Recensione | Come Uccidono Le Brave Ragazze, di Holly Jackson


 Recensione 


Buongiorno Inkers e buon giovedì, come state? La mia settimana pare eterna, ma se non altro dopo il crollo di lunedì sera sto un po' meglio. Sta sera col man andiamo a cena dai miei quindi almeno mi svago un po'.
Intanto, però, vi lascio la mia recensione di "Come Uccidono Le Brave Ragazze", di Holly Jackson, edito da Rizzoli, che ringrazio per la copia digitale omaggio, anche se alla fine ho comprato il cartaceo e ho letto da lì il libro.

Recensione | Come Uccidono Le Brave Ragazze, di Holly Jackson

TRAMA:
COME UCCIDONO LE BRAVE RAGAZZE

A GOOD GIRL'S GUIDE TO MURDER #1

Holly Jackson

Editore: Rizzoli
Prezzo: Cartaceo 17.00€ | Ebook 9.99€
Pagine: 464
Data uscita: 26 Gennaio 2021
Genere: Young Adult, Mystery
Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L'assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l'assassino fosse davvero ancora là fuori?

SERIE: A GOOD GIRL'S GUIDE TO MURDER
[IN CORSO IN ITALIA]

1. Come Uccidono Le Brave Ragazze
2. Good Girl, Bad Blood (inedito)
3. As Good As Dead (inedito)



Partiamo dal presupposto che "Come Uccidono le Brave Ragazze" di Holly Jackson non è un libro perfetto, ma per me che ho pretese di un certo livello per quanto riguarda il genere mystery questo libro è stato davvero la lettura ideale. Infatti credo proprio che leggerò altri libri young mystery.

Le cose che non mi sono piaciute non sono molte, anzi pensandoci bene sono solo due.
La prima è la caratterizzazione dei personaggi: Pip in particolare come protagonista è molto sviluppata nella sua abilità investigativa, ma resta bidimensionale come personaggio. Non ci viene detto niente del suo background, della sua infanzia, dei suoi amici, dei suoi gusti. Al di fuori dell'indagine vediamo poco di quella che è Pip, nonostante l'autrice alterni una narrazione diretta a una indiretta, non c'è nessuna esplorazione di nessun personaggio. Certo, ci sono delle scene in cui è con i suoi amici, ma sono tutte finalizzate al mistero.

Avrebbe dovuto essersi abituata ormai, agli sguardi insistenti della gente che cercava di capire la logistica della sua famiglia, i numeri e le parole floreali scarabocchiati lungo il suo albero genealogico. Il gigantesco uomo nigeriano era, in modo abbastanza evidente, il suo patrigno e Joshua il suo fratellastro. Ma a Pip non piaceva usare quelle parole, quei freddi termini tecnici. Le persone che si amano non sono algebra: da calcolare, sottrarre o tenere a un braccio di distanza oltre una virgola decimale. Victor e Josh non erano soltanto suoi per tre ottavi, né solo quaranta per cento famiglia, erano interamente suoi. Suo papà e il suo fastidioso fratellino.

L'altra cosa che non mi è piaciuta è il "tutto troppo facile". Pip vive in una cittadina piuttosto piccola eppure ben più di un crimine viene ignorato. Lei stessa compie azioni sia al limite della legalità, sia illegali, sia pericolose, eppure le fila sempre tutto liscio. Insomma, non ci sono grandi ostacoli sul suo cammino.

Parlando invece di cose che mi sono piaciute in primis c'è lo stile dell'autrice. La narrazione alterna la presentazione di documenti, in cui Pip in un certo senso scrive una sorta di diario in prima persona, e parti raccontate in terza persona da un narratore esterno.
Ho trovato il tutto ben pensato e non mi sono mai trovata ad arrancare con la lettura, resta tutto scorrevole e alla portata del lettore.

Ma a volte ricordare non è così importante per noi, a volte lo si fa solo perché qualcun altro sorrida.

Altra cosa che mi ha conquistata è stata proprio il mistero in sé. Ho iniziato da subito a fare ipotesi e mi sono pure confrontata con due amiche che leggevano il libro in contemporanea a me e niente, fino alla fine ho preso tutte cantonate. Cioè, io mica me lo aspettavo un finale del genere!
Se ne avessi avuto il tempo non mi sarei mai staccata dalle pagine per la curiosità di sapere chi era il colpevole e questo è ciò che gli fa vincere tutto.

Pip desiderava essere forte abbastanza, ma aveva imparato che non era invincibile: anche lei poteva spezzarsi.

Come dicevo prima io sono molto esigente quando si tratta di mystery, thriller e gialli, ho bisogno di una suspense costante, che mi faccia venire dubbi, che mi impedisca di staccarmi dalle pagine per sapere chi c'è dietro e "Come Uccidono Le Brave Ragazze" ci riesce senza sforzo e nonostante i difetti.

Inoltre il titolo stesso è una chicca. Sono curiosa, voi come lo interpretereste? Secondo voi è inteso come "il modo in cui le brave ragazze uccidono" o "metodi per uccidere una brava ragazza"?
Io non ve lo dico, se volete sapere se avete ragione dovete per forza leggere il libro!

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Che ne dite, Inkers?
Vi ho incuriositi?







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6 Commenti

  1. Secondo me è inteso, come fanno le brave ragazze ad uccidere 😅
    L'avevo adocchiato ma non ero sicura... ammetto che mi hai incuriosita assai assai 😁

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  2. Onestamente l'ho inserito in forse, perché ho già letto libri di questo genere e non so se ne ho ancora voglia. Comunque con la tua recensione mi hai incuriosita un po'di più.

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