Recensione | Shadowhunters, Le Origini - L'Angelo, di Cassandra Clare


 Recensione 


Buongiorno e buon martedì Inkers, come state? Io oggi sono in ufficio, a questo giro per obbligo perché per quanto il mio capo si creda un uomo contemporaneo è in realtà ancora fermo laddove solo chi ha i soldi merita di campare.
Vabbè, tralasciamo e parliamo invece di libri perché oggi vi porto - di nuovo, che tanto non fa mai male! - la recensione di "Shadowhunters, Le Origini - L'Angelo", di Cassandra Clare, che esce oggi per Mondadori in una nuova veste, con una nuova traduzione e contenuti speciali più o meno editi.
NOTA BENE: questa recensione fa riferimento alla prima edizione flessibile (quella che già possiedo da anni), non ho avuto modo di valutare la nuova edizione in quanto Mondadori non ha potuto fornire il materiale né digitale né cartaceo.

Recensione | Shawhunters, Le Origini - L'Angelo, di Cassandra Clare

TRAMA:
SHADOWHUNTERS, LE ORIGINI - L'ANGELO
THE INFERNAL DEVICES #1
Cassandra Clare

⭐⭐⭐⭐

Editore: Mondadori
Prezzo: Cartaceo 14.00€ | Ebook 7.99€
Pagine: 444
Data uscita: 20 Ottobre 2020
Genere: Historical Urban Fantasy
Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte.

SERIE: THE INFERNAL DEVICES
[COMPLETA IN ITALIA]

1. L'angelo
2. Il Principe
3. La Principessa



Arrivando dalla serie "The Mortal Instruments" (qui le recensioni), leggere questo primo capitolo delle Origini inizialmente mi ha lasciata perplessa perché effettivamente, qualcosa con la traduzione - rispetto alla serie precedente - non mi tornava.

- Mi piacciono le anatre - osservò Jem con diplomazia. - Soprattutto quelle di Hyde Park. - Lanciò un'occhiata di traverso a Will i due ragazzi sedevano sull'orlo dell'alto tavolo, con le gambe penzoloni. - Ricordi quando hai provato a convincermi a dare da mangiare un pasticcio di volatili ai germani reali del parco per vedere se riuscivi ad allevare una razza di anatre cannibali.
- E loro l'hanno mangiato - rammentò Will. - Piccole bestie assetate di sangue. Mai fidarsi di un' anatra.


Il libro si apre con la comparsa di Will, che subito dà sfoggio di una personalità decisa che sembra inizialmente essere un'eco di Jace, ma che poco ci mette a distinguersi: bello e tenebroso, farà cadere tutte noi femminucce ai suoi piedi facendo leva sul suo animo puro e dannato al contempo. Insieme a Will incontriamo Jem, il suo Parabatai: pacato e razionale, una sorta di Alec ottocentesco, ma con un velo di mistero in più che porterà avanti per buona parte del libro. Di seguito a loro viene introdotta Tessa: lo stereotipo della donna dell'Ottocento, perfettamente in linea con la mentalità dell'epoca, che vive nelle pagine dei romanzi che legge. Si presenta in modo antipatico, mostrando l'arroganza e la diffidenza tipiche di una primadonna che sono al limite dell'offensivo persino per chi legge.

 Si può amare qualcuno senza essere corrisposto, finché è degno del tuo amore. Finché lo merita.

Ma parliamo pur sempre di un libro della Clare e, diciamocelo, pure agli albori della sua carriera questa autrice non si limitava mai a pochi personaggi e, infatti, anche qui ce ne sono davvero tantissimi che, però, sono comunque tutti molto ben caratterizzati e tutti perfettamente inseriti nell'epoca in cui è ambientata la storia.

- Sai, c'è stato un tempo in cui pensavo che avremmo potuto essere amici - disse Gabriel.
- C'è stato un tempo in cui pensavo di essere un furetto - replicò Will. - Ma, a quanto pare, era dovuto allo stordimento dell'oppio. Sapevi che aveva questo effetto? Io no.

La trama scorre veloce anche se, a parer mio, alcuni punti sono un po' pesanti, quasi superflui, come a voler creare ansia nel lettore che sente di dover leggere più in fretta per arrivare alla parte succosa.
In ogni caso "L'angelo" Ã¨ fin da subito carico di sentimenti importanti che danno uno spessore non indifferenze ai suoi personaggi e non ci priva anche di rivelazioni, misteri e colpi di scena che sorprendono ad ogni lettura, non importa che sia la prima, la terza o la decima.

Qualunque cosa tu sia fisicamente, maschio o femmina, forte o debole, malato o sano… tutte queste cose contano meno di ciò che è contenuto nel tuo cuore. Se hai l'anima di un guerriero, sei un guerriero. Qualunque sia il colore, la forma, il disegno che la nasconde, la fiamma all'interno della lampada rimane la stessa. Tu sei quella fiamma.

Ma la cosa che ho più apprezzato è come viene trattato il legame dei Parabatai. Ciò che lega Will e Jem è più di un'amicizia ed è più di una fratellanza; quando combattono agiscono e reagiscono come una persona sola e quando non stanno combattendo si completano come nessuna coppia di amanti potrebbe mai fare. 

Will sorrise nel modo in cui avrebbe potuto sorridere Lucifero subito dopo essere precipitato dal Paradiso. 

I villain (sì, al plurale) sono realizzati con una certa maestria da parte della Clare, che fino all'ultimo (quasi, perché qualcuno non me la raccontava giusta fin dall'inizio) riesce ad ingannare il lettore e a creare un colpo di scena magistrale.
La mia opinione è che comunque il personaggio meglio riuscito sia Will (e no, non solo perché sono - non troppo segretamente - profondamente innamorata di lui) perché si porta dietro questa oscurità che è un suo bagaglio personale, nessuno glielo ha imposto ma lui non lo lascia andare mai, nemmeno quando sembra che possa vedere la luce.

Insomma, se non si fosse capito per me "L'Angelo" è il degno incipit di una trilogia che non vi pentirete assolutissimamente di leggere.

Per tanti anni si era chiesta come sarebbe stato il primo bacio... se il ragazzo sarebbe stato bello, se l'avrebbe amata, se sarebbe stato delicato. Non aveva mai immaginato che si sarebbe trattato di un bacio così breve, disperato e impetuoso. Né che avrebbe avuto il sapore dell'acqua santa. Dell'acqua santa e del sangue.
🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹

Che ne dite, Inkers?
Vi siete già lasciate conquistare da Will e Jem?




Posta un commento

1 Commenti

  1. rimpiango questi bei tempi in cui i personaggi avevano del carisma e non erano la scopiazzatura di altri...

    RispondiElimina

I commenti sono sempre apprezzati e creano dialogo!