Recensione | Anima e Corpo, di Lucy Lennox e Sloane Kennedy


 Recensione 
Demolition Book Derby


Buongiorno Inkers e buon venerdì! Come va? Mi dispiace di essere mancata ieri, ma mercoledì sera non avevo proprio voglia di mettermi a impaginare la recensione, quindi alla fine ho balzato. Ieri pomeriggio ho accompagnato il man a fare una visita e poi siamo andati a firmare il preventivo per la cucina. Il mio portafoglio già piange.
E sapete cos'altro piange? Il mio cuore. Sì, perché il mese scorso ho letto "Anima e Corpo", di Lucy Lennox e Sloane Kennedy, edito da Triskell Edizioni e come scoprirete nella recensione di oggi, la demolizione era inevitabile.

Recensione | Anima e Corpo, di Lucy Lennox e Sloane Kennedy

TRAMA:
ANIMA E CORPO
TWIST OF FATE #3
Lucy Lennox, Sloane Kennedy



Editore: Triskell Edizioni
Prezzo: Cartaceo 12.00€ | Ebook 4.99€
Pagine: 325
Data uscita: 4 Gennaio 2020
Genere: M/M, Romance
Oz: Scappare dal mondo della moda per disegnare la mia collezione di vestiti è il primo passo sia per liberarmi dalla fama di super modello dalla testa vuota, sia per dimostrare al mondo che ho più di un bel faccino da offrire. Ma mi basta dover accettare a malincuore l’aiuto del mio vicino sexy per farmi sentire sciocco proprio come tutti pensano. A peggiorare le cose, a lui di me non importa un bel niente.
Pur facendo del mio meglio per ignorare il misterioso dottore, è inevitabile che mi senta attratto da lui. Ma più tempo passo in sua compagnia, più mi rendo conto che nasconde ben altro che qualche dettaglio sul suo conto. Ha già un piede fuori dalla porta.
Appena mi sembra che tutto stia andando per il verso giusto, scopro che l’uomo di cui mi sto innamorando non è chi credevo.

Jake: Sono tre anni che scappo per essere stato nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma ho trovato finalmente un posto sicuro a Haven, in Colorado. Con degli amici, un lavoro e uno chalet nel bosco, non mi serve nient’altro per condurre una vita tranquilla, senza dare nell’occhio. Va tutto bene. Anzi, benissimo.
Perlomeno finché non incontro il mio nuovo vicino. Un uomo bellissimo, tutt’altro che discreto, che ridà colore alla mia vita. Non mi ero reso conto di quanto fosse diventata sbiadita. Ho imparato anni fa, però, che innamorarsi di qualcuno non è più un’opzione, ora che basta farsi vedere con me per cacciarsi nei guai. Devo scappare di nuovo, ma chissà, forse vale la pena trattenersi un po’ e vedere com’è…
Appena comincio a capire che Oz è quello che mi serve per riprendere in mano la mia vita dopo anni in fuga, il passato torna a bussare alla mia porta, mettendo in pericolo tutti i miei cari. So che dovrei scappare, ma se stavolta mi fermassi a combattere e mettessi fine a questa storia una volta per tutte?

SERIE: TWIST OF FATE
[IN CORSO IN ITALIA]

1. Persi e ritrovati ← click per la recensione
2. Sani e salvi ← click per la recensione
3. Anima e corpo
4. Above and beyond (inedito)


SPOILER ALERT: le citazioni possono essere considerate spoiler, se non volete sapere nulla non leggetele!

Okay lettori, sediamoci un attimo e facciamo il punto della situazione. Io adoro Sloane Kennedy, non è un segreto, come non ho mai fatto mistero che i libri di Lucy Lennox - almeno i due che ho letto fino ad ora - non mi entusiasmino, quindi sono rimasta decisamente scombussolata da questa serie, scritta a quattro mani, dove il primo per me è stato un "meh", il secondo un "wow" per poi trovarmi davanti a questo terzo volume che è un "WTF".

«Ti vedo come qualcuno che vive come vuole. Ti vedo come qualcuno che riconosce la bellezza nei posti più insensati… in dei colori allucinanti che nessuno penserebbe di abbinare e che invece stanno bene insieme, in un cane che quasi nessuno degnerebbe di uno sguardo, se non per commiserarlo o prenderlo in giro. Ti vedo come qualcuno dotato di un acume senza pari, ma che sa essere anche gentile. So che sei stato tu a donare i nuovi giocattoli alla clinica. So che hai aiutato la sorella di Becky con l’accordo di divorzio che le ha mandato l’avvocato del marito, e so che le hai trovato un avvocato che prendesse il caso come pro bono, così che lei non rischi di perdere l’affidamento dei figli o la casa. So anche che in realtà sei stato tu a pagarle l’avvocato, dato che non accetta pro bono, e che non l’hai detto né a Becky né a sua sorella.»
 «Ma come…» cominciai, ma Jake mi interruppe con un altro bacio.
 «So che Sally-Ann Jenkins ti ha chiesto di aiutarla con i costumi per la recita di Natale delle elementari perché hanno pochi fondi e la maestra di teatro non ce la fa a stare dietro a tutto. So che ti hanno anche convinto ad aiutare a fare le decorazioni per il festival invernale. E so che hai detto di sì a tutto ciò anche se dovresti lavorare alla tua collezione. Quindi no, Oz, non penso che tu sia ridicolo. Penso che tu sia incredibile e che sarei l’uomo più fortunato sulla faccia del pianeta se potessi trascorrere anche solo qualche minuto in tua compagnia, figuriamoci se fosse una notte o un centinaio nel tuo letto.»

Eh, certo, è praticamente un santo, lui.

Partiamo dai protagonisti: Jake che nel primo volume mi aveva affascinata tanto che praticamente tifavo per lui anche quando era palese che non ci fossero speranze, in questo capitolo di è rivelato un cavernicolo e non in senso buono. Okay, magari aveva pure le sue ragioni, ma snocciolarle tutte nell'ultimo 15% del libro mi è parso che la cosa sia stata tirata troppo per le lunghe. L'impronta della Kennedy nel creare questo personaggio è palese, ma questa volta proprio non mi ha conquistata, probabilmente perché la sua controparte non è riuscita a compensare.
E parliamo quindi di Oz: supermodello che sogna di fare lo stilista, Oz è più tonto di una pera cotta.
"Pensavo che si dovesse premere qualche pulsante per azionare le gomme termiche" e chi sei? Batman?
Se c'è una cosa che odio nella vita vera tanto quanto nei libri, sono i caratteri indecisi e che non sanno prendersi cura di sé.
Oz spunta egregiamente tutte queste categorie: è impedito, è volutamente ignorante e pare una donzella in difficoltà.
Qui la penna della Lennox è chiara come il sole e, di nuovo, mi ha messa in difficoltà perché i suoi personaggi sono sempre creature dal cuore leggero, fragili e dolci, che si fanno ben volere da tutti e non fanno mai niente di sbagliato. Meh.

«Ti amo,» mormorai a occhi chiusi.
«Da morire, Jake.»
Mi baciò ancora con tenerezza.
«Lo so, tesoro. Non sai quanto ti amo. Vivi il tuo sogno, amore. Vivilo per tutti e due.»

Se vi sembrano le parole di addio di uno che sta andando al patibolo ci avete visto giusto.

Veniamo quindi alla storia.
Tralasciando l'estrema sdolcinatezza in cui il tutto sfocia dopo che Jake finalmente cede ai suoi sentimenti - roba che a fine lettura pensare al caffè nero lo fa ancora sembrare troppo dolce - in realtà non c'è alcun tipo di vera vicenda.
I due, superata la fase dell'irrefrenabile attrazione che un pensiero sì e l'altro pure è una variante di "Quanto me lo farei", entrano in un circolo vizioso di sesso - complice la classica tormenta di neve.
Oz è il più fortunato degli sfigati: nuovo in paese e tutti gli sono amici. Pur essendo uno sperduto paesino di montagna nessuno si fa problemi per la sua palese omosessualità e guardacaso lui trova subito qualcosa da fare per cui le sue competenze in materia di Fashion Design gli tornano utili.

Oz era un enigma. Bello com’era, rappresentava il sogno erotico di qualsiasi uomo gay. Da un lato era arrogante e testardo, dall’altro ingenuo e innocente a livelli imbarazzanti.

"A livelli imbarazzanti" sono le parole chiave.

Poi si arriva alla parte d'azione.
Il grande segreto di Jake viene rivelato e ci troviamo in una situazione in cui abbiamo un medico senza frontiere, un escursionista, un modello e un soldato che decidono di assaltare un rifugio in montagna. Non vi sembra l'inizio di una pessima barzelletta.

Il tutto si conclude a tarallucci e vino, ovviamente.

«Una volta hai detto alle tue amiche cosa cercavi in un uomo, e mi ricordo di aver pensato: Dio, cosa darei per essere io. Quello che ti difende, che ride alle tue battute, che ama il tuo cane, che sostiene i tuoi sogni. Oz, vedo il vero te e per me non sei solo uno a posto, per me sei magnifico. Sei generoso e coraggioso e intelligente. Fai brillare il mondo attorno a te di colore e gioia. Tratti chiunque come fosse tuo amico, e se penso che potrei essere così fortunato da trascorrere il resto dei nostri giorni al tuo fianco mi sembra di aver appena cominciato a vivere. Mi vuoi sposare, Ozias Ballard?»

Io ne avrei fatto pure a meno, eh, ma son gusti.

L'unica nota positiva di tutto ciò è che mi ha incuriosita sul prossimo volume, ma per quanto io auguri alla Kennedy e alla Lennox di restare amiche per sempre, ma credo proprio che il prossimo volume sarà l'ultimo libro loro che leggerò scritto a quattro mani perché per me, insieme, non funzionano proprio.

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Che ne pensate, Inkers?
Avete già conosciuto queste autrici?




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2 Commenti

  1. "un medico senza frontiere, un escursionista, un modello e un soldato" è decisamente l'inizio di una barzelletta

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