✩ Recensione ✩
Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Io sono rientrata al lavoro, ieri ero a casa perché i miei hanno avuto una brutta giornata con l'influenza e ho dovuto fare da infermiera.
Comunque, oggi vi ripropongo la mia recensione di "Getting Played" di Emma Chase, che grazie a Newton Compton Editori è arrivato ieri in Italia con il titolo "Bad Teacher".
TRAMA: |
Editore: Newton Compton Editori Prezzo: Cartaceo 9.90€ | Ebook 5.99€ Pagine: 284 Data uscita: 2 Marzo 2020 Genere: Contemporary Romance | |
Dean Walker non ha bisogno di darsi troppo da fare nella vita: dotato di un’intelligenza fuori dal comune e di un vero e proprio talento per la batteria, riesce facilmente in quel che gli piace. E così ha accettato il posto di insegnante di matematica nel liceo della città in cui è cresciuto e trascorre le estati suonando con la sua band. Non ama le complicazioni legate alle relazioni sentimentali impegnative e considera le avventure di una notte più che sufficienti. Finché non incontra Lainey Burrows. Lainey è diversa dalle altre e Dean non riesce a togliersela dalla testa dopo avere trascorso una notte piena di passione con lei. Possibile che abbia trovato la donna giusta, una a cui valga la pena dedicare il proprio tempo? Quando scopre che il figlio adolescente di Lainey è uno dei suoi studenti, capisce che il destino gli sta dando una possibilità: potrebbe essere l’occasione giusta per dimostrarle che ha deciso di fare sul serio…
SERIE: GETTING SOME
[COMPLETA IN ITALIA]
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Quando ho letto Ex, a suo tempo, non mi aspettavo che mi piacesse così tanto, ma arrivata alla fine ero soddisfattissima della lettura appena conclusa per tutta una serie di motivi per cui vi rimando alla sua recensione. Così, quando ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima la storia di Dean, non ci ho pensato due volte a chiederla.
Ammetto di non aver letto la trama quando l'ho chiesto o se l'ho fatto non me la ricordavo, perché sono dovuta andare a leggerla dopo aver iniziato il libro. Yes, I know, senza speranze.
Comunque. Parliamo di cose importanti!
Come nel libro precedente, la Chase ci presenta un uomo da sogno. Voglio dire, io non ho mai avuto la fortuna di avere un insegnante di matematica su cui poter sbavare, ma stiamo pur parlando di un'opera di fantasia e farci sognare è il suo scopo.
Dean viene presentato come un insegnante non solo della sua materia, ma anche di vita. Lui non si è fatto mancare nulla nella sua gioventù e crescendo è maturato portandosi però dietro quella scintilla di onestà che si tende a perdere quando si prova ad essere dei modelli per qualcun altro. È consapevole che lo studio è importante (è pur sempre un insegnante), ma è altrettanto conscio del fatto che non si può vivere solo di quello.
E questo, per me, è ciò che lo rende un uomo da sogno.
La Chase ci mette davanti questo personaggio dagli interessi eclettici, dalla gioventù vissuta appieno e con una storia familiare che, beh, non gli si invidia. Come si fa a non amarlo? Non è dispensatore di saggezza come lo era Garrett, ma sa sicuramente come far passare messaggi importanti.
La sua controparte femminile è Lainey, una donna forte, madre single, che pur con il supporto di una grande famiglia si è fatta su da sola. Ho adorato il suo personaggio perché non è il tipo di persona che si piange addosso e che trae le conclusioni senza ragionarci.
Il suo rapporto con Dean, con Jason e con tutti gli altri personaggi è reale e fa venire voglia di abbracciarla ogni volta.
Da un punto di vista di intreccio non so se posso definirlo esattamente uno slow burn, ma c'è da dire che bisogna arrivare al 40% prima che i due inizino a interagire effettivamente tra loro (intendo proprio parlarsi, non fare sesso) e quando poi la cosa avviene segue un percorso naturale e easy. Non c'è spinta, non c'è forzatura.
Dean si prende il tempo di conoscere lei, di conoscere suo figlio. I personaggi secondari sono importanti e non delle macchiette.
Ovviamente il finale è prevedibile dall'inizio perché comunque è un tipo di storia che non può finire diversamente, ma non è smielata. Ecco, questo ci tengo a sottolinearlo perché per quanto "Ex" mi sia piaciuto, lì c'era troppo zucchero e troppo fuoco. Qui c'è un po' di dolcificante e delle braci che scoppiettano. È una storia tenera, che non fa venire il diabete e non fa alzare gli occhi al cielo. Anche il punto di tensione è ragionato e maturo.
Insomma, se non si fosse capito l'ho adorato e non vedo l'ora comprare il cartaceo in italiano!
Ammetto di non aver letto la trama quando l'ho chiesto o se l'ho fatto non me la ricordavo, perché sono dovuta andare a leggerla dopo aver iniziato il libro. Yes, I know, senza speranze.
«Mi sta bene aspettare, perché lo faccio per noi, Lainey»
Comunque. Parliamo di cose importanti!
Come nel libro precedente, la Chase ci presenta un uomo da sogno. Voglio dire, io non ho mai avuto la fortuna di avere un insegnante di matematica su cui poter sbavare, ma stiamo pur parlando di un'opera di fantasia e farci sognare è il suo scopo.
Dean viene presentato come un insegnante non solo della sua materia, ma anche di vita. Lui non si è fatto mancare nulla nella sua gioventù e crescendo è maturato portandosi però dietro quella scintilla di onestà che si tende a perdere quando si prova ad essere dei modelli per qualcun altro. È consapevole che lo studio è importante (è pur sempre un insegnante), ma è altrettanto conscio del fatto che non si può vivere solo di quello.
E questo, per me, è ciò che lo rende un uomo da sogno.
La Chase ci mette davanti questo personaggio dagli interessi eclettici, dalla gioventù vissuta appieno e con una storia familiare che, beh, non gli si invidia. Come si fa a non amarlo? Non è dispensatore di saggezza come lo era Garrett, ma sa sicuramente come far passare messaggi importanti.
Forse perché l’ho avuto da giovane o perché sono una mamma single, ma abbiamo un ottimo rapporto e abbiamo sempre parlato di tutto. Anche di cose che per i miei genitori erano tabù, tipo la droga, il sesso, l’alcol, le sigarette elettroniche, il porno: io voglio che lui sappia che se ha un problema o delle domande che lo assillano, può rivolgersi a me in qualsiasi momento, perché penso che il pericolo più grande per un adolescente sia la curiosità. Se noi adulti non parliamo coi ragazzi delle cose che potrebbero far loro del male, in tutti i sensi, avranno la tentazione di provarle per conto loro.
La sua controparte femminile è Lainey, una donna forte, madre single, che pur con il supporto di una grande famiglia si è fatta su da sola. Ho adorato il suo personaggio perché non è il tipo di persona che si piange addosso e che trae le conclusioni senza ragionarci.
Il suo rapporto con Dean, con Jason e con tutti gli altri personaggi è reale e fa venire voglia di abbracciarla ogni volta.
È un bacio stupendo, come quelli di cui parlano le canzoni. Un bacio da film – che lascia il pubblico a bocca aperta, scombussolato ed emozionato. Il genere di bacio che merita di essere accompagnato da una musica di sottofondo – un’intera colonna sonora – che suoni all’infinito.
Da un punto di vista di intreccio non so se posso definirlo esattamente uno slow burn, ma c'è da dire che bisogna arrivare al 40% prima che i due inizino a interagire effettivamente tra loro (intendo proprio parlarsi, non fare sesso) e quando poi la cosa avviene segue un percorso naturale e easy. Non c'è spinta, non c'è forzatura.
Dean si prende il tempo di conoscere lei, di conoscere suo figlio. I personaggi secondari sono importanti e non delle macchiette.
Ovviamente il finale è prevedibile dall'inizio perché comunque è un tipo di storia che non può finire diversamente, ma non è smielata. Ecco, questo ci tengo a sottolinearlo perché per quanto "Ex" mi sia piaciuto, lì c'era troppo zucchero e troppo fuoco. Qui c'è un po' di dolcificante e delle braci che scoppiettano. È una storia tenera, che non fa venire il diabete e non fa alzare gli occhi al cielo. Anche il punto di tensione è ragionato e maturo.
Insomma, se non si fosse capito l'ho adorato e non vedo l'ora comprare il cartaceo in italiano!
«Perché vale davvero la pena vivere l’amore, Jay, il vero amore – quello che incontri quando meno te l’aspetti, che ti travolge e non ti lascia più. È l’amore che dà senso alla vita».
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Che mi dite, Inkers?
Lo leggerete ora che è arrivato in Italia?
Che mi dite, Inkers?
Lo leggerete ora che è arrivato in Italia?
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