Recensione: Non pensavo fosse amore di Brittainy C. Cherry


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Qui siamo passati da 20° a 31° in due giorni, ma va bene, non benissimo, ma bene, perché onestamente - anche se io adoro il freddo - avevo voglia delle magliette leggere e di non dovermi più bardare come un eschimese.
Parlando di libri oggi vi ripropongo la mia recensione di "Disgrace" di Brittainy C. Cherry, che è finalmente arrivato in Italia, grazie a Newton Compton Editori, con il titolo "Non pensavo fosse amore".

Recensione: Non pensavo fosse amore di Brittainy C. Cherry

TRAMA:
NON PENSAVO FOSSE AMORE

Brittainy C. Cherry

⭐⭐⭐⭐⭐

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: Cartaceo 9,90€ | Ebook 5,99€
Pagine: 416
Data uscita: 3 Giugno 2019
Genere: Contemporary Romance
Quando mio marito mi ha lasciato, ho desiderato ogni notte che tornasse. Dopo quindici anni insieme, non riuscivo a sopportare l’idea che se ne fosse andato tra le braccia di un’altra. Ero confusa, smarrita, e ho cominciato a dubitare di me stessa. Volevo soltanto riaverlo con me. Ma poi è arrivato Jackson Emery: la distrazione di cui avevo disperatamente bisogno. Un divertimento estivo. Eravamo perfetti, perché entrambi sapevamo che non saremmo durati, insieme. Jackson, con la sua cinica diffidenza verso le relazioni, e io che non osavo più sperare nell’amore. Tutto procedeva secondo i piani, fino alla notte in cui il mio cuore ha sussultato. Non mi sarei mai aspettata che avesse un’anima tanto tormentata. E da quell’istante l’ho visto sotto una luce diversa. Lentamente i miei pensieri hanno cominciato a concentrarsi su Jackson. L’uomo più diverso al mondo da quello che credevo di volere. Desideravo che Jackson fosse mio, anche se sapevo che non era fatto per amare.

AUTOCONCLUSIVO


Ah Cherry del mio cuore, solo tu sai incantarmi in questo modo.
D'altra parte come si fa a non rimanere colpiti da un romance che (in originale) si chiama "Disgrazia"? Beh, sì, forse le premesse non sono le più promettenti, ma di sicuro incuriosisce abbastanza perché una lettrice come la sottoscritta possa perdercisi dentro fin dalle prime pagine.

Per tutti coloro che sono stati abbandonati:
possiate ricordare il battito del vostro cuore.

Devo dire che, rispetto al solito, la lettura è partita in sordina. Dalla trama sapevo che il marito di Grace la stava lasciando, ma nelle prime pagine è subito chiaro come non sia tutta colpa di lui. Certo, il tradimento non è mai giustificato, ma Grace non era priva di colpe in quelle prime scene.
E questo già fa guadagnare al libro il suo primo punto: Grace è una protagonista imperfetta. Come la maggior parte delle autrici romance, anche la Cherry ci ha abituate a eroine che fin dall'inizio vedono oltre la maschera, che subito notano il buono, che sono incorruttibili. Ma questa volta non è così. L'autrice fa una scelta azzardata e ci mette tra le mani una protagonista che, sebbene agli occhi del suo co-protagonista Jackson, sembra perfetta, in realtà è umana come tutti noi. Sbaglia, ha pregiudizi e deve impegnarsi per vedere oltre la superficie. E, soprattutto, deve lavorare tantissimo su se stessa.

«I momenti in cui ti senti perso, debole e impaurito… sono quelli i momenti di svolta. Nascosto in quei momenti oscuri c’è la tua forza. Prendi quei momenti di debolezza e rendili forti. Rendili importanti, Jackson. Rendili significativi»

Jackson, d'altra parte, non è da meno, direi che in generale è un perfetto mix di tutti gli uomini creati dalla Cherry. Abbiamo un po' di Logan per i problemi con la droga, abbiamo un po' di Tristan per la perdita di qualcuno che si ama, abbiamo Brooks per quel frammento di arte che viene strappata e ritrovata, abbiamo Graham per la necessità di essere forte perché qualcun altro dipende da lui, e abbiamo anche un po' di Daniel per l'intensità con cui vive i suoi sentimenti.
Insomma, non si può non amarlo. Anche perché, diciamocelo, la Cherry è una delle poche che ci dà sempre il pov maschile e in quello di Jackson riusciamo a sentire come nostro ogni suo pensiero e sentimento. Ogni singolo "Powerful Moment".
Powerful Moments.
Questo libro ne è pieno.

«E cosa fingi di essere?».
Deglutii e alzai la spalla sinistra. «Perfetta».
«Capisco cosa significa». Parlò piano, a disagio. «Dover fingere di essere chi non si è».
Si stava aprendo, lentamente, in silenzio, con delicatezza…Ti prego resta così.
«Tu cosa fingi di essere?», chiesi.
«Arrabbiato».
«E cosa sei in realtà?»
«Perso»

Il titolo (originale) del libro "Disgrace" non è casuale. La tematica della disgrazia è costante nella storia, sia come infelice casualità sia come ricorrenza nel nome della protagonista (Grace/Grazia) che ad un certo punto si trova a non essere più se stessa. A non conoscersi e a non riconoscersi.

«Jackson Emery?». Grace chiuse gli occhi.
«Sì?». Io feci lo stesso.
«Mi è successo di nuovo, il cuore ha perso un altro colpo».
«Be’, forse non è poi così male, sai? Forse qualche volta deve perdere un colpo per poi continuare a battere».
«Posso restare un altro po’?», mi chiese, la voce tremante e insicura.
«Sì, e poi anche un altro po’»

A livello di trama non c'è un chissà quale grande dramma. Forse rievoca l'intreccio di "The Air He Breathes/Ti amo per caso" (qui la recensione), ma ciò che colpisce a fondo, questa volta, sono i rapporti umani.
Sappiamo tutti come sono i piccoli paesini in cui tutti sanno tutto di tutti, ma ciò che qui viene a galla è come l'opinione pubblica possa distruggerti se non sei preparato, se ci conti troppo.
Vediamo come Grace e Jackson affrontano la cosa, come persone a cui non frega niente di te improvvisamente si interessino. C'è il rapporto coi genitori, la voglia di compiacerli e la realizzazione che non è possibile assecondarli per sempre. Ci sono le sorelle, quelle di sangue e quelle per scelta. Ma, soprattutto, ci sono gli amici, perché Grace e Jackson, prima di essere innamorati, sono amici ed è qualcosa che non si può dire di tutte le coppie.

«Jackson?», mormorai, avvicinandomi ancor di più a lui. Eravamo due pezzi di un puzzle diverso, eppure ci incastravamo alla perfezione.
«Sì?».
Trassi un profondo respiro e poi buttai fuori l’aria lentamente. «Mi piace come batte il tuo cuore».

Per quanto riguarda lo stile, vabbé, io sono monotona quando parlo di quest'autrice. Potrei riconoscerlo fra mille, in italiano o in inglese che sia.

«Se ti innamori di nuovo, per favore innamorati di me»
🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹

Io lo so che la stavate aspettando, non potete negarlo!




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6 Commenti

  1. Bella recensione ;) Libro interessante, la storia mi ha incuriosita. Intanto me lo segno e la protagonista non perfetta mi piace assai ;)

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    1. Beh, quella originale non è bellissima nemmeno lei a sto giro xD

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  3. L'aspettavo eccome e non vedo l'ora di leggerlo!

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