Recensione | Un traghetto di ossa e oro, di Hailey Turner


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Ieri io ho avuto una giornata pesantissima e anche oggi non sarà semplice. Ma devo resistere solo fino a venerdì, poi avrò quattro giorni di ferie. Ce la posso fare.
Parlando di libri oggi vi porto la recensione di una novità: "Un traghetto di ossa e oro", di Hailey Turner, uscito ieri per Triskell Edizioni che ringrazio per la copia digitale omaggio!



TRAMA:
UN TRAGHETTO DI OSSA E ORO
SOULBOUND #01
Hailey Turner


Editore:
 Triskell Edizioni
Prezzo: Cartaceo 13.00€ | Ebook 5.99€
Pagine: 422
Data uscita: 30 Novembre 2020
Genere: Urban Fantasy
Patrick Collins lavora da tre anni per l’AOS, l’Agenzia per le Operazioni Sovrannaturali, quando gli dèi decidono che è il momento di riscuotere il suo debito con loro. Un immortale è scomparso a New York e continuano a spuntare cadaveri collegati a un rituale demoniaco che gli ricorda fin troppo quello dei suoi incubi.

Non potendo fuggire, si trova nuovamente ad affrontare i praticanti magici del Dominion Sect. Combattere da solo non è mai stata una tattica vincente, secondo la sua esperienza, ma sono passati anni dall’ultima volta in cui ha avuto un partner di cui potersi fidare.

Cercando alleati nei luoghi più sbagliati, scopre che il prossimo obiettivo del Dominion Sect è lo stesso licantropo che i Fati hanno gettato sulla sua strada. Si è sentito immediatamente attratto da lui, ma il desiderio non serve in guerra. Questo non gli impedisce di volere ciò che non dovrebbe avere. Jonothon de Vere è bellissimo, pericoloso e non porta altro che problemi, per il caso, per la lotta contro l’Inferno e, non da ultimo, per il cuore e l’anima di Patrick.

Alla fine, tutti i debiti devono essere ripagati e Patrick è costretto a fare ciò che gli riesce meglio: ingannare la morte.

SERIE: SOULBOUND
[IN CORSO IN ITALIA]

0.5. Down A Twisted Path (inedito)
01. Un Traghetto di Ossa e Oro
02. All Souls Near & Nigh (inedito)
03. A Crown of Iron & Silver (inedito)
04. A Vigil in the Mourning (inedito)
05. On the Wings of War (inedito)
06. An Echo in the Sorrow (inedito)


Avevo questa serie in lista dal 2018 e quest'estate avevo deciso che l'avrei letta perché l'autrice sarà al Rare Edimburgo e che fa Triskell? Me la porta in Italia! Se non sono gioie queste.

Comunque, veniamo a noi.
Ho adorato l'ambientazione. Il worldbuilding è fantastico. Io già di mio amo quando vengono tirate in ballo le divinità delle antiche religioni, e qui la Turner è andata a colpo sicuro con me perché non solo mi ha inserito le divinità greche, ma anche quelle egizie e norrene e chi più ne ha più ne metta.
Per certi versi l'ho trovato un tantino troppo complesso, male articolato in un certo senso. La storia dei mannari, del mutavirus, dei branchi divini... beh, è tutto un po' eccessivo, ma se si legge il glossario (che è a fine libro) prima di iniziare la lettura effettiva le idee si fanno subito chiare.

La trama è consistente, non tanto di mistero perché chi sia il villain viene rivelato quasi subito, ma il come da un punto si arriva ad un altro, come si intrecciano i vari eventi - anche rispetto al passato - è ben studiato.

I personaggi mi hanno lasciata un po' perplessa.
Patrick, il protagonista, è un personaggio superlativo. Ben, fatto, con un background solido che scopriamo a poco a poco e che ci viene davvero rivelato solo alla fine. La sua personalità è il frutto delle sue esperienze e il modo in cui la sua vita è intrecciata a quella degli dèi è ciò che mi ha incuriosita di più.
Gli altri personaggi, invece, li ho trovati carenti. Jono, in particolare, come co protagonista è un po' debole, ma non perché non sia interessante, semplicemente l'autrice non gli da lo spazio che merita. Sono quasi certa - visto come finisce questo primo volume - che tutto verrà maggiormente esplorato nel secondo capitolo della serie, ma per ora sono un po' così.
I personaggi secondari sono tanti tra umani, divinità e creature soprannaturali, e sono ben pochi quelli che spiccano. Di nuovo, credo che sia una cosa volutamente lasciata indietro.

Per quanto riguarda lo stile, al termine della lettura l'idea che mi sono fatta è che la Hailey avrebbe dovuto lavorare un po' di più sull'editing perché ci sono un sacco di ripetizioni - non dovute alla traduzione - che sicuramente potevano essere sfoltite, mentre ci sono parti - tipo le descrizioni fisiche dei personaggi - che mancano e sono perlopiù lasciate all'immaginazione.

La parte romance non è importante come mi aspettavo, anzi non dico che è quasi inesistente, ma non è il fulcro. Non fatevi ingannare dal titolo della serie, "Soulbound", non si tratta di anime destinate (per fortuna!). Le interazioni fra Patrick e Jono sono naturali, vederli insieme è bello perché non si tratta di quell'amore dirompente che vince su tutto. I due ne hanno di strada da fare.

Insomma, un buon primo libro che mi ha decisamente fatto venire voglia di leggere i successivi!

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Che ne dite, Inkers?
Leggerete questo libro? 




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