Recensione: Non so perché ti amo di Mariana Zapata


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon giovedì, come state? Sì, lo so, avrei dovuto portarvi una recensione manga, ma... beh, la cosa sta avendo qualche intoppo. Perciò occupo lo spazio di oggi con la recensione di un romance che in molti - io compresa - hanno apprezzato, ovvero: "Non so perché ti amo" di Mariana Zapata, edito da Newton Compton Editori.

Recensione: Non so perché ti amo di Mariana Zapata

TRAMA:
NON SO PERCHÈ TI AMO

Mariana Zapata

⭐⭐⭐⭐

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: Cartaceo 9,90€ | Ebook 2,99€
Pagine: 477
Data uscita: 14 Maggio 2019
Genere: Contemporary Romance
asmine Santos ha trascorso quasi tutta la vita sul ghiaccio: è una campionessa di pattinaggio in coppia. Ma, ora che il suo partner l’ha scaricata, non ha molte possibilità: per quanto sia talentuosa, il suo caratteraccio è un vero ostacolo a trovare qualcuno disposto a fare coppia con lei. Forse è arrivato il momento di dire addio ai pattini? Quando il campione del mondo in carica, Ivan Lukov, le chiede di diventare la sua nuova partner, Jasmine sa che potrebbe essere un’occasione unica e irripetibile. Il problema è che lei e Ivan non si sopportano e non fanno che litigare da quando erano adolescenti. Ma, se vogliono che la coppia funzioni, devono provare ad andare d’accordo… o almeno a cercare di non uccidersi durante gli allenamenti. Perché il pattinaggio è una questione di fiducia e per Jasmine e Ivan è impensabile vincere senza fidarsi l’una dell’altro. Se Jasmine vuole davvero tornare in pista, dovrà rimettere tutto in discussione. Persino il suo odio per Ivan.

AUTOCONCLUSIVO


Quando l'anno scorso ho letto il mio primo libro di Mariana Zapata (qui la recensione de "L'infinito tra me e te") avevo subito capito che, nonostante non fosse una storia perfetta, l'autrice aveva tutte le carte in regola per poter essere una di quelle di cui acquisto ad occhi chiusi sulla fiducia.
Così, quando quest'anno è uscito il nuovo volume, non ho resistito dal lanciarmici di pancia e sì, non me ne pento. Poteva andare meglio eh, perché nemmeno questo è un titolo perfetto, però le sue quattro stelle se le è guadagnate.

«Perché mi sta bene che tu abbia altre dieci persone preferite. Ma sarai sempre la mia persona preferita»

Jasmine è un personaggio molto interessante. 50% pura determinazione e 50% di totale insicurezza. Avendo tutto il libro interamente e unicamente dal suo pov, lei si apre al lettore in maniera completa, mettendo a nudo tutto ciò che è e che non è.
Ho apprezzato tantissimo come sia esattamente il tipo di eroina che avrei adorato in un fantasy e che riesca a non sembrare fittizia in un libro contemporaneo.
Suo co protagonista, purtroppo senza pov, è Ivan. Ivan che tra i due è decisamente quello più stereotipato. Voglio dire, dopo la quantità di romance che ho macinato negli ultimi tre anni, quando qualcuno si comporta come fa Lukov, due domande me le pongo ben prima della gara da cui dipenderà la mia vita.
Di Ivan scopriamo le cose piano piano, al passo di Jasmine, con un ritmo lento ed equilibrato, intervallato da momenti di vita vera, in cui la protagonista è la famiglia di Jasmine. Il modo in cui lei interagisce con i suoi fratelli e il modo in cui vive la sua famiglia sono toccanti perché aprono al lettore una finestra su ciò che va sacrificato per raggiungere un obiettivo più alto.

«Giuri che non mi ammazzerai?».
 Lui reagì con un ghigno. «Ti giuro che se proprio devo farlo, sarà rapido e indolore».
 Be’, me l’ero cercata.
 «Ora faccio una foto alla targa, così quando ritroveranno il mio cadavere la scientifica verrà a cercarti e rileverà tracce del mio DNA sui sedili».
 «Userò la candeggina»

Come avrete capito, anche il questo libro non c'è traccia di insta love, anzi, tutt'altro. Lo slowburn è assoluto e cuoce il lettore a fuoco lentissimo e vi dirò di più, nella prima parte (i primi otto capitoli) questo "lentissimo" era davvero troppo lento. non che volessi che accadesse qualcosa tra i due, ma il problema era che avendo solo il pov di Jasmine, tutto era solo nella sua testa, monologhi su monologhi interiori di lei che rimuginava più o meno sempre sulle stesse cose.
Per fortuna, però, la musica cambia dal capitolo nove, dove Ivan entra in gioco con più forza e attraverso situazioni e dialoghi ben studiati riesce a cambiare il ritmo.
C'è da dire che fin dal principio i dialoghi sono caratterizzati da un botta e risposta comico perché i due si odiano, ma è solo da quando entrano in sintonia che io li ho apprezzati davvero. Prima non ne vedevo l'utilità.

«Se dovessi scegliere qualcuno per aiutarmi a seppellire un corpo, per andare a cena o per guardare la televisione, saresti tu, sempre tu, in ogni caso tu»

Rileggendo la recensione del precedente libro della Zapata, mi rendo conto che in realtà questo libro è molto, molto simile a quello come Pro e Contro, ma forse per la maggiore esperienza dell'autrice i Contro sono più lievi e non vanno a incidere eccessivamente sulla mia valutazione che resta comunque super positiva - nonostante la mole di pagine - anche grazie allo stile dell'autrice che fa macinare pagine e pagine senza rendersene conto.

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Che ne dite Inkers?
Vi ispira?




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2 Commenti

  1. E' andata bene stavolta! Stesso pensiero su un romance!

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  2. anch'io avrei tanto voluto il pov di lui, sapere cosa pensava e cosa girava nella sua testa :(

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