del costume sono affascinata dagli usi e (appunto) dai costumi delle epoche precedenti alla nostra.
E ammettiamolo, nessuno può negare il fascino dell'epoca Vittoriana.
Ma qui la Maniscalco ha infranto il mio idillio perché sebbene a fine libro faccia presente di essersi presa delle licenze circa il suo scritto, non ne menziona alcune che di certo sono fondamentali tipo l'uso dei pantaloni. Io vi assicuro che nel 1888 nessuna donna portava i pantaloni, nemmeno per cavalcare.
Però una cosa che ho amato profondamente di Audrey Rose c'è: il suo sarcasmo. Sapete che ho un debole per questo tipo di personaggi e Audrey Rose è assolutamente perfetta sotto quell'aspetto.
Più ci riflettevo e più ero convinta della mia decisione. La mamma diceva sempre: «Le rose hanno petali e spine, mio scuro fiorellino. Non bisogna credere che qualcosa sia debole solo perché appare delicato. Mostra al mondo il tuo coraggio».
Per quanto riguarda Audrey Rose, la protagonista, ho sentito e letto pareri tra i più discordanti: per me il suo unico lato negativo in questo volume è quello di essere un po' troppo tonta.
Audrey Rose è il tipico personaggio che cerca di ribellarsi a un'epoca e una società che le stanno strette e va bene perché per l'epoca ci sta. Non è la prima donna che incontriamo nei libri a ribellarsi, a non seguire le regole, a tentare di emanciparsi. Quindi no, non mi è sembrato strano che disubbidisse a suo padre, che volesse studiare medicina legale, che non gliene fregasse niente di avere sì o no uno chaperon. Lei ha voglia di crescere, di essere indipendente, di non doversi legare a un uomo per avere un'identità . No, quello che mi ha lasciato perplessa è che ci viene quasi palesemente detto chi sia Jack Lo Squartatore, ma lei non ci arriva. Sta lì a fare supposizioni a destra e a manca e non ci arriva. È convinta della sua idea e leggere i suoi ragionamenti e le azioni che compie è come guardare un incidente ferroviario: sai che sta per schiantarsi, ma non puoi fare niente per impedirlo.
Il corsetto non è certo stato inventato per valorizzare il nostro cervello. Lasciamo credere agli uomini che siano loro a governare il mondo, intanto è una regina a sedere sul trono. Non dimenticarlo mai. Non esiste alcuna ragione per cui tu non possa indossare un abito semplice al lavoro, e poi infilarti il tuo vestito migliore e ballare tutta la notte. L’importante è che sia tu a volerlo.
Ma tutta l'arguzia che mi aspettavo non manca, ve lo assicuro, perché anche se Audrey Rose non brilla per intelligenza, Thomas, il suo compare d'arme, invece potrebbe essere lo Sherlock Holmes di cui Doyle scriveva nel 1887. Lui è divertente, sarcastico, villano, spaccone, seducente, perspicace, insomma, tutto ciò che si può cercare in una controparte maschile.
I morti non mi preoccupavano; a spaventarmi erano le creature viventi che si aggiravano per quei luoghi oscuri.
Per quanto riguarda lo sviluppo della trama penso di aver approcciato questa serie nel modo sbagliato. Affascinata dalle trame misteriose e dalle copertine che sbaviamoci tranquillamente sopra, pensavo che mi sarei trovata davanti ad un'opera almeno new adult, ma dopo varie riflessioni mi sono resa conto che questa serie ricade pienamente nel target young adult. I misteri sono abbastanza semplici, poco articolati per quanto con una dose di suspense adeguata, e il tutto si concentra principalmente sulla crescita della protagonista, su come affronta le situazioni difficili, su come non si arrende, su come lotta per se stessa.
«Gentili signori, il nostro incontro è stato piacevole come un giorno di digiuno in Quaresima.»
Sicuramente pensavo che avrei trovato una storia diversa, ma la Maniscalco è brava a giocare coi fatti storici e lo fa anche con uno stile piuttosto semplice che scorre bene se la storia coinvolge.
Poi vabbè, per come finisce questo primo libro, la voglia di leggere il secondo è immediata un po' perché ci si chiede come si possibile, un po' perché promette un sacco di novità !
Il giorno in cui Thomas Cresswell non avesse ostentato la sua intelligenza, avrei avuto un unicorno come animale da compagnia.
🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹
Bene, Inkers, spero di avervi incuriositi.
Io vi lascio qui sotto il calendario con le altre mie colleghe che hanno partecipato all'evento, mi raccomando: passate anche da loro per farvi un'idea migliore del libro!
Bene, Inkers, spero di avervi incuriositi.
Io vi lascio qui sotto il calendario con le altre mie colleghe che hanno partecipato all'evento, mi raccomando: passate anche da loro per farvi un'idea migliore del libro!
4 Commenti
Ciao! Mi dispiace che non ti abbia conquistata del tutto! Io non ho informazioni così dettagliate sul periodo storico, quindi l'uso dei pantaloni, per esempio, non mi è sembrata una cosa folle. Ma capisco che possa far storcere il naso!
RispondiEliminaFolle è un eufemismo. Nemmeno le contadine più campagnole del mondo indossavano i pantaloni xD
Eliminaio sono sempre più convinta che non faccia per me questa serie, però le edizioni bisogna ammetterlo sono stupende
RispondiEliminaSì, Ov fa davvero edizioni bellissime, ma no, non fanno decisamente per te.
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!