✩ Recensione ✩
Buongiorno e buon giovedì Inkers! Come state? Io ho la settimana un po' sfasata a causa dello stare a casa in malattia, ma se non altro ormai sono quasi completamente guarita e domani posso partire alla volta del Rare.
E a proposito di Rare, in uscita oggi in ebook e in anteprima a Roma in cartaceo, c'è la nuova uscita di Brittainy C. Cherry "Al di là delle stelle", edito da Newton Compton Editori, di cui vi parlo nella recensione di oggi!
Cosa posso dire di questa autrice che già non ho detto?
Niente, perché ripeterò all'infinito che come scrive la Cherry, come la Cherry riesce a farmi sentire, le cose che riesce a farmi provare, nessuno ci riesce.
Ho iniziato "Al di là delle stelle" con grandi aspettative e, nemmeno questa volta, questa autrice mi ha delusa.
In questo libro si parla di musica. Si respira musica. Si vive musica.
Tutti noi ascoltiamo musica, sfido qualcuno a dire che non ha mai avuto bisogno di mettere su gli auricolari e isolarsi dal mondo almeno una volta.
Ho adorato New Orleans come ambientazione. Non so se è davvero così, prima o poi voglio visitarla, ma di sicuro l'immagine che ne viene data è di una città in musica.
La storia di Jasmine ed Elliot inizia in punta di piedi, come una ouverture che apre l'opera e a poco a poco avanza fino ad aprire le braccia verso il pubblico per avvolgerlo con il suo trionfo quando i due crescono e le loro vite cambiano per sempre.
Come sempre, la caratterizzazione dei personaggi è superlativa: non viene mai da chiedersi come mai un determinato personaggio si stia comportando in un certo modo perché i motivi sono proprio lì, sulla pagina, sotto i nostri occhi.
Anche i personaggi secondari sono importanti e, anzi, sono strettamente necessari. Così realistici che quando arriva il punto di non ritorno è inevitabile avere il cuore spezzato.
Questo libro prende una piega diversa dai precedenti libri della Cherry. Segue un po' il filone che l'autrice aveva intrapreso con The Gravity of Us/Hai bussato al mio cuore (qui la recensione). Siamo sì in un contemporary romance, ma non è il rapporto fra i due protagonisti ciò a cui gira intorno la storia. No, ciò che viene a galla è l'umanità in tutte le sue sfaccettature - buone e cattive, i legami familiari non necessariamente di sangue, il bello e il brutto dell'amore. Spesso ciò che ci ingabbia è anche ciò che può liberarci.
Lo stile della Cherry è come sempre pura poesia, ma in questo caso, probabilmente direi che usare "sinfonia" è più adatto.
Perché sapete cos'ha di particolare questo libro? È scritto come se fosse una canzone.
No, non pensate male, non è scritto né in rima, né seguendo un testo.
Ma all'interno di alcuni capitoli è come se ci fossero dei ritornelli. Pensieri, con qualche modifica, che abbiamo già letto in altri capitoli prima. Come se X capitoli fossero una strofa intera e poi bum, ecco che appare il ritornello ed è proprio come tornare a casa.
E la ciliegina? Il titolo originale. Il titolo originale che appare, riappare, suona e risuona in tutto il libro perché ha ben tre modi di lettura.
Come si fa a non amarlo?
Insomma, la Cherry incanta anche questa volta e io non mancherò, sabato, di andare di nuovo da lei e di chiederle i suoi programmi per i prossimi libri di questa serie!
E a proposito di Rare, in uscita oggi in ebook e in anteprima a Roma in cartaceo, c'è la nuova uscita di Brittainy C. Cherry "Al di là delle stelle", edito da Newton Compton Editori, di cui vi parlo nella recensione di oggi!
TRAMA: |
Editore: Newton Compton Editori Prezzo: Cartaceo 9.90€ | Ebook 4,99€ Pagine: 352 Data uscita: 26 Settembre 2019 Genere: Contemporary Romance | |
Quando Jasmine è arrivata per la prima volta a New Orleans si è sentita a casa. Appartenere alla famiglia di un musicista significa trasferirsi di continuo per seguire i suoi ingaggi e non è sempre facile affezionarsi a qualcosa o qualcuno. Elliot era un ragazzo timido, silenzioso e piuttosto smilzo: il bersaglio perfetto per ogni genere di angherie da parte dei bulli della scuola. Ma Jasmine ricorda perfettamente la prima volta che l’ha sentito suonare il sassofono: è stato il momento in cui ha capito di amarlo. Sono passati anni da quando il destino ha deciso di separare le loro strade. Jasmine ha inseguito un sogno che non le apparteneva, mentre Elliot ha dovuto affrontare i suoi demoni interiori. Ma basta un istante, in cui i loro occhi si incontrano di nuovo, per far capire a entrambi che per quanto la sofferenza li abbia cambiati, la connessione che li unisce è ancora la stessa. E ci sono legami che nemmeno il tempo è in grado di spezzare.
SERIE: MUSIC STREETS
[IN CORSO IN ITALIA] 1. Al di là delle stelle 2. Behind the notes (inedito) | ||
Niente, perché ripeterò all'infinito che come scrive la Cherry, come la Cherry riesce a farmi sentire, le cose che riesce a farmi provare, nessuno ci riesce.
Ho iniziato "Al di là delle stelle" con grandi aspettative e, nemmeno questa volta, questa autrice mi ha delusa.
“You’re the music in a mute world, and my heart beats because you’re here.”
In questo libro si parla di musica. Si respira musica. Si vive musica.
Tutti noi ascoltiamo musica, sfido qualcuno a dire che non ha mai avuto bisogno di mettere su gli auricolari e isolarsi dal mondo almeno una volta.
Ho adorato New Orleans come ambientazione. Non so se è davvero così, prima o poi voglio visitarla, ma di sicuro l'immagine che ne viene data è di una città in musica.
La storia di Jasmine ed Elliot inizia in punta di piedi, come una ouverture che apre l'opera e a poco a poco avanza fino ad aprire le braccia verso il pubblico per avvolgerlo con il suo trionfo quando i due crescono e le loro vite cambiano per sempre.
Come sempre, la caratterizzazione dei personaggi è superlativa: non viene mai da chiedersi come mai un determinato personaggio si stia comportando in un certo modo perché i motivi sono proprio lì, sulla pagina, sotto i nostri occhi.
Anche i personaggi secondari sono importanti e, anzi, sono strettamente necessari. Così realistici che quando arriva il punto di non ritorno è inevitabile avere il cuore spezzato.
“Whenever I thought of home, I didn’t think of a place; I thought of people, the ones who shaped us into the people we were meant to become, the ones who loved us with our scars and told us those scars were beautiful, the ones who allowed us to make mistakes and still loved us fully.”
---------------"Tutte le volte che penso a casa, non penso a un luogo: penso a delle persone, quelle che ci hanno modellato per essere le persone che dovevamo diventare, quelle che ci hanno amati con le nostre cicatrici e che ci hanno detto che quelle cicatrici erano bellissime, quelle che ci hanno permesso di commettere degli errori senza mai smettere di amarci al massimo."
Questo libro prende una piega diversa dai precedenti libri della Cherry. Segue un po' il filone che l'autrice aveva intrapreso con The Gravity of Us/Hai bussato al mio cuore (qui la recensione). Siamo sì in un contemporary romance, ma non è il rapporto fra i due protagonisti ciò a cui gira intorno la storia. No, ciò che viene a galla è l'umanità in tutte le sue sfaccettature - buone e cattive, i legami familiari non necessariamente di sangue, il bello e il brutto dell'amore. Spesso ciò che ci ingabbia è anche ciò che può liberarci.
Lo stile della Cherry è come sempre pura poesia, ma in questo caso, probabilmente direi che usare "sinfonia" è più adatto.
Perché sapete cos'ha di particolare questo libro? È scritto come se fosse una canzone.
No, non pensate male, non è scritto né in rima, né seguendo un testo.
Ma all'interno di alcuni capitoli è come se ci fossero dei ritornelli. Pensieri, con qualche modifica, che abbiamo già letto in altri capitoli prima. Come se X capitoli fossero una strofa intera e poi bum, ecco che appare il ritornello ed è proprio come tornare a casa.
E la ciliegina? Il titolo originale. Il titolo originale che appare, riappare, suona e risuona in tutto il libro perché ha ben tre modi di lettura.
Come si fa a non amarlo?
Insomma, la Cherry incanta anche questa volta e io non mancherò, sabato, di andare di nuovo da lei e di chiederle i suoi programmi per i prossimi libri di questa serie!
“Sometimes people don’t need words, Elliott. Sometimes they just need the space to feel what they need to feel, with someone present as a reminder that they’re not alone.”
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"A volte le persone non hanno bisogno di parole, Elliot. A volte hanno solo bisogno di spazio per sentire quello che hanno bisogno di sentire, con qualcuno accanto che gli ricordi che non sono soli."
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E dunque, ditemi, che ne pensate?
Siete contenti che sia finalmente arrivato in Italia anche questo titolo?
E dunque, ditemi, che ne pensate?
Siete contenti che sia finalmente arrivato in Italia anche questo titolo?
4 Commenti
Assolutamente si, amo quest'autrice e ogni suo libro è meraviglia. Ti invidio per sabato, sarebbe una bella esperienza partecipare al Rare. Buon viaggio=)
RispondiEliminaMagari al prossimo che faranno riuscirai a partecipare!
Eliminaio comunque devo ancora capire cosa centra il titolo...
RispondiEliminaEh, bella domanda xD
EliminaI commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!