Recensione: L'ultimo Giorno D'estate, di Penelope Ward


 Recensione 


Buongiorno Inkers e ben ritrovati in questa prima recensione post ritorno su questi schermi. 
Prima recensione di ritorno in cui vi parlo - se non l'avete già letta su IG - de "L'ultimo giorno d'estate" di Penelope Ward, edito in Italia da Always Publishing.

cover Recensione: L'ultimo Giorno D'estate, di Penelope Ward

L'ULTIMO GIORNO D'ESTATE
AUTOCONCLUSIVO
Penelope Ward


Tradotto da: Athena Barbera
Editore: Always Publishing
Prezzo: Cartaceo 13.90€ | Ebook 4.99€
Pagine: ---
Data uscita: 2 Settembre 2022
Genere: Contemporary Romance
Tropes: Age Gap, Angst

Valutazione: ðŸŒŸ/5
Spicy: ðŸŒ¶/5

Trama: Due protagonisti con più di dieci anni d'età di differenza si innamorano perdutamente. Ma il loro amore sembra destinato a morire con l’ultimo giorno d’estate...

Dopo la morte della sorella maggiore, Heather Chadwick è stata costretta a mettere in pausa il suo futuro: senza un padre, con una madre sprofondata nella depressione, Heather ha dovuto chiudere in un cassetto tutti i suoi sogni di studiare all’università. Così, dalla fine del liceo tre anni prima, la vita di Heather si divide tra l’occuparsi di sua madre, il lavoro al pub locale e la gestione della proprietà di famiglia sul lago Winnipesaukee in New Hampshire.
La monotonia della vita di Heather, però, viene scossa dall’arrivo di Noah Cavallari, un uomo solitario e misterioso quanto affascinante, che affitta il loro cottage sul lago per l’intera estate.
Heather non potrebbe esserne più incuriosita: Noah è un fotografo di successo, single e bello come il peccato, e dal momento in cui si offre di aiutarla con alcuni lavoretti per sistemare la proprietà durante la sua permanenza, il cuore di Heather non può che battere all’impazzata ogni qual volta i loro sguardi si incrociano.

Nonostante Heather renda palese la sua attrazione nei suoi confronti, Noah è deciso a tenere le distanze: le loro vite scorrono in direzioni troppo diverse. Ci sono più di dieci anni di età a separarli, Heather ha tutto il futuro davanti a sé mentre Noah… è arrivato al lago Winnipesaukee con un obbiettivo. E insieme all’ultimo giorno d’estate, anche lui sparirà da quel posto.
Eppure, giorno dopo giorno, Heather riesce ad abbattere con la sua sincerità e determinazione le barriere che Noah ha costruito e, ben presto, l’improbabile amicizia che hanno instaurato si evolve in un legame che Noah non potrà più negare.
Senza che Noah e Heather potessero mai immaginarlo, il destino ha già incrociato le loro esistenze in modo fatale una volta. Saranno pronti a ciò che ha in serbo per loro dopo l’ultimo giorno d’estate?

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Io non sono solita dare giudizi ai libri, ma questo libro è brutto. Ecco, l'ho detto.
 
Partiamo dai personaggi che sono di un piattume che metà basta. Non hanno personalità e no, non si può dire che le informazioni che ci vengono date sulle abitudini o i ricordi di un personaggio danno spessore alla sua personalità. Heather è la Marie Sue per eccellenza e Noah... boh, i capitoli dal suo pov erano uguali a quelli dal pov di Heather...
 
I dialoghi tra i due protagonisti sono talmente banali che non ho un termine di paragone. Posso solo dirvi che la chimica tra i due non è pervenuta e se Noah potrebbe essere anche solo vagamente attratto dalla goffaggine di Heather, nessuno dei due sviluppa una qualunque attrazione per la personalità dell'altro (cosa inevitabile visto che nessuno dei due è caratterizzato al minimo).
 
Oltretutto il libro è strapieno di "finto angst" che non ha nemmeno a che fare con l'age gap perché sì okay, Noah è un po' restio, ma davvero non avete idea di cosa si inventa l'autrice. In ordine sparso (no spoiler): fantasmi del passato, veggenti, strade spianate, genitori che spuntano come funghi, guarigioni miracolose e morti scampate per un soffio.
 
Se poi ci aggiungiamo le perle che ho condiviso nelle storie di Instagram nei giorni scorsi che fanno salire il cringe e il creepy a livelli allarmanti, ecco che abbiamo la ricetta completa per un disastro di libro.
 
Anche la scrittura è strana. Non so se per la traduzione o se proprio per stile, ma è macchinosa e artificiosa, non ti spinge a girare le pagine per sapere cosa succederà.
 
E, niente, per me bocciato su tutta la linea.

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Voi che mi dite? Vi ispira questo libro? Lo avete letto? Che ne pensate?




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4 Commenti

  1. Insomma evito di leggerlo 😜 da apprezzare la tua schiettezza e onestà,cosa rara nei blog!

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  2. Cara Jessica,bentornata mi sei mancata. La tua recensione che dati i toni che avevi usato nelle finestre di Instagram non e' una rivelazione. Avevi evidenziato lungo il cammino il tuo disappunto e la scarsa volonta' di svoltare le pagine, ma ti si deve riconoscere il merito di non aver desistito e dopo aver letto la tua recensione, non credo proprio andro' a leggere quest'ultimo della Ward. A mio parere l'autrice da il meglio quando scrive a quattro mani con Vi Keeland, che, invece, da sola solitamente ci offre una buona lettura. Grazie per aver la tua immancabile schietteza

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  3. io ferma a veggenti!
    Comunque della Ward avevo letto Just One Year che non era malaccio ma neanche chissà cosa, per me credo funzioni meglio il duo Ward\Keeland anche se in realtà di loro ho letto solo un libro che perl ho apprezzato molto

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