Recensione: Blood Type di K.A. Linde


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon sabato! Mentre voi probabilmente vi riprendete dalle feste appena trascorse, io oggi sono in giro con le Ink e il man per aggiornarci un po'.
Parlando di libri, invece, oggi vi ripropongo la recensione di "Blood Type" di K.A. Linde che esce oggi in Italia per Newton Compton Editori.

Recensione: Blood Type di K.A. Linde

TRAMA:
BLOOD TYPE
BLOOD TYPE #1
K.A. Linde

⭐⭐⭐⭐

Editore: Newton Compton Editori
Prezzo: Cartaceo --,--€ | Ebook 2.99€
Pagine: 290
Data uscita: 28 Dicembre 2019
Genere: Paranormal Romance, Distopico
Reyna Carpenter non ha avuto scelta. Per sopravvivere in un mondo oscuro, in cui soldi e potere sono in mano a una ristretta élite, ha deciso di vendere il suo corpo. E così è diventata un'escort, destinata a soddisfare la sete di sangue del magnetico e pericolosissimo Beckham Anderson. Beckham è un vampiro. Ancora più bello, ricco e potente di come Reyna si era immaginata. Ma c'è una cosa destinata a sconvolgere tutte le sue certezze: Beckham non ha intenzione di bere il suo sangue. In un mondo lacerato da una spietata guerra per la sopravvivenza, Reyna imparerà che ognuno è costretto a indossare una maschera. E che dietro quella di Beckham si nasconde un segreto inconfessabile...



Mi avevano detto di tenermi alla larga dalla Linde e onestamente avevo tutta l'intenzione di seguire il consiglio, ma poi, quando a suo tempo mi è arrivata la mail con la proposta di leggere e recensire in anteprima il suo nuovo libro in cui passava dal romance al paranormal, ho detto "Perché no? È pure un'autrice Rare." E sapete che c'è? Sono proprio contenta di aver seguito il mio istinto.

La cosa che mi è piaciuta più di tutto il libro, in assoluto, è l'ambientazione. Il worldbuilding è corposo e vivido. Ci troviamo in una società post collasso economico, la povertà dilaga e solo pochi eletti vivono bene se non normalmente.
La sofferenza, l'arrancare ogni giorno, il sudiciume, il grigiore, tutto spicca come se ci fosse un faro puntato contro.
Tutto ha un po' il sapore del Distretto 12 da una parte e del Distretto 1 dall'altra.

E poi ci sono i personaggi.
Se vi dico che sono caratterizzati molto bene, mi credete? Beh, sì, okay, non tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo, i vampiri lo sono. E anche i villain. Reyna, d'altra parte... vabbè, si sa che io non sono quasi mai fan delle eroine.
Partiamo dai vampiri: sono un po' modernizzati nel loro poter uscire alla luce del sole, ma allo stesso tempo mantengono la lussuria e la sete di sangue tipica dei vecchi horror. Uomini o donne non importa, loro bramano il sangue e vivere in una società civilizzata non li rende più umani. Devo dire che i due villain sono molto creepy.
Per quanto riguarda Beckham, lui è il bello e dannato. Lui è il diverso, ma non posso dirvi in che modo.


Il rapporto tra i due protagonisti mi ha ricordato molto il manga "Midnight Secretary" e la cosa mi è piaciuta molto perché, anche se quel fumetto è la fiera del trash, riesce sempre a coinvolgermi.
E "Blood Type" non è stato diverso. Mi ha coinvolta dall'inizio alla fine, anche grazie ad uno stile semplicissimo e super scorrevole.

Ciò che non mi ha convinta - al di là della protagonista che è un po' Tris in "Insurgent" - è soltanto una scena verso la fine che però viene dimenticata in fretta grazie al cliffhanger che, per fortuna, toglie l'effetto "Twilight" al tutto (non che io abbia niente contro Twilight, continuo ad adorarlo come la prima volta, ma qui non ci stava).

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Che ne pensate, Inkers?
Lo leggerete?




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4 Commenti

  1. Avevo visto questo romanzo tra le uscite della settimana, ma non lo avevo collegato alla serie da te recensita. Non so se lo leggerò, diciamo che lo inserisco tra i "forse", in fondo una storia sui vampiri merita sempre!

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    1. Se non altro questa volta è più bella la cover italiana!

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