Recensione: Text Me Baby One More Time di Teagan Hunter


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Buongiorno e buon martedì Inkers, iniziata bene la vostra settimana? La mia... beh, ci sono stati lunedì migliori. Ma non mi lamento, assolutamente no, ho agognato questo lavoro e guai a chi me lo porta via.
Però sì, vorrei comprare un libro per consolarmi un po'.
Ma vabbè, veniamo a noi, che vi porto la recensione di un inedito che vi conquisterà: "Text Me Baby One More Time" di Teagan Hunter.

Recensione: Text Me Baby One More Time di Teagan Hunter

TRAMA:
TEXT ME BABY ONE MORE TIME
TEXT #4 [ULTIMO]
Teagan Hunter

⭐⭐⭐⭐

Editore: Autopubblicato
Prezzo: Cartaceo --,--€ | Ebook 3,52€
Pagine: ---
Data uscita: 11 Febbraio 2019 (inedito in Italia)
Genere: Contemporary Romance
I love you, he said.
Forever, he said.
Turns out, he lied.

When he leaves me high and dry after a cross-country move, I push him out of my life as much as I can, which is hard to do when the guy who broke your heart also happens to be the most famous dude in town.

After a disastrous year, he’s aiming to rehab his reputation, and I just so happen to be aiming for a promotion at the paper.

So, we strike a deal, and it’s a win-win all around.

Besides, what’s the harm in a few dates to charity galas anyway?

He’s arrogant, a total jerk. There’s no way I’ll fall for him…again.

I used to love him. Now I hate him…I think.

SERIE: TEXT [INEDITA IN ITALIA, COMPLETA]

1. Let's get textual
2. I wanna text you up
3. Can't text this
4. Text me baby one more time


Se c'era una che poteva farmi piacere i second chance quella era solo la Hunter con la sua serie Text. Certo, non ha fatto centro al cento per cento, ma lì è colpa mia che proprio con questo genere non riesco a entrarci in sintonia.

NB: per esplicita richiesta dell'autrice non userò i nomi dei protagonisti perché vuole mantenere "il segreto" per i lettori finché non saranno loro stessi a leggere. Perciò userò i loro soprannomi "CaptainAmerica" per lui e "Bucky" per lei.

Se si sono letti i volumi precedenti di questa serie, identificare "CaptainAmerica" e "Bucky" non è difficile e, devo dire, che se lei (Bucky) ancora non la conoscevo (perché devo ancora leggere il terzo libro dove compare la prima volta), lui invece mi ha subito incuriosita, tant'è che visto cosa combina nel primo volume (qui la recensione) pensavo si sarebbe parlato di lui un po' prima.

“You really think your boss will be mad if you’re out shopping with me?”
“You say that like you’re someone special.”
He side-eyes me with a shit-eating grin. “You know I am.”
“They make medicine for that, you know.”
“For what?”
“Your constipation. Being so fucking full of shit all the time has to start hurting after a while.”
------------------
«Sei davvero convinta che il tuo capo si arrabbierà se verrai a fare shopping con me?»
«Lo dici come se tu fossi qualcuno di speciale.»
Mi guarda con la coda dell'occhio e il sorriso di chi la sa lunga. «Sai che è così.»
«Ci sono delle medicine per il tuo problema, sai?»
«Quale problema?»
«La tua costipazione. Essere così pieno di cagate tutto il tempo deve iniziare a far male a un certo punto.»

Comunque.

CaptainAmerica è, ovviamente, colui che necessita della seconda occasione. Chissà perché non sono mai le donne a ricoprire questo ruolo... vabbè, non divaghiamo. Lui mi è piaciuto molto come personaggio, il suo rimorso è evidente e anche la sua volontà di fare ammenda.
Sicuramente a suo vantaggio giocano i capitoli alternati di passato e presente che ci fanno vedere com'era il suo rapporto con Bucky prima che tutto andasse a farsi benedire. Ho adorato vedere le scene nel presente che trovano risposta nel passato. Come lui non si sia mai dimentica di ciò che lei desiderava prima e che, ovviamente, desidera ancora.
Bucky, invece, come tutte le protagoniste dei second chance, mi ha lasciata un po' meh. Non è che non sia un bel personaggio, perché lo è, davvero: è sarcastica e divertente, però cade anche lei nel circolo vizioso del pensiero "e se lo fa di nuovo?" e io capisco che è quello su cui si basa un second chance, la nuova costruzione della fiducia e mettersi in gioco, però è anche proprio quello che non mi va giù. C'è da dire, se non altro, che comunque Bucky non è così asfissiante nella sua indecisione. Diciamo che prima tentenna un po', poi ci si butta a pesce e solo dopo le vengono i dubbi amletici.

“You’re so weird, CaptainAmerica.”
“You’re secretly into it, Bucky.”
“Gag me.”
“I thought we established that I’m not into asphyxiation.”
“I’m about to gag you,” she threatens.
“So you are into it. I’ll make a note for later. Maybe it’s something we can try together.”
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«Sei così strano, CaptainAmerica.»
«Di' la verità, Bucky, che la cosa ti piace.»
«Devo cucirmi la bocca.»
«Pensavo avessimo appurato che non sono per l'asfissia.»
«Dovrei cucire la tua di bocca,» mi minaccia.
«Qui tu sei per l'asfissia. Ne prendo nota. Magari è qualcosa che possiamo provare insieme più avanti.»

La cosa bella davvero, però, è come sia evidente che i due siano amici prima di essere una coppia. L'arroganza e il senso dell'umorismo di CaptainAmerica sono perfettamente modellati e bilanciati dal sarcasmo e dalla presenza di Bucky.
L'unica pecca, a mio avviso, è la velocità con cui si entra nel cerchio della seconda occasione. Il libro inizia con i due che non possono vedersi e al secondo capitolo già iniziano ad aprirsi le crepe. Insomma, un po' troppo presto. Bucky, devi farti desiderare!

BUCKY: How can I look cute dressed as Bucky Barnes?
CAPTAINAMERICA: Just do it. It’ll be our own little thing.
CAPTAINAMERICA: Pleeeeeeeease.
BUCKY: I’m sorry, are you trying to give me puppy dog eyes via text?
CAPTAINAMERICA: Yes.
CAPTAINAMERICA: Is it working?
BUCKY: Possibly.
CAPTAINAMERICA: If you do it, I’ll be your best friend forever.
BUCKY: That feels more like a threat than a reward.
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BUCKY: Come faccio a essere carina se mi vesto da Bucky Barnes?
CAPTAINAMERICA: Tu fallo e basta. Sarà il nostro segreto.
CAPTAINAMERICA: Ti pregoooooooooo.
BUCKY: Fammi capire, stai cercando di farmi gli occhi da cucciolo via chat?
CAPTAINAMERICA: Sì.
CAPTAINAMERICA: Sta funzionando?
BUCKY: Forse.
CAPTAINAMERICA: Se lo fai, sarò il tuo migliore amico per sempre.
BUCKY: Questa sembra più una minaccia che una rimpensa.

Essendo la parte intorno a cui gira tutta la serie, per me - ovviamente - la parte migliore è stata quella dedicata allo scambio di messaggi. Chissà perché sono sempre più convinta che ci si mostri davvero, e più facilmente, tramite la parola scritta che non faccia a faccia.
Comunque, anche in questo libro non mancano scene esilaranti, soprattutto dal vivo perché la maggior parte della storia, questa volta, è vissuta direttamente. Con la Hunter ridere è all'ordine del giorno dei suoi libri. Vi dico solo che ad un certo punto c'è un tentato (doppio) furto di cane.

Ormai per me la Hunter è una garanzia. Dopo tre libri - ma potrei già dire quattro, perché tanto so che a breve leggerò anche quello che mi manca - so che se voglio ridere, farmi coinvolgere e trovare una storia che non si prende sul serio, piena di riferimenti a fandom e comics, lei è la penna giusta.
E spero proprio che arrivi in Italia perché merita tanto!

Young love isn’t always right, but when it is, it’s the rightest kind of right there is...
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L'amore che si prova da giovani non è sempre "quello giusto", ma quando lo è... è il più giusto tipo di amore che possa esserci.
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E insomma, che ve ne pare Inkers?
Io continuo a suggerirvi questa serie, anche perché è veramente easy come inglese, davvero alla portata di tutti!




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6 Commenti

  1. Quando arriva la recensione di tu sai chi?

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  2. questa serie me la tengo buona per i momenti di crisi... anche se sinceramente non sono sicura possa piacermi (ma non si sa mai!)

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  3. Se insisti nel suggerirla evidentemente ne vale la pena
    Purtroppo io con l'inglese non vado d'accordo aspetterò l'edizione italiana😘

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