Recensione | Every Little Promise, di Lexi Ryan


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Buongiorno Inkers e buon martedì, come state? Io ieri ho portato la mamma a vedere i lavori in corso e sono felicissima di come stanno venendo le cose.
Ho anche iniziato a fare il calendario di Giugno per il blog e mi sa che almeno per il prossimo mese dovrò mettere in pausa le letture per il Rare (audiolibri esclusi) perché ho diverse ARC da leggere, una delle quali  piuttosto impegnativa.
Ma veniamo a noi, perché con oggi inauguro tre giorni (oggi, giovedì e venerdì) di recensioni di inediti e la prima recensione è per "Every Little Promise" di Lexi Ryan, novella di apertura della sua nuova serie Orchid Valley.

Recensione | Every Little Promise, di Lexi Ryan

TRAMA:
EVERY LITTLE PROMISE
ORCHID VALLEY #0.5
Lexi Ryan

⭐⭐⭐⭐⭐

Editore: Ever After, LLC
Prezzo: Cartaceo 7.27€ | Ebook 0.99€
Pagine: 102
Data uscita: 2 Aprile 2020
Genere: Contemporary Romance
One night in Vegas. One shot at a second chance.

When I fell in love with Brinley Knox, she was the spoiled daughter of the wealthiest family in Orchid Valley. I was the troublemaker orphan, brought to town to find the straight and narrow.

She was the homecoming princess. I was the hired help.

She was the perfect daughter. I was the cautionary tale.

We were young enough to think we could beat the odds. Naïve enough to think the world would make room for true love. Neither of us was prepared for the bitter cold of reality.

I haven’t seen her for ten years. Until tonight.

Face-to-face with a woman who should be a stranger, I recognize the heart of the girl I never stopped loving.

She’s giving me one night. I’m betting everything on making it more.

SERIE: ORCHID VALLEY
[INEDITA IN ITALIA]

0.5. Every Little Promise
1. Every Little Piece of Me
2. Every Sweet Regret (inedito)
3. ---
4. ---
5. ---


Se volete approcciare questa nuova serie di Lexi Ryan assicuratevi di avere anche tra le mani questo centinaio scarso di pagine perché vi renderà la lettura del primo libro molto più chiara e porterà alle stelle la vostra curiosità!

In queste poche pagine la Ryan riesce a racchiudere tantissimi sentimenti come il primo amore, il primo cuore spezzato, il ripianto e le seconde occasioni, e lo fa sempre con una penna fresca e leggera, che non pesa nemmeno dopo una giornata di lavoro.

“Can . . . can I see you again?”
[...]“Better you don’t.”
“Why?”
[...]“Because I’m not like him.” [...] “If you were mine, I’d never let you go.”
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«Posso... possiamo rivederci?»
[...]«Meglio di no.»
«Perché?»
[...]«Perché io non sono come lui.» [...] «Se tu fossi mia, io non lascerei mai.»

Ammetto che i nomi dei protagonisti - Marston e Brinley - non mi sono per niente piaciuti e mi facevano storcere il naso ogni volta che li incrociavo, ma a parte questo difetto sono due personaggi che mi sono piaciuti molto, che risaltano nonostante le poche pagine che li vedono protagonisti.
Marston è innamorato, vuole mettere il mondo ai piedi di Brinley ed è disposto a qualsiasi cosa per non perdere questa occasione.
Brinley è sì profondamente innamorata, ma è anche più pragmatica, e la sua reticenza è ciò che ti spinge ad andare avanti. Ci si chiede costantemente "Perché ora? Perché non prima? Cosa nascondi? Cos'è successo che vi ha separati?".

“What am I doing?”
“Panicking in a Las Vegas club bathroom while a sexy-as-sin man waits for you at his private table. A sexy man, by the way, who looks as if he’d like to read your skin like braille. With his tongue.”
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«Che sto facendo?»
«Ti stai facendo prendere dal panico nel bagno di un locale a Las Vegas, mentre un uomo sexy come il peccato ti aspetta al suo tavolo privato. Un uomo sexy che, tra l'altro, ti guarda come se volesse leggere la tua pelle come se fosse scritta il braille. Con la lingua.»

Insomma, è un perfetto primo capitolo per stuzzicare la curiosità e portarvi dritti dritti nelle braccia del primo volume "Every Little Piece of Me" la cui recensione arriverà venerdì!

“Are you really mine?”
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«Sei davvero mia?»

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Spero proprio che una volta terminata la serie Jackson Harbor, Newton porti anche questa in Italia!
Che ne dite, Inkers?




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