Recensione: La verità è che non ti odio abbastanza, di Felicia Kingsley


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buona martedì, come state? La vostra settimana è iniziata bene? La mia... vabbè, che ve lo dico a fare, tanto è una lamentela.
Parliamo di libri, invece, che di quelli non ci stanchiamo mai e oggi vi porto la recensione de "La verità è che non ti odio abbastanza" di Felicia Kingsley, edito da Newton Compton Editori che, purtroppo, non mi ha entusiasmata come speravo.

Recensione: La verità è che non ti odio abbastanza, di Felicia Kingsley

TRAMA:
LA VERITÀ È CHE NON TI ODIO ABBASTANZA
AUTOCONCLUSIVO
Felicia Kingsley

⭐⭐⭐

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: Cartaceo 10.00€ | Ebook 1.99€
Pagine: 325
Data uscita: 4 Novembre 2019
Genere: Contemporary Romance, Chick Lit
Lexi è una principessa, non delle favole, ma dell’Upper East Side. La sua vita perfetta da facoltosa ereditiera di un impero finanziario scorre tra feste esclusive e shopping sfrenato nel quartiere più lussuoso di New York. A ventisette anni ha già la certezza di un futuro luminoso, di aver vinto la partita, almeno finché un affascinante sconosciuto non le cambia le carte. Il principe azzurro? No, è Eric Chambers, detective di punta dell’FBI, che sta indagando su una truffa miliardaria in cui è coinvolta la famiglia Sloan, venuto a spodestarla dal suo trono. Tanto attraente quanto ruvido e poco disponibile, Eric la reputa viziata e superficiale, e la tratta con distacco e indifferenza. Tra i due è subito guerra. Con tutti i suoi beni confiscati, Lexi si ritrova in mezzo a una strada da un giorno all’altro, ma lei non ha nessuna intenzione di rimanerci. Anzi! Se Eric le ha tolto tutto, dovrà essere lui ad aiutarla e Lexi non accetterà un no come risposta, almeno finché non sarà riuscita a riabilitare il nome della sua famiglia, anche perché lei sarebbe una preziosa risorsa per le indagini. Riusciranno l’ereditiera che cuoce i toast usando il ferro da stiro e l’integerrimo detective di Brooklyn a collaborare senza scannarsi? O senza… innamorarsi? 

SERIE: AUTOCONCLUSIVO


Dunque, una premessa è doverosa: io so perfettamente che approcciare un libro con particolari aspettative è sinonimo di delusione, che non ci si può lamentare se un libro non è all'altezza di queste suddette aspettative, ma dato che dopo la (per me) a malapena passabile lettura di "Matrimonio di Convenienza", "Due cuori in affitto" della Kingsley (qui la recensione) mi aveva conquistato come pochi altri romanzi rosa, era inevitabile che io mettessi delle casette e degli alberghi sul nuovo libro di quest'autrice con l'aspettativa che quella trama che tanto mi aveva colpita facesse fruttare il mio investimento. Invece, per rimanere in tema, sono andata in bancarotta e ho dovuto vendere tutti i miei averi alias "le mie aspettative".

Sono andata, credo di essermi bruciata anche l’ultimo neurone rimasto.
Complimenti, Lexi Sloan! Hai vinto una cotta clamorosa per Eric Chambers, l’uomo che ti ha tolto tutto, anche le mutande!
No, quelle ancora no. Ma basta chiedere…

La storia di per sé, per quanto volutamente portata all'esagerazione e in un certo modo al no sense (perché dai, qual è quel detective dell'FBI che dà asilo all'indagata di una delle sue indagini?), è bellina. Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione dei personaggi e la crescita degli stessi che per una volta ogni tanto affrontano un percorso vero, sebbene piuttosto... celere.
Il rapporto tra i due è uno slow burn caratterizzato da un hate to love che si apprezza più del previsto soprattutto grazie alla crescita di Lexi che è disegnata in un modo che non ci si aspetta e sorprende in modo positivo.

«Puoi restare».
«Ma come?», chiedo disorientata. «Non rivuoi i tuoi spazi?»
«Si, ma tu ci stai bene nei miei spazi».

Se per capire chi è il cattivo non ci voleva né un genio né una laurea e non credo che l'intenzione dell'autrice fosse quella di stupire, per quanto riguarda il punto di rottura dire che me lo aspettavo è un eufemismo e più di tutto non ho sopportato la scelta che fa lui. Forse sarebbe stato diverso ad avere il pov maschile - cosa che, di nuovo, mi aspettavo visto che c'era nel libro precedente - perché mi avrebbe dato una finestra sul perché Eric fa quello che fa e dice quello che dice, ma così, con solo il pov di Lexi, c'è un enorme buco che mi lascia con mille domande. In primis: perché lui cede alle richieste di lei all'inizio del libro?
Sì, okay, alla fine una pseudo spiegazione la dà, ma lì ormai ero talmente in asfissia da zucchero che non volevo accettarla come risposta.

La mia vita e la sua sono come due linee parallele, mai destinate a incrociarsi, eppure eccoci qui, a Red Hook, dopo aver spazzolato un piatto di mac and cheese precotto.
E mi è pure piaciuto. Forse era la fame.

In realtà il libro non è particolarmente dolce - e va bene così! - ma purtroppo, superato il punto di rottura, abbiamo un Eric che fa marcia indietro sul suo cinismo e diventa il capo mastro della raffinatura dello zucchero.

A me dispiace tantissimo non aver apprezzato il libro perché fino all'80% ero pronta a dare almeno tre stelle e mezza, solo che poi ha preso una buca ed è andato tutto a rotoli.

Quest'ultima opera della Kingsley è leggera, senza impegno, divertente, scorrevole. Ha tutte le caratteristiche per essere un ottimo prodotto, ma per me è mancato qualcosa. O forse c'è stato qualcosa di troppo perché veramente troppo spesso mi sono trovata ad alzare gli occhi al cielo.

In sostanza, se cercate qualcosa di leggero e divertente questo libro è sicuramente l'ideale, ma se vi aspettate un "Due cuori in affitto 2.0" potreste rimanere un po' delusi.

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Che ne dite, Inkers?
Avete già letto l'ultima opera di Felicia Kingsley?




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9 Commenti

  1. Ci voleva il pov di lui, decisamente.

    Ma ha una pistola in tasca detective? -no comment-

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  2. non so perchè ma "capo mastro della raffinatura dello zucchero" mi ha fatto morire dal ridere

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  3. Ahaha adoro ahah
    Ho letto il libro e l’ho trovato carino. Una lettura veloce in queste giornate uggiose che hanno decisamente rotto le scatole >.<
    Senza arte né parte ma conforto con te sulle tre stelline.
    Non ho letto però gli altri libri dell’autrice, voglio recuprareeee

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    1. Leggi "due cuori in affitto", sue che suoi che ho letto è l'unico che raggiunge il punteggio pieno.

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  4. Il libro mi è piaciuto,la storia è gradevole e scorrevole l'agente dell' FBI conquista ma c'è mancato la storia raccontata dal suo punto di vista,le sue riflessioni sarebbero state davvero piacevoli da leggere
    su goodreads gli ho dato tre stelle

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