✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkers e buon giovedì, come state? Io oggi sono molto felice perché ieri ho scoperto di aver vinto la disputa (tramite PayPal) che avevo aperto con una Casa Editrice che vende solo online. Riassumendo quello che era successo, il man mi aveva regalato a Natale il primo volume di una trilogia, acquisto fatto su Amazon e arrivato tramite il Print on Demand della piattaforma, e fin qui niente di strano. A Luglio la CE in questione ha fatto un'offerta - sul proprio sito però, non su Amazon - e io ne ho approfittato per comprare i due volumi che mi mancavano. Al di là del fatto che i cinque giorni lavorativi di consegna sono diventati venti, una volta che mi sono arrivati i libri mi sono accorta che erano in un formato e in un'edizione diversa dal primo già in mio possesso. Ho chiesto spiegazioni perché sul sito, al momento dell'acquisto, la cosa non era specificata, ma siccome nessuno mi ha risposto ho aperto la disputa e, dopo essere stata quasi insultata con l'aggiunta che - secondo la persona con cui parlavo (della casa editrice) - un editore non è tenuto a comunicare il cambio di edizione (e qui io dico, se non vendi in libreria io come faccio a decidere se comprare o meno la nuova edizione? E comunque bastava che sul sito ci fossero state le misure dei volumi, ma dettagli), alla fine sono stata rimborsata al 100%. Poi mi chiedono perché preferisco comprare i libri in inglese.
Comunque, veniamo a noi, perché oggi vi porto la recensione di un'altra buddy reads con F (andate a leggervi pure la sua recensione qui), ovvero "Basta un Giorno" di Mary Calmes, edito da Dreamspinner Press, che ringrazio per la copia omaggio.
TRAMA: |
Editore: DreamsPinner Press Prezzo: Cartaceo non disponibile | Ebook 5,12€ Pagine: 213 Data uscita: 4 Settembre 2018 Genere: M/M, Romance | ||||||
Quando si lavora per la mafia, può capitare di dover uccidere molte persone in tanti modi diversi. Ceaton Mercer ha stivato gli ultimi due cadaveri in un capanno degli attrezzi che appartiene a un adorabile ricercatore marino che abita in un’idilliaca comunità isolana, ma non è poi così cattivo. Con il tempo si è trovato una specie di casa e forse anche un posto nel cuore delle persone con cui lavora, o almeno quanto basta perché non gli piantino un proiettile in testa quando smette di essere utile per il boss.
Ma non ha mai immaginato che un solo giorno potesse cambiargli la vita, ed è sul punto di scoprire quanto si sbaglia. Gli basta un giorno per incontrare l’uomo che sembra essere *quello giusto*, l’amore della sua vita. Sembra inconcepibile che un uomo che si occupa di morte possa trovare l’amore, ma è come se fosse destino. Gli basta un giorno, che si fa sempre più strano e in cui i problemi si accumulano, per costringere Ceaton a riflettere sulla sua cupa esistenza e ad accettare che in ventiquattro ore tutto può cambiare, perfino lui stesso. Il suo futuro potrebbe rivelarsi più luminoso di quanto si aspettasse, ma dovrà restare vivo abbastanza a lungo da scoprirlo. | |||||||
|
Dopo aver letto, sempre con la mia adorata F, "Senza più scuse" di Mary Calmes (qui la recensione), mi aspettavo da questa autrice una lettura da "WOW" e invece meh. Che più meh non si può.
Con l'insta love io ho dei problemi, lo sappiamo, ma dopo aver letto la trama, sapevo che questo tema era assicurato, infatti, in realtà, l'amore istantaneo è proprio l'ultimo dei problemi di questo libro. Anzi, non lo chiamerei nemmeno un problema.
Non mi sentivo parte di una famiglia, protetto, da quando avevo lasciato i Marines.Era bello non avere più paura.
Cominciamo con la storia, o meglio, il susseguirsi degli eventi. Non è chiaro, non è lineare. Ora stai leggendo il presente, la pagina dopo sono tre anni, poi cinque, poi un giorno.
C'è tanta azione, questo sì, ma è completamente no sense.
Scena:
Ceaton deve proteggere una persona.
Ceaton e questa persona entrano in casa.
Ceaton comincia a sparare a caso perché c'è gente in casa (dov'è 'sta gente non si sa).
Cambio inquadratura.
Una persona morta e una ferita.
WTF.
Per non parlare di personaggi che vanno e che vengono. No, non è un gioco di parole a sfondo sessuale, ma un tentativo di evitarvi degli spoiler. Praticamente ad un certo punto compare un personaggio che quasi nemmeno si sa chi sia e si presenta come se tutti sapessero chi è e invece né i personaggi né il lettore sanno di che accidenti si parla. E non è nemmeno una trovata per creare suspense, è proprio una cosa buttata lì, tanto per, giusto per avere un escamotage con cui salvare la situazione che stava andando a picco.
Ed è tutto così, non si capisce quasi nulla. Mai. Ho dovuto rileggere più volte diverse parti. Insomma, questo libro è la fiera della confusione.
Mi era bastato guardarlo e avevo pensato “casa” per ragioni che erano totalmente illogiche.
La caratterizzazione dei personaggi, però, mi è piaciuta. Quanto meno fino alla parte della scintilla amorosa, ma poi di quello vi parlo.
Ceaton, il protagonista, è decisamente quello più definito e dettagliato. Complice il fatto che la storia è scritta dal suo pov abbiamo un ampio raggio per comprendere il personaggio e la sua psicologia. La sua integrità mi è piaciuta, come anche il modo in cui reagisce cadendo dal pero al tradimento.
Non avendo mai conosciuto l'amore in quanto tale, il suo innamoramento istantaneo è anche giustificato. Il problema? La persona di cui si innamora.
Brin è un personaggio surreale. Ma non del tipo che dici "Vabbè, è un libro". No, è proprio del tipo che non è credibile nemmeno ripetendosi che è inventato. Lui non si spaventa con gente che gli muore davanti, non fa una piega con la cucina imbrattata di sangue, si innamora di qualcuno senza manco sapere chi è, e parla di futuro dando per scontato che l'altro voglia le stesse cose. Ah, sì, non dimentichiamo che tutto quello che vuole è farsi scopare e che è tonto come PincoPanco e PancoPinco quando si tratta di riconoscere il pericolo.
Io ero un tipo notturno; mi piacevano le cose veloci, e se ero onesto con me stesso, sapevo anche il perché. Se tutto quanto era sfocato, io non dovevo pensare o provare nulla, e mi andava benissimo. Concentrarmi su quello che non avevo – casa, famiglia, qualcuno di permanente – faceva male. Finché mi muovevo alla velocità del suono, niente poteva raggiungermi.
Gli altri personaggi, come accennavo prima, sono fatti bene. Non sono molto approfonditi, ma incuriosiscono abbastanza per volerne sapere di più. Soprattutto quando verso la fine dimostrano a chi va la loro lealtà.
Altro motivo per cui non ho completamente bocciato il libro è lo stile. Anche se la storia è talmente confusionaria da richiedere la rilettura di diversi passi, lo stile della Calmes resta scorrevole e abbastanza coinvolgente da voler sapere come va avanti.
Sicuramente farò un altro tentativo con questa serie e leggerò il prossimo volume, però mi aspettavo molto molto di più da Miss Calmes.
🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹
Purtroppo questa lettura non è stata quello che mi aspettavo, ma c'è da dire che c'è di peggio.
Tipo il DBD che vi aspetta settimana prossima (non martedì!)
Purtroppo questa lettura non è stata quello che mi aspettavo, ma c'è da dire che c'è di peggio.
Tipo il DBD che vi aspetta settimana prossima (non martedì!)
6 Commenti
Libri confusionari dove non si capisce nulla non mi piacciono quindi se poteva sembrare interessante ora non lo è più
RispondiEliminaBrava, evitalo che è meglio!
EliminaOh ero convinta di aver già commentato e invece... vabbè. Ci siamo dimenticate del libro appena dopo averlo finito, questo dice tutto.
RispondiEliminaAttendo il DBD!
Siamo tremende xD
EliminaOddio, il libro da cui hanno tratto il film Drive con Ryan Gosling è uguale: non si capisce mai il tempo delle vicende che si stanno leggendo. Siamo al punto A e improvvisamente leggiamo del punto B ma poi il capitolo dopo è al punto C che però, forse è accaduto prima del punto B - e via discorrendo.
RispondiEliminaSe ci ripenso mi viene il mal di testa.
Ti giuro, ho fatto meno fatica con "Memento"
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!